Museo Madre Napoli, il Museo d’arte contemporanea della città

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Amedeo Benestante, CC BY 4.0 , via Wikimedia Commons

Il Museo Madre Napoli, il Museo di arte contemporanea al centro della città nel nuovo post a cura di Napoli Fans

Il Museo Madre di Napoli è il primo museo napoletano dedicato all’arte contemporanea, situato proprio nel centro storico della città.

Nel nostro nuovo post scopriremo questo museo, divenuto nel tempo un punto d’incontro per tutti i turisti in visita nella città partenopea e in generale per tutti gli appassionati d’arte.

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Museo Madre Napoli: dall’antico palazzo Donnaregina

L’architetto portoghese Alvaro Siza ha trasformato l’antico palazzo Donnaregina in uno splendido e funzionale spazio moderno dedicato all’arte contemporanea.

Nel cuore nascosto della città partenopea, dove pulsa l’anima popolare, a pochi passi dal Duomo e dal Tesoro di San Gennaro, a cento metri dal Museo Archeologico, la presenza del Museo Madre è anche l’occasione per ridisegnare la vocazione turistica di un quartiere ricco di valori sociali da recuperare e di beni culturali da riscoprire.

Al primo piano del museo napoletano sono collocate le opera permanenti di Clemente, Lewitt, Long, Bianchi, Fabro, Koons, Paladino, Kounellis, Horn, Paolini e Serra, mentre il percorso espositivo del secondo piano si dipana seguendo le vicende più significative dei linguaggi artistici dalle fine degli anni Cinquanta fino all’inizio dei Novanta.

Il Museo Madre di Napoli: un pò di notizie su questo fantastico edificio

Il museo partenopeo trae il proprio nome dall’edificio che lo ospita, ossia il Palazzo Donnaregina, che come tutta l’area in cui sorge, deve la sua denominazione al Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato dagli Svevi e poi ampliato e ricostruito nel 1325 dalla stessa Regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò.

Dell’antico complesso conventuale rimangono oggi solo la chiesa omonima, costruita in epoca barocca, e la chiesa trecentesca di Donnaregina “vecchia”, in stile gotico, che ha ospitato mostre ed eventi speciali organizzati dal Museo Madre.

L’edificio è uno splendido esempio di stratificazione storica, tipica di tutto il centro antico di Napoli: il corpo di fabbrica del palazzo, in origine, occupava quasi interamente una delle insulae prodotte dall’intersezione di cardi e decumani dell’impianto viario greco-romano.

A metà dell’Ottocento l’edificio è stato acquistato dal Banco di Napoli che lo trasformò per adibirlo a sede del Banco dei Pegni.

Tra il 1845 e il 1872 l’edificio venne ampliato con l’aggiunta di due ali, e la sistemazione della parte frontale su via Settembrini, dove venne posto l’accesso principale con la creazione dell’androne e dei due blocchi scala.

Dopo l’aggiunta di un volume edilizio in cemento armato nei primi anni del ’900, nel secondo dopoguerra, il palazzo ha subito notevoli alterazioni architettoniche, cui si sono aggiunte, dopo il sisma del 1980, alcuni interventi di rinforzo strutturale.

Negli anni ’80 l’edificio fu ceduto in locazione al Provveditorato agli Studi di Napoli per poi tornare al Banco di Napoli come Magazzino stampati.

In seguito ai gravi danni e dissesti statici provocati dall’alluvione del 2001 l’immobile venne del tutto abbandonato.

Acquistato poi nel 2005 dalla Regione Campania per destinarlo a museo per l’arte contemporanea, ne è stata concessa la disponibilità alla Fondazione Donnaregina a titolo di comodato d’uso gratuito e di servizio.

Il palazzo è stato perciò restaurato e adibito a museo su progetto dell’architetto portoghese Álvaro Siza Vieira, Leone d’oro alla carriera 2012; con la collaborazione dello dallo Studio DAZ-Dumontet Antonini Zaske architetti associati di Napoli, oltre alla parte prettamente espositiva, sono stati realizzati una biblioteca, una mediateca, un’area bookshop-caffetteria, per un totale di 7.200 mq, di cui 2662 sono destinati ai diversi livelli di esposizione.

Il 10 giugno 2005 il Museo Madre ha inaugurato i suoi spazi con l’apertura degli allestimenti site-specific nelle sale del primo piano; tra il 2005 ed il 2006 l’intero edificio è stato completato, con l’apertura al pubblico delle sale del secondo piano, che ospita parte della collezione, e quelle del terzo piano destinate alle esposizioni temporanee.

Il Madre di Napoli è il testimone di una storia che ha reso la Campania un crocevia di tutte le arti contemporanee, rivolto a studiare e documentare il passato attraverso la sensibilità e i linguaggi contemporanei, e quindi in grado di agire nel presente e delineare il futuro.

La Fondazione Donnaregina

La  Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee è stata costituita il 22 novembre 2004 dalla  Regione Campania al fine di:

“Istituire, promuovere e gestire musei, centri d’arte e di cultura nel territorio della Regione Campania, acquisendo in via temporanea o permanente, a mezzo di contratti e/o accordi con enti pubblici o privati, artisti e collezionisti, opere d’arte contemporanea da esporre permanentemente o temporaneamente nei propri musei o in mostre tematiche; svolgere attività culturali attraverso l’organizzazione di convegni, stage e seminari in tema di arte, letteratura, cinema, grafica, design, fotografia, architettura e di ogni altra forma di espressione artistica, moderna e contemporanea”.

Dapprima strutturata in forma totalmente pubblica, nel 2011 la Regione Campania ha adottato una profonda riforma statutaria, che, in sintesi, ha modificato la figura del presidente, ruolo inizialmente riservato al Presidente della Giunta regionale o ad un componente della Giunta regionale, oggi ricoperto da persona che possieda “larga esperienza giuridica, economica e manageriale”.

Museo Madre Napoli: orari e biglietti

Quali sono gli orari del Museo Madre di Napoli? Eccoli qui di seguito, l’indirizzo e gli orari del museo napoletano.

Indirizzo Museo Madre di Napoli:

Via Settembrini 79, 80139 Napoli;

Orari Museo Madre di Napoli:

  • Lunedì e da Mercoledì a Sabato 10.00 – 19.30;
  • Domenica 10.00 – 20.00;
  • Chiuso il Martedì;

Costo biglietto d’ingresso Museo Madre Napoli:

  • Intero: € 8.00;
  • Ridotto: € 4.00;
  • Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese;

Come raggiungere il Museo Madre:

Metropolitana Linea 1 — fermata Museo;
Metropolitana Linea 2 — fermata Piazza Cavour;

Dall’aeroporto di Capodichino:

  • AliBus, partenza ogni 30 minuti ca. Scendere alla fermata Stazione Centrale/piazza Garibaldi, da qui prendere la Metropolitana Linea 2 fino a Piazza Cavour;
  • Taxi, circa 10/15 minuti;

Dalla Stazione Centrale

  • Metropolitana Linea 2. Scendere alla fermata Piazza Cavour;
  • Taxi, circa 5 minuti;

 

Il nostro post dedicato ai musei napoletani di Napoli Fans termina qui. Alla prossima con i nostri post culturali!