Partite del Napoli: le più belle di tutti i tempi su Napoli Fans
A Napoli si vive di pane e pallone. Non è retorica, ma la passione del tifo azzurro e dell’attaccamento ai colori del popolo napoletano è riconosciuto in tutto il mondo. Ma quali sono le partite del Napoli calcio più belle nella sua storia?
Abbiamo provato a ricordarle tutte in questo speciale che leggerete di seguito: buona lettura!
Indice dei contenuti
- 1 Napoli-Fiorentina 1-1
- 2 Stoccarda-Napoli 3-3
- 3 Napoli-Juventus 3-0
- 4 Napoli-Lazio 1-0
- 5 Napoli-Real Madrid 1-1
- 6 Valencia-Napoli 1-5
- 7 Juventus-Napoli 2-3
- 8 Napoli-Borussia Dortmund 2-1
- 9 Napoli-Roma 3-0
- 10 Juventus-Napoli 0-1
- 11 Napoli-Juventus 5-1
- 12 Juventus-Napoli 7-8 dcr
- 13 Napoli-Liverpool 4-1
- 14 Ajax-Napoli 1-6
- 15 Napoli-Juventus 5-1
- 16 Udinese-Napoli 1-1
Napoli-Fiorentina 1-1
E’ il 10 maggio del 1987, penultima giornata, la prima punizione capolavoro di Roberto Baggio non rimanda la festa. L’Inter perde contro l’Atalanta e “O’ surdato nnammurato riecheggia al San Paolo. Il Napoli è la prima volta nella sua storia campione d’Italia. E la prima volta, si sa, non si scorda mai. Sugli spalti si srotolano i teloni con lo scudetto, Maradona va sotto la tribuna con Claudia, rientrata da Buenos Aires con la piccola Dalmita nata pochi giorni prima. Chiama Bruscolotti, che l’anno prima gli aveva ceduto la fascia di capitano in cambio della promessa dello scudetto. Nello spogliatoio ruba il microfono a Giampiero Galeazzi e intervista i compagni che intanto cantano “ohi mama mama mama, sai perché mi batte il corazòn, ho visto Maradona, ho visto Maradona”.
Stoccarda-Napoli 3-3
Come non si scorda mai la prima volta in Italia, lo stesso non si scorda mai la prima volta in Europa. E’ la sera del 16 maggio del 1989 quando una intera città aspetta con ansia e trepidazione quella che potrebbe essere la prima conquista europea della sua storia. A Stoccarda giocano 11 giocatori ma è come se tra la Campania e i tanti napoletani emigrati in Germania ci fossero milioni di azzurri in campo. Un Napoli sontuoso che va addirittura in vantaggio per 3-1 per poi farsi rimontare nel finale. Finisce 3-3 e, per via della vittoria dell’andata al San Paolo, il Napoli vince la sua prima Coppa Uefa, una Coppa sollevata al cielo, i suoi tifosi in delirio, giocatori partenopei stretti tra di loro, pieni di gioia, terribilmente esausti. I marcatori di quella gara indimenticabile sono Alemao, Ciro Ferrara e Careca.
Napoli-Juventus 3-0
Chi ricorda questa gara la considera come una delle emozioni più forti nella quale un tifoso possa incorrere nella sua vita. Correva la stagione 1988-89 col Napoli ai quarti di finale di Coppa Uefa. La squadra di Ottavio Bianchi si ritrovò di fronte la Juventus di Dino Zoff. L’andata si giocò a Torino e il Napoli perse malamente con un secco di 2-0. Il 15 marzo 1989, nella gara di ritorno al San Paolo gli azzurri erano chiamati ad un’impresa ai limiti dell’impossibile: recuperare due 2 gol alla Juventus senza subirne alcuno. Ma il Napoli aveva Maradona e nessuna impresa era preclusa. In un San Paolo stracolmo, il Napoli pareggiò i conti con la gara d’andata in meno di 45 minuti: al 10’ del primo tempo Maradona su rigore mise a segno il provvisorio 1-0 e al 45’ Carnevale fece esplodere il San Paolo col due a zero che riuscì a mettere nuovamente tutto in discussione. La gara venne prolungata ai supplementari, e quando tutto sembrava pronto per la lotteria dei rigori, ci pensò Renica con un colpo di testa che fece letteralmente impazzire gli 84.000 dell’impianto di Fuorigrotta.
