Secondo scudetto del Napoli: correva l’anno 1990

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Secondo scudetto del Napoli: correva l’anno 1990, oggi su Napoli Fans

Bentrovati nel nostro angolo dello Sport, dove trovare storie e biografie dedicate al mondo sportivo partenopeo. Oggi vi parliamo del secondo scudetto del Napoli, conquistato il 29 aprile del 1990 al San Paolo contro la Lazio, battuta dagli uomini di Bigon per 1-0, grazie ad un gol di Baroni.

Quella vittoria valse il primato sull’immediata inseguitrice, rappresentata dal Milan di Sacchi, che due anni prima aveva sfilato il titolo proprio al Napoli, in un’epica impresa.

Ma come siamo arrivati a questa vittoria? Vediamolo nelle righe che seguono!

L’inizio di campionato del Napoli, stagione 1989-90

Il Napoli inizia il suo campionato con degli uomini nuovi rispetto alla stagione precedente. Furono infatti acquistati a buon mercato dei calciatori che si riveleranno decisivi per la vittoria finale: Marco Baroni dal Lecce (firmerà il gol-scudetto), Gianfranco Zola dalla Torres per soli 2 miliardi di vecchie lire (in alcuni momenti topici sostituirà alla grande Maradona) e Massimo Mauro dalla Juventus per 3 miliardi.

Il precampionato è tutt’altro che semplice per la società, che deve fare i conti con il caso Maradona. L’argentino non intende giocare più per il Napoli e chiede fortemente la cessione all’OM, per giocare un campionato più tranquillo e con meno stress rispetto a quello italiano. Ferlaino non cede, forte del contratto firmato dall’argentino, e questa presa di posizione da entrambe le parti durerà tutta l’estate, fino al ritorno di Diego a campionato in corso. Lo stesso vale per i brasiliani Careca e Alemao, che iniziano con ritardo la stagione per le vacanze aggiuntive concesse dal club per la coppa America disputata dal Brasile e vinta dai carioca.

Quindi le prime gare degli azzurri sono disputate dai soli italiani a disposizione, che però ben giocano, conquistando due vittorie nelle prime due partite contro Ascoli e Udinese, pareggiando invece a Cesena. Alla quarta arriva Careca e il Napoli vince anche a Verona, prenotando la fuga scudetto già a settembre.

Ma tutti aspettano lui: il Pibe de Oro, che inizia la sua stagione italiana in coppa UEFA contro lo Sporting Lisbona. Pochi giorni dopo debutta in un Napoli-Fiorentina, che rimarrà nella storia della società e del calcio italiano in generale. Roberto Baggio illumina il San Paolo con le due giocate ed è applaudito dagli stessi tifosi napoletani dopo un suo gol alla “Maradona”. Il primo tempo termina 2-0 per i gigliati con la doppietta di Divin Codino. Ma la Fiorentina non ha fatto i conti con Diego, che appena entrato in campo sbaglia anche un rigore. Ma come scosso da una scarica elettrica, il Napoli gioca alla grande e ribalta il punteggio, portandosi sul 3-2 finale.

Maradona trova il gol nella giornata successiva, addirittura di testa, nella gara di Cremona contro la Cremonese. La giornata successiva è già Napoli-Milan, che gli azzurri vincono con un rotondo 3-0 finale, con gran gol di Maradona e doppietta di Carnevale. Per gli azzurri è già fuga buona, mentre le altre squadre sono in difficoltà.

Poche giornate più tardi gli azzurri battono anche l’Inter al San Paolo con il gran duo Maradona-Careca. L’Inter dei record rimane un r-i-cord-o, mentre gli azzurri veleggiano in testa alla classifica e non perdono un colpo. Intanto Maradona si sposa con la sua Claudia in Argentina.

Il magic moment napoletano dura tutto il girone d’andata e si interrompe però bruscamente dopo Natale, quando la Lazio batte gli azzurri per 3-0 a Roma.

Da qui iniziano i guai visto il ritorno del Milan che si avvicina.

Il girone di ritorno

Il girone di ritorno si apre con una vittoria per 1-0 contro l’Ascoli al San Paolo, ma con i fischi dei tifosi azzurri. Brutto il Napoli che ha la meglio con un gol di Carnevale. Ma gli scudetti si vincono anche e soprattutto così.

Nella successiva gara gli azzurri vanno male a Udine, andando sotto di due reti a quattro minuti dalla fine. Ma l’incredibile rimonta contro la Fiorentina si materializza di nuovo con Maradona e Corradini che riacciuffano i friulani (che alla fine retrocederanno in B), restando in piedi, nonostante i recuperi di Milan e Inter, che si fanno minacciose alle spalle degli uomini di Maradona.

Attende un girone difficile per gli azzurri, che si giocano gli scontri diretti in trasferta. Ma prima ingranano la marcia e vincono 4 gare consecutive tra Cesena, Verona, Fiorentina e Cremonese, seminando l’Inter ma non il Milan che vince tutte le partite e aggancia gli azzurri in classifica nello scontro diretto di San Siro, che vede i rossoneri rifilare tre reti agli uomini di Bigon. Azzurri e milanisti a pari punti, che diviene meno 2 dopo la sconfitta azzurra a Milano contro l’Inter. Sembra lo stesso copione visto due anni prima.

Ma nel momento cruciale gli azzurri ritrovano la marcia perduta: 2-1 al Genoa con gol al 90° di Zola e pari a Lecce. Dopo la sconfitta indolore di Genova contro la Samp, ecco il 3-1 alla Juventus e la vittoria a tavolino di Bergamo per la famosa monetina di Alemao e azzurri di nuovo a pari punti con il Milan ,che stavolta appare esso in difficoltà rispetto alla squadra azzurra, perdendo 3-0 contro la Juventus e 3-1 contro l’Inter. Il pari di Bologna dei rossoneri mette in discussione la loro leadership.

L’epilogo e la festa napoletana

Ecco la giornata cruciale: Bologna-Napoli e Verona-Milan. I bolognesi, che si giocano la zona UEFA, vengono annientati dal Napoli per 4-2, mentre i veronesi in zona retrocessione, battono a sorpresa i diavoli, che perdono la testa. E’ quasi fatta per Maradona e compagni.

L’ultima gara entra nella storia: Napoli-Lazio 1-0, gol di testa ad inizio gara di Marco Baroni ed è festa grande a Fuorigrotta e in tutta la città per il secondo successo tricolore degli azzurri.

Feste in piazza, mortaretti, giri in auto con bandiere e vessilli al vento. Questa è la festa della città. Questa è la festa per il secondo scudetto del Napoli!

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