Friarielli: cosa sono e ricette tipiche da preparare a casa vostra, nel post a cura di Napoli Fans
Le verdure non vi piacciono? E’ dovuto al fatto che non avete mai assaggiato, né sentito parlare dei famosi friarielli, una verdura tipica napoletana molto utilizzata in cucina, dal gusto intenso. Qualcuno potrebbe confonderli con le cime di rapa o i broccoletti, ma non sono la stessa cosa!
Vi siete sempre chiesti quale sia la differenza tra queste verdure, oppure avete le idee confuse in materia, o ancora non ne sapete nulla?
In questo articolo vi raccontiamo che cosa sono i friarielli e come si cucinano, nel nuovo post dedicato alla categoria Food, a cura del nostro portale. Bentornati su Napoli Fans!
Friarielli e cime di rapa: differenze
Conoscerete sicuramente la famosa verdura chiamata “cime di rapa” e forse qualche amico saputello vi avrà spiegato che i friarielli sono la stessa cosa. Qualcuno, addirittura, li chiama anche broccoletti, pulezze o rapini, facendo una gran bella confusione. In realtà ci sono delle precise differenze che non vanno trascurate, specie se si ama la cucina napoletana. Le cime di rapa, infatti, sono un ortaggio vero e proprio, mentre invece se parliamo di friarielli, questi sono nello specifico l’infiorescenza della pianta, ossia la parte più rigogliosa e più appetitosa. Questi preziosi ortaggi, inoltre, sono protagonisti di numerose ricette, soprattutto al Sud Italia e in special modo nella regione Campania.
Come non pensare alle orecchiette con cime di rapa pugliesi? Ebbene, nella cucina campana si usano le cime di rapa, ma a Napoli si utilizzano particolarmente i friarielli per preparare numerosi piatti tipici napoletani, che siano quelli accompagnati dalla carne di maiale (le famose salsicce che dopo vedremo) oppure semplicemente cucinate da sole e accompagnate da pane cafone.
Cosa sono i friarielli e come cucinarli
Se siete sempre in dubbio su come cucinare i friarielli (chiamati anche frigiarelli), state tranquilli. Innanzitutto come riconoscerli? Questa verdura napoletana è caratterizzata da un gusto leggermente amarognolo, che si sposa benissimo con altri ingredienti dal sapore più equilibrato. I frigiarelli sono coltivati prevalentemente nella regione Campania, soprattutto nelle città di Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casoria e Sant’Antimo oppure ancora nelle province di Avellino e Benevento, o ancora nell’agro nocerino-sarnese, nelle città di Aversa e Mondragone, oltre che nella piana del Sele.
Originariamente questa verdura era coltivata a Napoli nel quartiere chiamato Vomero, in gergo ribattezzato “‘o colle d’ ‘e friarielle”, ossia il colle dei friarielli.
Ma forse non tutti sanno che questa verdura non viene prodotta e consumata solo in Campania, ma anche in altre regioni d’Italia e addirittura all’estero. Tracce dei frigiarelli sono state raccolte nella regione Galizia in Spagna, in Portogallo e addirittura ritrovati in Cina.
Ma come cucinare i friarielli?
Un classico della cucina napoletana è la salsiccia coi friarelli, da mangiare al piatto oppure da mettere sulla pizza. E che dire delle orecchiette con le cime di rapa, nella versione coi friarielli? Una vera delizia per il palato: una volta provati, non riuscirete a farne a meno!
I friarielli non vanno inoltre solo sulla pizza o sulle orecchiette, ma sono ottimi anche saltati in padella, con l’aggiunta di aglio e peperoncino, con un cucchiaio di olio evo. Un contorno super, da abbinare ai secondi piatti a base di carne. E, pensate un po’, i friarielli sono perfetti anche nei muffin o per fare torte salate, che lasceranno i vostri ospiti deliziati.
Ricetta salsiccia e friarielli
Una classica ricetta napoletana, come abbiamo già accennato all’inizio, è la famosa “salsiccia e friarielli”, un piatto che non delude mai le aspettative del napoletano, che si può usare come secondo, come piatto unico oppure su una buona pizza.
Vediamo qui come preparare questa ricetta senza tempo, che richiama la sapienza antica dei nostri avi, capaci di trasformare delle semplici verdure in capolavori della culinaria.
Per preparare questo piatto tipico napoletano, si inizia ovviamente dalla pulizia e dal lavaggio delle verdure. Le foglie vanno infatti rimosse dai gambi e vanno messe a scolare. Nel frattempo, potete dedicarvi alle salsicce. Se riuscite, cercate di prendere la vera salsiccia napoletana, che darà al piatto un indimenticabile gusto. Dopo averla bucherellata ben bene, fatela sbollentare in una pentola, stando attenti a utilizzare però poca acqua. Passati circa 10 minuti, fate sfumare il tutto con mezzo bicchiere di vino bianco, e continuate la cottura fino a quando la salsiccia non sarà perfettamente rosacea al proprio interno. Attenzione però a non farla cucinare per troppo tempo, per non bruciarla.
Nel frattempo, a parte, vanno rosolate le verdure con olio extra vergine di oliva, aglio campano e peperoncino, anche queste per una decina di minuti. Dopo aver aggiunto del sale, quando le verdure saranno cotte, non resta che aggiungerle alla salsiccia. Ancora qualche minuto, senza coperchio, per insaporire il tutto.
Una volta preparato, basta mettere il contenuto nel piatto e servire agli ospiti, che sicuramente apprezzeranno il vostro operato. Se volete farli ancora più felici, date loro dell’ottimo pane cafone, da accompagnare durante il pasto.
Il nostro post dedicato ai friarielli, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti a cura del nostro portale!