Napoli-Lazio 1-0
Come non inserire tra le partite più importanti e belle della storia del Napoli la gara ultima di campionato della stagione 1989-90, che vede gli azzurri di Maradona vincere 1-0 contro la Lazio e conquistare così il loro secondo e ultimo scudetto della loro storia. A decidere il match un gol di testa di Baroni su assist di Diego, che manda in estasi i 70.000 spettatori del catino di Fuorigrotta (rifatto a nuovo in occasione dei mondiali di Italia ’90).
Scene di giubilo su campo e spalti per una vittoria giunta proprio sul filo di lana contro il Milan di Sacchi e Berlusconi.
Napoli-Real Madrid 1-1
Era il Napoli fresco di scudetto conquistato qualche mese prima quello del 1987, ed era lo stesso Napoli che si affacciava per la prima volta in sessant’anni nella massima competizione europea per club. L’urna voltò le spalle a Bianchi e Maradona, assegnando loro, al primo turno di Coppa dei Campioni, l’avversario più temibile che, all’epoca, l’Europa calcistica potesse offrire: il Real Madrid. Fu una gara leggendaria col Napoli chiamato all’impresa dopo il 2-0 del Bernabeu; al San Paolo però fu ben altra musica. più di 80.000 spettatori per spingere il Napoli verso una clamorosa vittoria che avrebbe avuto, per Maradona e compagni, un significato ancora superiore rispetto alla vittoria del trofeo stesso. Non finì bene quella partita ma l’emozione di sfidare il Real Madrid e di giocare per la prima volta in Coppa dei Campioni fu enorme, per non parlare del gol di Francini che fece sognare, non poco, i tifosi azzurri.
Valencia-Napoli 1-5
Una notte fantastica di fine estate per l’attaccante uruguaiano Daniel Fonseca quella del primo turno di Coppa Uefa in terra iberica. Era il 16 settembre 1992, Maradona non è più a Napoli da più di un anno, prima fuggito e poi squalificato per un anno per doping e gli azzurri devono ricostruire da zero. Nel primo turno il sorteggio li vede accoppiati con il Valencia: gli avversari possono incutere timore, soprattutto al Mestalla, ma ci penserà Fonseca a risolvere la pratica, stabilendo il record di goal in una partita europea realizzati da un marcatore di una squadra italiana. Di seguito il tabellino di quella incredibile partita.
Valencia: Sempere; Quique, Camarasa; Belodedic, Giner (24’ s.t. Arroyo), Leonardo; Tomas, Roberto, Penev, Fernando, Alvaro (27’ s.t. Eloy)
Allenatore: Hiddink
Napoli: Galli; Ferrara, Policano; Pari, Tarantino, Corradini; Carbone (28’ p.t. Crippa), Thern, Careca (1’ s.t. Francini), Zola, Fonseca
Allenatore: Ranieri
Arbitro: Forstinger (Austria)
Marcatori: 21’ p.t., 15’ s.t., 19’ s.t., 42’ s.t. e 45’ s.t. Fonseca (N), 9’ s.t. Roberto (V)
Juventus-Napoli 2-3
Venendo ai giorni nostri non si può che ricordare questa partita. Erano l’anno 2009, fu una delle più belle remuntade della sua storia ai danni della rivale di sempre. Padroni di casa avanti con Trezeguet e Giovinco, ma il Napoli risorge e in 22 minuti completa un indimenticabile sorpasso: Hamsik, Datolo e ancora Hamsik sono protagonisti di un tardo pomeriggio di sabato che entra di diritto nella storia degli azzurri. Lo scrittore Maurizio De Giovanni dedicò un libro a quella gara: “Miracolo a Torino” così lo intitolò, festeggiando una vittoria napoletana in Piemonte che mancava dall’epoca di Maradona.
