Eduardo Scarpetta: storia dell’attore che ha fondato il teatro dialettale

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Eduardo Scarpetta: storia dell’attore che ha fondato il teatro dialettale, nel post a cura di Napoli Fans

Il teatro napoletano ha una tradizione antica e gloriosa e ha dato i natali artistici ad alcuni dei personaggi più influenti nello scenario teatrale italiano. Uno dei capostipite di questa scuola è Eduardo Scarpetta, il più importante attore, nonché autore, del teatro napoletano a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento.

A lui si deve la creazione del teatro dialettale napoletano moderno, tutt’ora in voga. Basti pensare che fra le sue opere si annovera la celeberrima “Miseria e nobiltà”. E fra i suoi figli si contano anche Eduardo, Peppino e Titina De Filippo.

Oggi alcuni episodi della sua vita compaiono nel film “Qui rido io” del regista Mario Martone, a cui partecipa anche il suo omonimo Eduardo Scarpetta, suo discendente

Vediamo qui di seguito la vita e le opere di Eduardo Scarpetta, nel nuovo post dedicato al teatro partenopeo, a cura del nostro portale!

Eduardo Scarpetta: gli inizi e il successo

Eduardo Scarpetta, il cui vero nome è Odoardo Lucio Facisso Vincenzo Scarpetta nasce a Napoli il 13 marzo del 1853.

Figlio del funzionario statale Domenico Scarpetta e di Emilia Rendina, nonostante i tentativi del padre di spingerlo verso la professione di funzionario di Stato, Eduardo Scarpetta entra in una compagnia teatrale a soli 15 anni, nel 1868. Quattro anni dopo comincia a farsi notare con l’interpretazione di Felice Sciosciammocca, personaggio affiancato a Pulcinella nelle farse. Nel 1878 ha un grande successo con l’opera Don Felice maestro di calligrafia, grazie alla quale l’anno dopo prende parte ad una tournée nazionale. Diviene così il capocomico della compagnia di Antonio Petito nel 1879.

Molto ambizioso, fa un ulteriore passo in avanti verso il successo nel 1880 quando, con un prestito di 5mila lire, rinnova il prestigioso teatro San Carlino. Debutta così a teatro con la commedia “Presentazione di una Compagnia Comica”.

Da qui la sua carriera non si ferma più: diviene un idolo del teatro partenopeo, che lo porta, lui nato da una famiglia umile, a possedere un palazzo nella celebre via Dei Mille e, più tardi, una villa sul Vomero.

Il 15 maggio 1889 ottiene successo per la sua ‘Na Santarella oltre che per la già citata commedia Miseria e Nobiltà, che ottiene poi un grandissimo successo anche al cinema per l’interpretazione dell’attore Totò.

totò

L’inversione di tendenza rispetto al successo ottenuto arriva nel 1904, con l’opera Il figlio di Iorio, parodia della quasi omonima tragedia (La figlia di Iorio) di Gabriele D’Annunzio. Non solo è un insuccesso, ma questo causa un processo per plagio. Tre anni di battaglia legale che, sebbene Scarpetta vince, spingono l’attore a comparire molto meno sulle scene. 

La vita privata di Eduardo Scarpetta

La vita privata di Eduardo Scarpetta è interessante, almeno quanto quella sul palcoscenico. Padre di 9 figli, ha avuto nella sua vita anche parecchie donne. Nello specifico ha avuto 2 figli dalla moglie, 3 dalla nipote della moglie, 1 da un’insegnate di musica e altri 3 da una sorellastra della moglie. 

In questa discendenza compaiono nomi illustri. Ci sono Vincenzo, Maria e Domenico Scarpetta, ma anche i famosissimi Eduardo, Peppino e Titina De Filippo oltre che un altro omonimo, Eduardo De Filippo, in arte Passarelli e anch’egli attore.

de filippo

Le sue opere e la morte nel 1925

L’eredità artistica di Eduardo Scarpetta è immensa ed è stata raccolta da tanti attori venuti dopo di lui. Opere come “Lo scarfalietto”, “O miedeco d’e pazze” e “Nu turco napulitano” fanno il tutto esaurito ogni sera ancora oggi e ripresentati da diverse compagnie teatrali.

La sua opera più nota resta probabilmente “Miseria e nobiltà”, considerato il suo più grande capolavoro. Come altre sue commedie, viene riadatto per il grande schermo ma questa è l’unica che ha avuto, almeno finora, ben tre adattamenti per il cinema.  

Scarpetta è stato anche un attore cinematografico agli albori del cinema. Egli gira infatti alcuni film per la casa di produzione milanese “Musical Film” di Renzo Sonzogno.

Eduardo Scarpetta muore a Napoli il 29 novembre del 1925 (all’età di 72 anni) e ad oggi riposa nella cappella di famiglia al cimitero di Santa Maria del Pianto.