Storia Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, nel nuovo post a cura di Napoli Fans
Napoli è famosa per le sue tantissime chiese, alcune delle quali antichissime. Il capoluogo della Campania è una delle città più credenti in Italia e in Europa. Questo forte credo si è tradotto, nei secoli, nella costruzione di tantissimi luoghi di culto, che ogni anno sono visitati dalla popolazione locale e dai tanti turisti presenti. Una delle più famose è la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli. Questo luogo di culto è situato qui perché si può godere di un’ottima aria fresca e salubre. Di Sant’Aniello perché la chiesa è legata a colui che è stato vescovo di Napoli, a cui la città è molto devota, insieme al patrono San Gennaro.
Quale modo migliore per sentirsi parte della propria città, se non valorizzare e conoscere i beni culturali che essa conserva? La città di Napoli, famosa in tutto il mondo per il suo suggestivo lungomare con lo sfondo del Vesuvio, le canzoni di grandi artisti e la grande arte che la caratterizza, cela nel suo centro storico, un gioiello di arte sacra come la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli. Scopriamone qui i segreti, nel post a cura di Napoli Fans!
Storia, curiosità e segreti della famosa chiesa napoletana
La Chiesa di Sant’Aniello è stata edificata intorno al IX secolo sui resti dell’antica acropoli greco-romana (ancora oggi visibili grazie ad una pavimentazione vitrea situata sotto la navata), e ha subito continue modifiche nel corso dei secoli. Di stile rinascimentale, questa chiesa è stata riaperta al pubblico intorno al 2011, al termine di una lunga operazione di recupero del bene culturale cittadino. Il luogo di culto è situato in una zona strategica della città di Napoli, per la possibilità di godere di un piacevole venticello e per apprezzare un contesto storico affascinante, degno di una cartolina.
Si pensi che a Caponapoli ci furono i primi insediamenti di greci e romani, alcuni dei quali sono visibili proprio all’interno della chiesa dedicata a Sant’Aniello. L’attuale impianto del luogo di culto risale al 1500, secolo in cui la preesistente chiesetta dedicata a Santa Maria Intercede fu inglobata all’interno di un tempio più grande, progetto ambizioso a cui presero parte artisti e scultori di fama internazionale.
Si narra che i genitori di Sant’Aniello, prima ancora che egli nascesse, chiesero un miracolo alla Madonna: la coppia desiderava la nascita di un erede, così ebbero il figlio che tanto attendevano e – in ossequio alla promessa fatta – fecero costruire una piccola chiesa dedicata a Santa Maria Intercede.
La chiesa conserva ancora oggi – nonostante lo stato di abbandono durato per decenni – il pregevole altare maggiore, in raffinato marmo, opera dello scultore Girolamo Santacroce, per non parlare dei quadri ad opera di grandi pittori, come Francesco De Mura e Battistello Caracciolo.
Il recupero della Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli
Il luogo di culto dedicato al vescovo di Napoli, che molto fece durante il suo mandato nel VI secolo per contrastare l’avanzamento dei longobardi nel capoluogo partenopeo, è stato salvato dal degrado durato per tanto tempo. Si narra che la chiesa fu chiusa in seguito a un bombardamento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il violento terremoto del 1980 ha ulteriormente aggravato la situazione di abbandono: l’evento di calamità naturale, per fortuna, non ha distrutto l’altare maggiore, orgoglio dei napoletani per il suo pregio artistico. Fu nel 1989 che la cittadinanza chiese alle istituzioni di intervenire per salvare un luogo di grande pregio, come la Chiesa di Sant’Aniello e così, da quel momento, iniziò un lungo lavoro di ristrutturazione, che coinvolse le soprintendenze e la Curia Arcivescovile.
Informazioni utili sulla chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli
Di seguito alcune informazioni legate alla chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.
- Indirizzo: Vico S. Aniello a Caponapoli, 9, 80138 Napoli NA;
- Sito web utile: https://legambiente.campania.it/campagne/caponapoli