Vini campani famosi: Greco di Tufo

greco di tufo

Il Greco di Tufo è uno dei vini più inebrianti della tradizione napoletana. Alla scoperta del gusto oggi su Napoli Fans!

Il Greco di Tufo è un vino bianco tra i pochi che si può mettere da parte per l’invecchiamento. In più, rientra tra i vini DOCG, ossia di Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Infatti, si può produrre solo in provincia di Avellino ed è tra i vini campani più famosi al mondo.

In questo post, scopriremo insieme, qui su Napoli Fans, le caratteristiche di questo vino e come abbinarlo a tavola: buona lettura!

Greco di Tufo tra i vini campani DOCG

I paesini campani, che possono coltivare l’uva necessaria per questo vino bianco DOCG sono:

  • Tufo;
  • Altavilla Irpina;
  • Chianche;
  • Montefusco;
  • Prata di Principato Ultra;
  • Petruro Irpino;
  • Santa Paolina;
  • Torrioni;

Questo vino ha due denominazioni, che sono:

  • Greco di Tufo Bianco;
  • Greco di Tufo Spumante;

La denominazione si trova direttamente sull’etichetta, quindi non ci si può sbagliare.

Caratteristiche del vino Greco di Tufo

Quali sono le caratteristiche di questo vino partenopeo e come abbinarlo?

Il Greco di Tufo bianco ha un colore giallo paglierino, che può essere più o meno intenso. L’odore è gradevole e intenso. Il sapore è, invece, secco e armonico.

Il Greco di Tufo spumante, invece, ha una spuma fine e persistente. Anche questo vino ha un colore giallo paglierino, ma ha dei riflessi dorati o verdognoli. L’odore è leggermente diverso, perché a un naso attento si ha anche un delicato sentore di lievito, dovuto alla lavorazione. Il sapore è sapido, fine e armonico. Appartiene, quindi, al tipo extrabrut o brut.

Come si abbina il Greco di Tufo

Questo vino bianco solitamente si abbina a:

  • crostacei;
  • tutti i piatti a base di pesce e frutti di mare; 
  • formaggi non stagionati e molli;
  • risotto ai funghi porcini;

Lo spumante, invece, trova l’abbinamento perfetto con l’aragosta, il baccalà e il pesce alla griglia. I piatti della tradizione partenopea sono diversi a base di pesce, grazie alla presenza del porto e alla pescosità della zona.

Entrambi i vini hanno anche un ottimo abbinamento con gli antipasti freddi.

Come si produce e origini

Il Greco di Tufo è un vino che si attesta già nelle testimonianze scritte del I secolo a.C. Infatti, si pensa che l’innesto iniziale provenisse dalla regione greca della Tessaglia. Da qui il nome del vino.

Plinio il Vecchio parla di questo vino anche in riferimento a Pompei. L’uva da cui si ottiene questo vino è una pianta che viene coltivata in maniera autoctona da secoli.

Per crescere, l’uva ha bisogno di minerali che si trovano solo in questi territori. Per questo, c’è stato il riconoscimento di Denominazione di origine Controllata e Garantita nel 2003. 

Questo vino si produce mantenendo la tradizione e il territorio su cui insistono i vigneti. In questo modo, si tutela anche la tipicità del territorio.

Conclusioni

Il Greco di Tufo è un vino ricercato, che si coltiva solo nel territorio di Avellino. Si tratta di un vino apprezzato in tutto il mondo, che viene richiesto anche molto all’estero. Si accompagna ad antipasti freddi e a piatti di pesce.

La denominazione di Greco di Tufo bianco si accompagna anche ai formaggi molli e ai risotti ai funghi porcini.

L’appuntamento con i vini campani per oggi termina qui. Al prossimo appuntamento su Napoli Fans alla scoperta dei vini partenopei!