Primo scudetto del Napoli: correva la stagione 1986-87 oggi su Napoli Fans
Il primo scudetto nella storia del Napoli è datato stagione 1986-87, che rimarrà nella memoria di tutti i tifosi della formazione partenopea.
Vediamo nelle righe che seguono la cronistoria della stagione che ha portato Maradona e compagni alla prima vittoria del campionato nella storia del club (la seconda sarà nel 1990).
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Il precampionato e il mercato della squadra di Maradona
Il Napoli viene dal terzo posto conquistato nella stagione 1985-86, che ha visto gli azzurri finire dietro solo a Juventus e Roma. E’ stata un’annata ricca di soddisfazioni, con la vittoria proprio sulla Juventus, il 5-0 rifilato al Verona campione d’Italia, la vittoria a Milano contro il Milan di Berlusconi. L’obiettivo della società è però migliorare il posizionamento della stagione precedente, lottando per lo scudetto in modo più convincente, potendo avvalersi di un Maradona fresco campione del Mondo con la sua Argentina, in un Mondiale vissuto da assoluto protagonista.
Per raggiungere il traguardo ambito, la società punta sul collettivo dell’anno prima, con l’aggiunta di De Napoli in mediana, acquistato dall’Avellino, e la punta Andrea Carnevale, prelevato invece dall’Udinese. A questi si aggiungono Muro, Volpecina, Sola e Di Fusco, mentre sul fronte partenti vanno via Bertoni all’Udinese e Eraldo Pecci al Bologna.
La stagione inizia a Brescia
La stagione del Napoli inizia a Brescia il 14 settembre del 1986. C’è attesa nell’aria e sono migliaia i tifosi azzurri in trasferta nella città lombarda.
La gara è risolta con un gran gol del più atteso, Diego Armando Maradona, che firma il successo finale.
Smaltita la delusione europea, dove il Napoli esce per colpa del Tolosa ai rigori con l’errore decisivo proprio di Maradona, la squadra continua la sua corsa sul fronte italiano, dove arrivano i pareggi contro Udinese e Avellino, smaltiti in fretta dalla bella affermazione in casa contro il Torino per 3-1 e soprattutto dalla bella vittoria a Genova contro la Sampdoria, con sigillo decisivo ancora di Maradona.
Gli inizi della squadra sono altalenanti ma mai conducono alla sconfitta. Con l’Atalanta la gara termina 2-2 al San Paolo e in molti già pensano che la squadra non riesca a rimanere appieno in corsa per lo scudetto, soprattutto visto il trittico di gare che l’attende: Roma all’Olimpico, Inter in casa, Juventus al Comunale.
La svolta della stagione
Tre scontri scudetto in 3 settimane con la squadra si prepara psicologicamente a queste tre gare clou che l’attendono.
Le paure e i dubbi sono presto dissipati quando Maradona porta gli azzurri alla vittoria all’Olimpico di Roma, con un gol da antologia.
Contro l’Inter arriva un pari a reti inviolate per 0-0. Si giunge così alla madre delle partite: Juventus-Napoli, la sfida tra Platini e Maradona, tra le principali contendenti allo scudetto. La gara è nervosa per entrambi e per tutto il primo tempo le squadre si studiano guardinghe, per cercare di pungere appena possibile la squadra avversaria.
Nel secondo tempo la Juventus si porta in vantaggio con Laudrup, ma questo anziché demoralizzare Maradona e compagni, li sveglia dal torpore e la squadra si getta in avanti a testa bassa. Per la Juventus arriva uno tsunami azzurro che si abbatte sulla porta difesa da Tacconi. Ferrario porta la squadra al pareggio, ma non prima che il portiere juventino si sia esibito in numerosi interventi miracolosi in pochi minuti.
Il vantaggio, in girata, porta la firma di Giordano e a pochi minuti dalla fine, con una Juve stremata e sbilanciata in avanti alla ricerca del pari, arriva il terzo gol ad opera di Volpecina.
Un trionfo per i circa (potrebbero anche essere di più) 15.000 tifosi azzurri giunti a Torino e da ogni parte d’Italia per assistere al match.
Campioni d’Inverno
Il Napoli si laurea per la prima nella sua storia Campione d’Inverno con una serie di belle gare tra Empoli, Verona, Milan e Como. La prima sconfitta arriva a Firenze dopo la sosta natalizia: un 3-1 micidiale firmato dall’ex Ramon Diaz, Antognoni e Morelli che rispondono al gol di Maradona. L’Inter aggancia gli azzurri in testa alla classifica e si pensa che i nerazzurri possano dire la propria per lo scudetto, potendo contare su uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio italiano, Giovanni Trapattoni. Ma nel successivo turno ecco che l’Inter perde a Verona, concedendo il là agli azzurri per vincere il campionato d’inverno, con un netto 3-0 contro l’Ascoli al San Paolo.
Il girone di ritorno
Il Napoli, a questo punto, infila una striscia vincente da paura: dopo il 3-0 agli ascolani, infatti arrivano le affermazioni contro il Brescia per 2-1 (si fa male Maradona), 3-0 all’Udinese al Friuli (con Diego in formato mondiale), 3-0 contro l’Avellino e 0-1 in trasferta a Torino. Cinque vittorie consecutive che mettono KO le avversarie per lo scudetto, che si allontanano dal Napoli, pur rimanendo a portata.
Poi arriva la partita casalinga contro la Sampdoria di Boskov, dove gli azzurri non vanno oltre il pari e con Maradona che segna un gol incredibile di testa in tuffo, a riportare gli azzurri in linea di galleggiamento.
I tifosi sognano lo scudetto, che si avvicina sempre più, e con esso l’ansia che tale traguardo comporta per una squadra che nella sua storia ha vinto solo 2 coppe Italia.
La squadra si ripete a Bergamo contro l’Atalanta su un campo molto difficile, riuscendo a vincere una gara fondamentale per la sua stagione. Nella successiva, la Roma impone il pari al San Paolo e fa paura vista la sua rincorsa alle prime posizioni, che però si interrompe da lì a poco.
La sconfitta a Milano contro l’Inter per 1-0 (gol di Bergomi) risveglia antiche paure, proprio quando arriva la Juventus al San Paolo.
E’ la sfida scudetto: vincere contro la Juventus significherebbe allungo, forse decisivo. La squadra è compatta e si impone contro i bianconeri in casa per 2-1. Decisivo il gol di Romano, prelevato a sorpresa nel mercato invernale dalla Triestina.
Il rush finale e la sfida decisiva contro la Fiorentina
Dopo la vittoria contro la Juventus, gli azzurri si concedono una pausa: pareggiano contro l’Empoli per 0-0 e perdono a Verona per 3-0. Si rifanno però contro il Milan per 2-1 con un mega-grandissimo gol di Maradona, che scarta due difensori e deposita la palla in rete.
Il pari a Como è l’antipasto di ciò che accadrà la settimana successiva: Napoli-Fiorentina è la gara decisiva per lo scudetto. Il gol di Carnevale accende gli entusiasmi, mentre il pari di Baggio su punizione fa intravedere le sue doti, fuori dal normale. La gara a questo punto si spegne, con gli azzurri ai quali va bene anche il pari per vincere lo scudetto.
E’ il 10 maggio 1987: NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA!
La gara successiva contro l’Ascoli, pareggiata per 1-1, è inutile ai fini del campionato. Gli azzurri vincono il loro primo scudetto, che finalmente diviene il “mare che bagna Napoli”.