Le catacombe di San Gennaro, storia della Napoli Sotterranea nel post di Napoli Fans
Quella che oggi si narra è una storia lunga millenni, che si svolge nel sottosuolo di Napoli, un viaggio per scoprire come antiche tradizioni rituali pagane divennero tombe della cristianità: vi portiamo alla scoperta delle catacombe di San Gennaro a Napoli.
Napoli è una città così speciale che non solo esiste una Napoli di sopra, quella delle colline come il Vomero e una Napoli di sotto, quella dei Quartieri Spagnoli per intenderci; c’è anche una Napoli “di dentro”, cioè nelle viscere della terra, nel sottosuolo. Così per ritrovare la città greca più antica e quella romana, sovrapposte le une alle altre, bisogna scendere in profondità.
Ma nel sottosuolo di Napoli ci sono anche la devozione popolare, chiese e tombe di santi. E’ il caso delle catacombe di San Gennaro, probabilmente primo luogo di culto cristiano della città, ricco di storia ed oggi interamente visitabile.
Affrontiamo l’argomento delle catacombe di San Gennaro nelle righe che seguono: buona lettura da Napoli Fans!
Indice dei contenuti
Il Santo
Se a Padova il Santo per eccellenza è Sant’Antonio, a Napoli non può che essere San Gennaro. Le origini di questo martire sono ancora incerte: è probabilmente nato nel 272 d.C e fu vescovo di Benevento. Nel IV secolo fu arrestato per professione della fede cristiana e nel 305 d. C. decapitato senza tanti complimenti a Pozzuoli.
Parte del sangue fu conservata in due ampolle e i resti sepolti nell’Agro Marciano. Questi nel corso del V secolo arrivarono a Napoli grazie al vescovo Giovanni I.
Oggi le spoglie del patrono di Napoli sono sepolte nel Duomo, ma prima di arrivare lì hanno subito una serie di “traslochi”. Trafugate nell’831 d.C. dal principe dei longobardi Sicone I e portate a Benevento, furono spostate nuovamente nel santuario di Montevergine e quindi restituite alla città di Napoli solo nel 1497.
Catacombe di San Gennaro, tra le più importanti a Napoli
Partenope poi Neapolis, e la fede che cambiò ad un certo punto della storia, dando vita a siti e patroni locali che acquisirono una valenza importantissima per le persone. Il più noto patrono d’Italia è proprio San Gennaro.
Napoli è una città stratificata, nella quale la storia da turisti e residenti può essere ripercorsa attraverso questi strati, appartenenti ad epoche anche molto distanti culturalmente e religiosamente, le une dalle altre.
Lo sapete che alle Catacombe di San Gennaro è possibile fare un aperitivo? Non è un’idea peregrina sapete?
Infatti i luoghi di ristoro legati al sito e non solo ad esso, a Napoli non mancano.
Rimanendo però sulla storia del sito e di Neapolis stessa, il significato del termine è Nuova Polis, o meglio, Città Nuova, sorta sulle ceneri non naturalmente prodotte di Partenope, la sirena della mitologia, particolare il fatto che il termine parthenos indichi una tipologia di riproduzione senza il seme maschile, presente in natura, e Partenope era un appellativo di molte dee dell’antichità classica ma anche precedenti a questo periodo.
Tra la Napoli dell’antica Grecia e la città del presente, vi sono di fatto strati di sottosuolo più che tempi dove l’opera umana ha segnato il profilo di questa città e il pregio di Napoli è stato il fatto di non aver nascosto come è avvenuto in altri luoghi del suolo italico, la sua storia pregressa, almeno non del tutto, visto che questa viene ancora preservata in vari ambienti della città.
Le diverse epoche storiche di Napoli
La compresenza di differenti epoche storiche ha avuto non solo un significato simbolico ma anche uno economico, portando Napoli ad essere apprezzata come città turistica nel mondo.
L’espansione di questa catacomba inizia realmente quando la si collega al Santo Patrono della città, ovvero con il passaggio nel V secolo delle spoglie di San Gennaro: da qui il nome ancora oggi impiegato per il sito, e la presenza del santo permise alla catacomba superiore di divenire meta di pellegrinaggio e luogo ambito per la sepoltura.
Due esempi di tale espansione sono:
- la Cripta dei Vescovi, dove vennero sepolti i vescovi della città Partenopea;
- la meravigliosa basilica adjecta, si tratta sempre di una struttura sotterranea che possiede tre navate, e venne realizzata successivamente alla traslazione dei resti di San Gennaro;
Il mondo di sopra e il mondo di sotto
A Napoli ci sono due mondi, quello sopra elevato e quello sotterraneo, e questo secondo mondo è quello destinato agli antenati che l’archeologia riconosce come tali.
