Centro storico Napoli: tra storia e tradizione

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Centro storico Napoli: il racconto di Napoli Fans

Per molti è il Centro storico più bello del mondo. Di sicuro è uno di quelli più colorati e chiassosi d’Europa. Parliamo del Centro storico Napoli, che rappresenta il primo nucleo storico della città.

Il Centro storico di Napoli racchiude 27 secoli di storia e risulta essere il più vasto d’Europa, con una estensione di circa 17 chilometri quadrati dell’intera superficie urbana, circa il 14,5%.

Dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1995, è stato inserito nella lista di beni da tutelare per la sua particolare unicità che sta nella conservazione quasi totale e nell’uso dell’antico tracciato viario greco. 

Le origini del Centro Storico di Napoli

Il Centro storico di Napoli è la testimonianza dell’evoluzione storico-artistica della città, dal suo primo insediamento greco avvenuto nell’VIII secolo a.C. lungo la zona che affaccia sul mare e nell’area più interna, costituente il “centro antico”, fino alla città barocca spagnola, durante il qual periodo la città ha visto una consistente fioritura di numerose ville nobiliari e borghesi che caratterizzano tutta l’area collinare di Napoli, da Posillipo al Vomero

Il Centro storico di Napoli è esteso per 981 ettari e contiene diversi quartieri: dall’Avvocata a Montecalvario, dal Porto al Mercato, dalla Stella a San Carlo all’Arena, da Chiaia a San Ferdinardo, da San Lorenzo a Vicarìa per arrivare a parte delle colline di Vomero e Posillipo.

Napoli ha due veri e propri nuclei antichi originari: il primo è la collina di Pizzofalcone (laddove è stata girata la fortunata serie TV record di ascolti tratta dal romanzo di Maurizio De Giovanni), sulla quale nacque la città di Partenope, mentre il secondo è la zona dei Decumani di Napoli dove è sorta la successiva Neapolis. 

Su Neapolis, in particolare, si sono concentrate tutte le costruzioni avute nel corso dei secoli fino al XVI, con l’apertura verso ovest della città per volere del viceré spagnolo don Pedro de Toledo.

Su Neapolis insistono un numero particolarmente elevato di risorse culturali e artistiche: tra obelischi, monasteri, chiostri, musei, le note vie del Presepe, le catacombe, gli scavi archeologici all’aperto. 

Solo il centro antico, che ingloba i quartieri di San Giuseppe, Porto, Pendino, Mercato, San Lorenzo e Vicarìa che nello specifico corrispondono all’area dei decumani, vede l’esistenza di più di 200 chiese storiche, alle quali sono legate l’attività di esponenti illustri dell’arte italiana: da Giotto a Caravaggio, da Donatello a Luca Giordano, da Luigi Vanvitelli a Guido Reni.  

Vedi Napoli e poi muori: la frase famosa pronunciata da Goethe

«Vedi Napoli e poi muori»

è un detto popolare, oltre ad essere una citazione conosciuta in tutto il mondo, nell’ambito della letteratura straniera, e naturalmente anche italiana.

Sono numerosi i turisti che ogni anno scelgono di trascorrere qualche giorno a Napoli, visitando le sue innumerevoli bellezze, lasciandosi inebriare dal calore che caratterizza la città.

«Vedi Napoli e poi muori», fu pronunciata dal rinomato scrittore tedesco Goethe, rimasto estasiato dalla bellezza, dalla posizione della città e dalle meraviglie, spesso decantate, di Napoli e del suo Centro Storico. 

Come scoprire il Centro Storico Napoli

Il Centro storico di Napoli lo si può vedere in tanti modi. Partendo dal Mann ad esempio, uno dei più antichi musei al mondo, conservato all’interno dell’imponente edificio borbonico di fine ‘500, si può scendere lungo Via Costantinopoli, una strada ricca di chiese monumentali e di botteghe artigiane e di antiquariato, veri e propri laboratori di mestieri che hanno fatto la storia di Napoli. O ancora si può partire da Piazza Bellini, la piazza della movida del centro storico, che il sabato sera è invasa di ragazzi e ragazze, di allegria e musica, tutti radunati in questa agorà popolare. E da Piazza Bellini si può proseguire per il Decumano maggiore o per Piazza San Domenico Maggiore, di certo una delle piazze più belle di Napoli, crocevia di culture e stili, molto frequentata anche dai tanti stranieri che abitano in città, oggi conosciuta sia per l’obelisco posto al centro della piazza, sia per l’omonima chiesa.

Ma si può partire anche da Corso Umberto I, detto comunemente il Rettifilo, una via larga e piena di negozi, sulla cui destra, verso Piazza Giovanni Bovio, si trova la storica sede dell’Università “Federico II”. 

Un altro itinerario è quello che parte da Piazza Municipio, sede del Comune, restando colpiti dal mastodontico Maschio Angioino, dal Teatro San Carlo, dal Palazzo Reale, dalla Galleria Umberto I, dalle bellissime via Toledo e via Chiaia, dalla maestosa Piazza del Plebiscito.

piazza plebiscito napoli

Decidendo di percorrere via Chiaia si arriverà al lungomare di Napoli, a Mergellina, alla Villa Comunale, alla Riviera di Chiaia, alle vie Bausan e dei Mille, ricche di locali alla moda e di design la prima, di negozi per shopping di lusso la seconda.

Che dire di piazza Rodino, presa d’assalto soprattutto il venerdì e sabato sera dai tanti ragazzi che decidono di trascorrere la serata nel cuore di Napoli, o ancora del Monastero di Santa Chiara o di Piazza Amedeo, ricca di ville e palazzi, famosa soprattutto per lo stile liberty.

E’ evidente che non basta un articolo per parlare di uno Centri storici più belli del mondo, ma in questa carrellata abbiamo provato ad illustrarvi alcune delle cose più belle da vedere.

La novità sul Centro Storico Napoli

A Napoli è in fase di studio quella che potrebbe essere ribattezza la Via dell’Archeologia nel centro storico di Napoli, ovvero un itinerario che collegherà il MANN con i siti archeologici più importanti della città.

L’iniziativa nasce dalla sinergia tra il Museo Archeologico di Napoli e l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus. L’obiettivo è far nascere un percorso virtuoso, dalle mura greche fino al Mann, dove è presente la sezione Neapolis.

lungomare caracciolo napoli

 

L’appuntamento con la scoperta delle bellezze della nostra città termina qui. Alla prossima da Napoli Fans!