Vomero, Napoli: la guida al quartiere napoletano nell’ultimo post di Napoli Fans!
Bentrovati su Napoli Fans! In questo nuovo post a cura di Alessandro, vi parleremo del Vomero, Napoli, ossia del quartiere collinare che ha conosciuto il suo sviluppo a partire dal secondo dopo-guerra.
Indice dei contenuti
Il Vomero: una popolazione da città di media grandezza
Il Vomero costituisce il principale e più vasto quartiere collinare della città di Napoli, riferimento commerciale e residenziale, con una popolazione di 120mila abitanti circa.
Proprio per la sua posizione geografica, lontano dal centro storico e dal notevole flusso turistico, lo hanno reso uno dei quartieri più vivibili e di prestigio della città di Napoli.
Il Vomero, tuttavia, non sempre è stato così, anzi fino alla fine del 1800 era un’area rurale, in cui si trovavano solo masserie e poche ville nobiliari.
E’ negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso che il quartiere è andato incontro ad un notevole sviluppo che lo hanno reso il gioiello architettonico e commerciale della città.
Storia del Vomero
L’area del Vomero fino alla fine dell’800 era quasi totalmente agreste e gli unici nuclei abitati erano i piccoli villaggi di Antignano e del Vomero Vecchio, difficilmente accessibili dalla città bassa.
Ad essa collegati da antiche salite ancora oggi percorribili: la Pedamentina, la salita del Petraio, l’Infrascata, i Cacciottoli e Calata San Francesco, che oggi sono di nuovo al centro di visite grazie alle tante associazioni culturali presenti in città, che organizzano giornate di trekking dal Vomero verso la città bassa.
Il Vomero inizia a diventare un quartiere residenziale a fine ‘800, quando vengono realizzate Piazza Vanvitelli e Via Scarlatti, progettate e realizzate le prime funicolari di Chiaia e Montesanto, che permettono di raggiungere il quartiere più facilmente.
Il forte sviluppo, tuttavia, si è avuto negli anni ’50/’60 del secolo scorso, in numerose strade e zone del Vomero rimangono però ancora gli edifici più antichi: si possono osservare caratteristici esempi dello stile Liberty di inizio ‘900 e anche qualche villa, come quella denominata Ascarelli.
L’edilizia continuò a richiamare un nuovo ceto sociale, in grado di acquisire villini monofamiliari o per poche famiglie. Ed è così che al Vomero si trasferirono professionisti, imprenditori, persone agiate che definirono i caratteri del nuovo quartiere e che cominciò a prendere determinate abitudini, ruotando attorno a Piazza Vanvitelli, alle funicolari, a via Scarlatti e via Luca Giordano. Vennero aperte scuole che tutt’ora rivestono un ruolo di elevato prestigio, come il Sannazzaro.
Negli anni ’70/’80 la sempre più consistente domanda abitativa e la speculazione edilizia hanno configurato il Vomero come un quartiere medio-borghese che tuttavia conserva molti esempi dell’architettura originaria.
Cultura al Vomero
Il Vomero presenta tanti spunti di forte attrazione, monumenti, chiese e incredibili piazzali da dove poter ammirare viste mozzafiato sull’intera città, che vedremo nelle prossime righe.
Questa sezione non può che iniziare dalla Certosa e dal Museo di San Martino: la Certosa è situata accanto al Castel Sant’Elmo e costituisce in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città e uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca, nonché fulcro della pittura napoletana del Seicento.
Conta circa cento sale, due chiese, un cortile, quattro cappelle, tre chiostri e giardini pensili.
Dopo il 1861 ha assunto il titolo di monumento nazionale e dal 1866 ospita il Museo nazionale di San Martino, nato con lo scopo di raccontare la storia artistica e culturale della città.
Lo spazio antistante la Certosa è preda nei periodi primaverili ed estivi di giovani innamorati che si raccontano il loro amore osservando dall’alto la bellezza di Napoli.
Castel Sant’Elmo, luogo dal fascino unico, è, invece, un castello medioevale, adibito a museo, e spesso sede di varie mostre temporanee, fiere e manifestazioni.
All’interno del castello, oltre alle mostre temporanee, è allestito stabilmente il Museo Napoli Novecento 1910-1980, dove è possibile visionare alcune opere realizzate da artisti napoletani, o comunque legati alla città, dal 1910 al 1980.
Da non perdere, durante la visita al castello, la suggestiva piazza d’Armi, da cui si gode un’incredibile vista sul golfo di Napoli, sul centro storico e sul lungomare, la Grotta dell’Eremita e la Torre del Castellano.
Villa Floridiana è un altro edificio di interesse storico ed artistico di Napoli, sito al Vomero, all’interno dell’omonimo parco.
Il complesso faceva parte del gruppo di edifici utilizzati come residenze reali borboniche in Campania ed ospita dal 1927 il Museo nazionale della ceramica Duca di Martina.

Infine, la Chiesa di San Gennariello, ovvero la piccola Pompei, appellativo col quale si fa riferimento alla lunga tradizione di culto della Madonna di Pompei nella stessa chiesa, è un edificio di culto sito in via Filippo Cifariello.
Fu costruita nel 1513 ma, secondo la tradizione, in quel luogo fu edificato un piccolo luogo di culto a seguito del primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, durante la traslazione delle reliquie da Pozzuoli a Napoli e, per questo è denominata, seppur erroneamente, anche chiesa di San Gennariello al Vomero.
L’interno della Chiesa, di modeste dimensioni, è custode di antichi tesori, come: la tela settecentesca con l’ Immacolata tra i Santi Gennaro e Raffaele di ignoto artista, gli affreschi di Vincenzo Galloppi e i bassorilievi di marmo, raffiguranti il Martirio e la Gloria del santo.
Shopping e mondanità
Il Vomero a Napoli è una zona in gran parte commerciale e allo stesso tempo ad alta densità abitativa, mantiene un’isola pedonale 24 ore su 24 e sempre piena di cittadini e di turisti, grazie anche ai numerosi luoghi di ritrovo che attirano, soprattutto nei fine settimana, persone di tutte le età.
L’isola pedonale è costituita da via Alessandro Scarlatti e da via Luca Giordano, importante arteria posta tra l’alto ed il basso Vomero, quasi a toccare il più antico nucleo del Vomero, ovvero il rione Antignano.
In via Scarlatti e via Giordano si trovano i negozi delle più importanti griffe, se ci si addentra invece nei vicoletti del quartiere ci si ritrova in piccoli negozi dove si possono fare grandi affari.

Conclusioni
Il Vomero è una delle zone di mondanità per eccellenza di Napoli, dove oltre a non mancare negozi per lo shopping, non mancano bar, locali e ristoranti per giovani e meno giovani che hanno l’intenzione di trascorrere la serata tra aperitivi e cene in posti eleganti e suggestivi.
Alla prossima con i racconti di Napoli Fans!