La religione qui ha lasciato le sue tracce pagane, le anime a Napoli sono ancora oggi molto considerate e vengono ricordate nei luoghi di sepoltura delle persone amate in vita e lì incontrano le anime dei defunti.
Ci sono pochi scalini che separano la Napoli di sopra da quella di sotto.
Le Catacombe di San Gennaro sono collocate su due differenti livelli non accavallati, entrambi questi livelli hanno spazi molto estesi che li differenziano dalle catacombe romane, il tutto è da ricollegare al materiale della terra presente a Napoli, il tufo, che ha consentito lo sviluppo dell’area.
L’entrata delle Catacombe di San Gennaro è in via Capodimonte 13. La struttura come anticipato in precedenza è su due livelli, caratterizzati da spazi estremamente ampi, diversamente da quanto capita con le catacombe romane.
Il nucleo originario, la catacomba superiore, risale a II secolo d.C.; probabilmente era originariamente il sepolcro di una famiglia gentilizia. Nel IV secolo d.C. vi fu un importante ampliamento: venne scavata la catacomba inferiore, realizzando una basilica sottoterra, in seguito alla deposizione delle spoglie di Sant’Agrippino, primo patrono di Napoli. La chiesa ipogea (cioè sotterranea) è a navata unica, ricavata nel tufo, e conserva ancora una sedia vescovile e l’altare con un’apertura, in cui i fedeli potevano vedere e toccare la tomba del santo.
La catacomba superiore conserva alcune delle più antiche pitture cristiane di tutto il Sud Italia. La sua espansione è iniziata con la traslazione, nel V secolo d. C., delle spoglie di San Gennaro. Data la presenza dei resti del martire, così amato in città, la catacomba è divenuta meta di pellegrinaggio e luogo ambito per la sepoltura.
Basti pensare che vi è una Cripta dei Vescovi, dove erano cioè sepolti i vescovi della città, e la maestosa basilica adjecta, una basilica sotterranea a tre navate.
Catacombe di San Gennaro orari
A seguire riportiamo per conoscenza gli orari e le informazioni inerenti il sito dall’alto valore storico simbolico e religioso:
- Dal lunedì al sabato ore 10:00 fino alle ore 17:00;
- Domenica e festivi ore 10:00 fino alle ore 13:00;
Le partenze per le visite guidate vengono effettuate ogni ora e sono possibili anche le visite serali.
Catacombe di San Gennaro: prezzi
Le catacombe di San Gennaro Napoli prevede i seguenti prezzi:
- Biglietto Intero 9€;
- Sotto i 18 anni 5€;
- Studenti, Ultra 65enni e Forze dell’Ordine 6€;
- Bambini al di sotto dei 6 anni usufruiscono dell’entrata gratuita;
- Persone diversamente abili entrano gratuitamente e se accompagnati il costo del biglietto è di 6€;
- Gruppi che abbiano almeno 20 partecipanti biglietto a partire dai 6€;
- Biglietto per le scuole a 4€;
Il biglietto per l’ingresso a queste catacombe lo potete impiegare anche per fare visita alle Catacombe di San Gaudioso, sempre che ne usufruiate entro 12 mesi.
Le catacombe si trovano in Via Tondo di Capodimonte N°13, 80136 Napoli, Italia
L’ingresso è attiguo alla Basilica del Buon Consiglio che si trova per l’appunto a Via Capodimonte N°13.
Per giungere alle catacombe ci sono diversi mezzi di cui potrete usufruire, in autobus partendo dal Museo Nazionale avrete le seguenti Linee:
- 168
- 178
- C63
- R4
E scenderete alla fermata Basilica Incoronata – Catacombe San Gennaro.
Se viaggiate in auto, dovrete svoltare all’uscita della Tangenziale di Napoli Capodimonte, poi svoltare a destra in via Capodimonte. La Basilica la troverete sulla destra, appena distante 200 metri.
Accessibilità alle catacombe di San Gennaro
Le catacombe di San Gennaro sono le uniche al mondo completamente accessibili anche da persone con forti difficoltà motorie e ipovedenti. Ascensori, rampe e passerelle permettono infatti agli ospiti di non avere ostacoli. Su richiesta speciale esiste anche un percorso per visitatori non vedenti e ipovedenti, attraverso l’esplorazione tattile di lastre in metallo, che riproducono particolari rappresentativi del luogo.
Chi di voi è stato alla catacombe di San Gennaro? Vi sono piaciute?