Benevento, cosa fare e cosa vedere nella “città delle streghe” nel post a cura di Napoli Fans
Impregnata di mistero, Benevento, racchiusa tra il fiume Cadore e il Sabato, è una delle più belle e affascinanti città della Regione Campania e uno dei luoghi più ricchi di storia della nostra terra. Dai resti di origine romana e longobarda fino alle chiese e al castello di epoca Medievale, la città sannita offre ai suoi visitatori tantissimi tesori da visitare e fotografare durante la propria vacanza. Tra questi se ne celano alcuni che hanno regalato alla città campana la nomea di “città delle streghe”, come l’obelisco egizio e il Teatro Romano, sede delle apparizioni della famosa Zoccolara.
In questo articolo scopriremo quali sono i luoghi misteriosi da visitare a Benevento, ma non ci dimenticheremo neanche dei monumenti più tradizionali.
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Storia di Benevento
La storia di Benevento è intrisa di mito, a partire dalla sua fondazione. Un’antica leggenda narra che Benevento debba le sue origini all’eroe greco Diomede, sbarcato in Italia dopo la distruzione della città di Troia e che avrebbe riservato come dono alla città una zanna del Cinghiale Calidonio, ucciso dallo zio Meleagro. Addirittura secondo Procopio di Cesarea, Benevento avrebbe anche ospitato un incontro tra Diomede ed Enea. Secondo fonti più attendibili la fondazione della città si deve alla popolazione dei Sanniti Irpini. Città sannita che diviene importante in epoca romana, con diverse battaglie che qui si tengono tra romani e popolazioni locali. Eredità raccolta dai longobardi, una popolazione che qui vi si insediò durante il medioevo.
Divenuta parte integrante del Regno di Napoli e successivamente parte dello stato italiano dopo l’Unità d’Italia, oggi Benevento può contare su una popolazione di circa 50.000 abitanti.
Perché Benevento è conosciuta come la città delle streghe
Benevento è una città che si trova nel Sannio, in Campania, e racchiude in sé moltissimi miti e leggende, soprattutto per quanto riguarda l’apparizione delle streghe e altre entità dai poteri magici, che hanno di fatto della località campana una delle “città più esoteriche” d’Italia. Sono molte infatti le leggende che circondano in questa misteriosa città, intessendo una fitta trama che nel corso dei secoli è divenuta parte della storia e dei costumi della popolazione locale, che discende dagli antichi popoli che si sono succeduti su queste terre: stiamo parlando dei Romani e i Longobardi. Tracce di questi due popoli sono ancora oggi ben visibili per i reperti ritrovati e le tracce storiche che qui hanno lasciato. Mentre i primi portarono il mito della dea Iside, venerata per le sue doti magiche, i secondi portarono con sé, in questa terra, l’arte della stregoneria.
Le popolazioni che vivevano in questi territori all’epoca della dominazione longobarda videro gli invasori germanici come esseri quasi demoniaci, i cui costumi erano intrisi di mistero e stregoneria. Secondo quanto si narra, i Longobardi si riunivano intorno a un albero di noce, ritenuto sacro, per venerare il dio Wotan, meglio conosciuto come Odino. Quando l’albero venne abbattuto, venne fuori dalla terra un serpente, per la precisione una vipera, che è considerato dai più l’animale simbolo del demonio.
Il punto in cui sorgeva l’albero di noce è tutt’oggi considerato un luogo diabolico e avvolto da un alone di magia..nera!
Cosa vedere nella città delle streghe
Se il noce oggi non esiste più, è comunque possibile visitare altri luoghi magici, che riecheggiano tra i miti e le leggende della città di Benevento. Tra questi troviamo, proprio in zona centrale, l’Obelisco egizio di epoca romana.
Chi volesse sentire il rumore degli zoccoli di un’antica strega che ancora percorre le strade della città, potrebbe recarsi all’imponente Teatro Romano, voluto dall’imperatore Adriano. Lo spirito della Zoccolara ancora oggi vaga nella zona del teatro e i più fortunati potranno sentire il rumore dei suoi passi.
Spostandoci a San Lupo, potremo invece raggiungere il ponte delle Janare, streghe che popolano le leggende campane e che, secondo la tradizione, rubavano i cavalli dalle stalle e li restituivano, dopo averli cavalcati per l’intera nottata, con delle treccine sulle criniere. Al di sotto del ponte, si trova un torrentello animato, di quando in quando, dai cosiddetti gorghi dell’inferno. Qui, da quanto si narra, risiede la Manalonga, una strega che afferra i passanti e li tira nel suo nascondiglio. Questa strega malvagia è inoltre molto attratta dai bambini e vivrebbe nei pozzi circostanti.
Monumenti da vedere a Benevento
Oltre ai luoghi del mito, a Benevento è possibile visitare edifici e monumenti di grande interesse storico e artistico. Tra i più importanti, oltre al già citato Teatro Romano, troviamo:
- il maestoso Arco di Traiano, ricco di decorazioni scultoree ed eretto tra il 114 ed il 117;
- la chiesa di Santa Sofia, nella quale è possibile ammirare dipinti risalenti al 1500 e al 1600;
- il castello di Benevento, conosciuto anche come “Rocca dei Rettori”;
Un accenno non può che essere fatto anche per il Duomo, sorto nel 780 in stile romanico, la Basilica di San Bartolomeo Apostolo, eretta nell’839 per ospitare le spoglie di san Bartolomeo apostolo e il Museo del Sannio, che raccoglie testimonianze storiche di questa terra. Non può mancare infine una passeggiata in centro, dove ad attendervi troverete anche la Villa Comunale cittadina.

Cosa mangiare e cosa fare la sera a Benevento
Benevento non è una città solo d’arte e cultura ma anche molto vivace nelle ore notturne. Grazie infatti alla presenza di molti studenti universitari (qui abbiamo l’università di Benevento), la città sannita di sera si riempie di vita, con presenza di locali, bar e luoghi d’aggregazione. Moltissimi sono poi i ristorantini e le trattorie dove mangiare bene e gustare i prodotti tipici di questa terra così fertile. I primi piatti sono a base di pasta condita con sugo di agnello o ragù. Tipici del territorio Beneventano sono ad esempio i cecatielli, le lasagne, i cavatelli con i broccoli, le fiavole preparate con pasta sfoglia con ripieno di uova e formaggio. Non potete poi non provare il torrone, le nocciole e il miele. Da bere invece non si può non citare il liquore Strega e i vini beneventani, tra cui i più famosi sono Aglianico del Taburno, Falanghina e Sannio.