Napoli-Borussia Dortmund 2-1
Settembre 2013: il Napoli è ancora in Champions League ed in un girone marchiato come di fuoco. E la prima gara targata Benitez, al San Paolo ed il Napoli vince, soffre nel finale, ma convince anche in Europa, ritagliandosi un ruolo da protagonista.
La partita è subito molto intensa, con rapidi capovolgimenti di fronte. Segna Higuain su imbeccata di Zuniga e dopo il pareggio tedesco ci pensa Lorenzo Insigne, con una pennellata stupenda su calcio di punizione, a regalare la meritata vittoria agli azzurri per una serata particolare.
Napoli-Roma 3-0
Maradona è in tribuna, per la prima volta al San Paolo da quando è andato via. Il Napoli in campo regala spettacolo e si prepara nel migliore dei modi per la finale di Coppa Italia che poi vincerà. Al termine di gara spettacolare il Napoli di Benitez batterà la Roma di Garcia con i gol di Callejon, Higuain e Jorginho.
Juventus-Napoli 0-1
Sarri accarezza un’idea, che poi sarà concretizzata qualche anno più tardi da Spalletti: quella di riportare lo scudetto a Napoli. Accade nella stagione 2017-18. Juventus-Napoli è sfida scudetto che può decidere una stagione: bianconeri avanti di 4 lunghezze prima della gara e sicuri di riportare a casa il titolo (che poi accadrà davvero, anche per alcun presunti episodi abitrali a favore) ma Koulibaly a tempo scaduto ammutolisce lo Stadium e porta gli azzurri a meno 1 dai bianconeri, facendo esplodere di gioia i tantissimi napoletani accorsi allo stadio di Torino.
Questa stagione sarà comunque ricordata per il record di punti conquistati nella storia della società azzurra in serie A.
Napoli-Juventus 5-1
Concludiamo questa carrellata con due gare indimenticabili, suggellate da due vittorie che hanno portato nella bacheca del Napoli per ben due volte la Supercoppa italiana.
Napoli-Juventus è sempre la sfida attesa dai napoletani. Il 31 agosto del 1990 è una data indimenticabile per ogni tifoso azzurro. Dominare in questa maniera sulla nemica numero uno resta un sogno concretizzatosi.
Di seguito il tabellino di quella incredibile serata:
NAPOLI: Galli G., Ferrara, Francini, Crippa (80′ Rizzardi), Baroni, Corradini, De Napoli, Alemao, Careca, Maradona, Silenzi (80’Mauro). Allenatore Bigon
JUVENTUS: Tacconi, Napoli, Bonetti (46′ De Marchi), Galia, Julio Cesar, De Agostini, Haessler (46′ Fortunato), Marocchi, Casiraghi, Baggio, Schillaci. Allenatore Maifredi
MARCATORI: 9′ Silenzi, 21′ Careca, 39′ R. Baggio (J), 43′ Crippa, 45′ Silenzi, 72′ Careca
Juventus-Napoli 7-8 dcr
Emozioni a non finire a Doha. Bianconeri subito avanti con Tevez, nella ripresa la reazione azzurra e il pareggio di Higuain. Nei supplementari colpisce ancora l’Apache, ma quasi allo scadere il Pipita trova la rete del 2-2. Dal dischetto decisivo Rafael su Padoin. Trascinato da un grande Higuain e grazie alle prodezze dal dischetto di Rafael, il Napoli si regala dopo 24 anni la seconda Supercoppa italiana.
