Sirena Partenope: origini e storia del mito della sirena napoletana, nel post a cura di Napoli Fans
Napoli è una città antichissima, la cui origine si perde nella notte dei tempi e perciò è legata a miti e racconti leggendari. In particolare la storia di Napoli è legata alla vicenda di Partenope, bellissima sirena che, volente o nolente, approdò nel luogo in cui oggi sorge una delle città più belle del Mediterraneo. Altra storia invece vuole che Partenope sia una donna greca che per amore giunge in questa terra fertile.
Vediamo in questo nuovo post dedicato alla Cultura Napoletana, e ovviamente alle sue tante leggende, la storia di Partenope, sirena che cercò di sedurre Ulisse e quella della donna greca che lasciò tutto per amore. Bentornati su Napoli Fans!
Una sirena di 3.400 anni fa
Sappiamo che Neapolis (dal greco “nea”, “nuova” e “polis”, “città”) fu fondata dai greci nel IV secolo a. C., cioè circa 2.300 anni fa. Ma la storia di Partenope, in realtà, risale a circa 2.700 anni fa, quando nell’Odissea, compare per la prima volta la sirena Partenope, famosa per il suo canto melodioso. L’Odissea è stata creata nell’VIII secolo a.C., ma narra vicende, come quella di Partenope, che si svolgono tra il XIV e il XV secolo a.C., cioè addirittura oltre 3400 anni fa!
Nello specifico la storia vuole che Omero, nel canto XII dell’Odissea, raccontò dell’avventura in mare di Ulisse, noto per la sua curiosità e un certo debole per le belle donne, il quale volle ascoltare a tutti i costi il canto delle sirene, pur sapendo che dietro quel canto si celava un’orribile fine per i marinai, che ne restavano affascinati. Avvisato dalla maga Circe, Ulisse prese però delle precauzioni. Ordinò ai suoi uomini di mettere tappi di cera all’orecchio e si legò all’albero maestro della sua nave, vietando ai suoi uomini di slegarlo. Alla fine Ulisse si salvò dal canto delle sirene, tanto che queste ci rimasero così male da suicidarsi abbandonando il proprio corpo sugli scogli. Tra loro la sirena Partenope, che fu portata dalle correnti marine tra gli scogli di Megaride, un isolotto che oggi è unito alla terra ferma e dove sorge il suggestivo Castel dell’Ovo.
Qui fu trovata dai pescatori, che la venerarono come una dea. Ma non appena portarono il corpo a riva, la sirena si dissolse e divenne il paesaggio napoletano che oggi ben conosciamo. Infatti, la testa della sirena compone l’altura di Capodimonte, il corpo disteso dove sorge la città ed il piede, ad occidente, verso il promontorio di Posillipo. Da allora Partenope divenne la protettrice di quel villaggio, che diventerà poi la città di Napoli.
Oggi una fontana a Piazza Sannazzaro ci ricorda la sirena Partenope, mentre Capri è considerata da sempre la terra delle sirene.
Una fanciulla molto intelligente (e innamorata)
Un’altra leggenda, tuttavia, rivela un lato molto umano di Partenope. In realtà sarebbe stata una fanciulla, naturalmente vergine (in Greco fanciulla e vergine si dicono allo stesso modo, cioè Partenos), che viveva in un paesino della Grecia, sul mare. La giovane si era innamorata di Cimone, ma il loro amore era contrastato dal padre di lei, che l’aveva promessa al ricco Eumeo. I due innamorati, tuttavia, decisero di fuggire e approdarono sulle coste dell’Italia, in un luogo particolarmente fertile dove misero su casa e dove accoglievano con calore e affetto tutti i fuggitivi, tra cui addirittura il padre che l’aveva osteggiata, almeno inizialmente. Ben presto la voce si sparse e molti altri arrivarono sulle coste di Napoli, in visita a un luogo così meraviglioso e ricco.
Partenope, amata e rispettata per la pietà e la generosità che aveva dimostrato verso chiunque approdasse su quelle terre, divenne così la Signora dei partenopei.
La tomba di Partenope
Ad oggi in molti hanno provato a trovare i resti della tomba di Partenope. Di questa esiste ancora una lapide millenaria in San Giovanni Maggiore, che riporta l’iscrizione:
“Omnigenum Rex Aitor Scs Ihs Partenopem tege fauste”
che tradotto dal greco antico significa: “O Sole, generatore di tutti i beni, che passi nel segno del mese di gennaio, proteggi felicemente Partenope”.
Quindi probabilmente un nesso di verità nella storia che lega Partenope e la città di Napoli esiste davvero. Occorre capire quale sia quella reale. Ma fatto sta che Partenope, che sia la sirena che cercò di ammaliare Ulisse o la donna innamorata del suo uomo e del golfo di Napoli, ancora oggi è celebrata e ricordata da tutti i napoletani, che a lei sono molto legati.