Napoli-Liverpool 4-1
Di nuovo Klopp sulla strada del Napoli in Champions. E forse la presenza del tecnico allo stadio di Fuorigrotta fa scattare qualcosa nella mente e nelle gambe dei giocatori azzurri. Ed ecco che dopo le vittorie del 2013 (quando Klopp sedeva sulla panchina del Borussia Dortmund) e del 2019, anno in cui il tecnico perde con il Liverpool all’allora Stadio San Paolo, va ad aggiungersi un’altra vittoria per il Napoli (e sconfitta per Klopp), se vogliamo ancora più rotonda contro gli stessi Reds. Risultato finale 4-1, che però poteva essere anche più largo se consideriamo il rigore sbagliato da Osimhen e il palo dello stesso nigeriano, oltre che la gran mole di gioco messa sul campo dalla banda Spalletti. Una gara storica, nella quale il Napoli mostra i muscoli e un gioco da far invidia alle più grandi squadre del mondo.
Ajax-Napoli 1-6
La magia della Champions League e un girone che vede gli azzurri a quota 9 punti in classifica dopo le prime tre gare. Un record. Ma dopo i 4 gol rifilati al Liverpool e i 3 ai Rangers in trasferta, nessuno si sarebbe mai immaginato quanto sarebbe accaduto di lì a poco ad Amsterdam. Ajax-Napoli è una sfida che sa di spettacolo e di emozioni. E alla fine sa anche di record, con gli azzurri che rifilano 6 reti in una sola gara, in trasferta ai pluricampioni d’Olanda e d’Europa. 36 titoli d’Olanda, 20 coppe nazionali, 9 supercoppe d’Olanda, 4 coppe dei Campioni/ Champions League, 2 coppe Intercontinentali, 1 coppa delle Coppe, 1 coppa UEFA e 2 supercoppe europee da sole avrebbero dovuto assicurare una facile vittoria dei Lancieri contro i molto meno quotati avversari. Ma in campo non vanno certo i titoli. Ed è così che il Napoli fa una partita eccezionale, come mai fatto nella sua storia europea e nazionale. Termina 6-1 per gli uomini di Spalletti, in quella che sarà ricordata come la serata di Raspadori, di Kvara, di Zielinski, di Di Lorenzo, di Simeone, ma in generale di tutto il popolo azzurro. E di ADL, a cui in estate nessuno aveva dato credito in termini di campagna acquisti dopo le cessioni eccellenti. Questa sarà ricordata come la vittoria più larga della storia del Napoli nelle coppe europee e seconda nella sua storia generale dopo il 7-1 al Bologna in trasferta della stagione 2017 e l’8-2 con Maradona al Pescara della stagione 1987-88. Chepeau.
Napoli-Juventus 5-1
C’è sempre la Vecchia Signora sul cammino del Napoli. E quando i bianconeri vengono al Maradona c’è sempre da divertirsi. Come in occasione della partita vinta dagli azzurri per 5-1 nel gennaio 2023. Spalletti e i suoi, spinti da Osimhen e Kvara in giornata di grazia, ammutoliscono Allegri e tutti i tifosi juventini, che sono costretti a guardare impotenti la prestazione degli azzurri, che infilano il portiere ospite per ben 5 volte, durante il match.
La stagione 2022-23 è una di quelle che saranno ricordate per gare spettacolari, al limite dell’umano, che sfoceranno nella vittoria dello scudetto atteso da 33 anni.
Udinese-Napoli 1-1
Lo scudetto torna ad essere un mare che bagna Napoli dopo ben 33 stagioni di attesa. Giunge nel maggio del 2023 grazie al punto conquistato in trasferta, ad Udine. E’ il primo scudetto azzurro che viene conquistato lontano dal proprio stadio (i primi due erano stati matematicamente assegnati al San Paolo).
Ancora una volta le mani sul titolo sono state apportate da Osimhen, capace di pareggiare la gara e mandare in estasi milioni di tifosi nel mondo, che hanno festeggiato il titolo per oltre 1 mese.
Il nostro speciale sulle partite del Napoli più belle termina qui. Alla prossima da Napoli Fans!