Giacomo Rondinella, biografia del cantante che amava la musica napoletana

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Giacomo Rondinella, biografia del cantante italiano amante della canzone napoletana, nel post a cura di Napoli Fans

Celebre cantante e attore, Giacomo Rondinella è stata una delle voci più belle del panorama musicale partenopeo (anche se nativo di Messina). L’artista ha legato la sua carriera alla città di Napoli e alla canzone napoletana, cantando alcuni dei pezzi più belli come, ad esempio, nel caso della canzone Malafemmena, scritta da Totò. Nel 2023 corre inoltre il centenario della sua nascita.

In questo nuovo approfondimento dedicato alla Musica Napoletana, vediamo insieme la carriera e gli step professionali di Giacomo Rondinella. Bentornati su Napoli Fans!

Giacomo Rondinella, gli inizi

Giacomo Rondinella nasce a Messina, Sicilia, il 30 agosto del 1923.

E’ figlio d’arte: i suoi genitori (Ciccillo e Maria Sportelli) sono infatti dei cantanti specializzati in canzoni napoletane. Sono gli stessi genitori che inizialmente lo tengono lontano dalla scena musicale, pensando per lui prima una carriera militare e poi una sportiva. Si arruola così durante la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente si dedica alla boxe, ma non con grandi risultati. Ed è così che si dedica alla sua principale passione, ovvero la musica e il canto.

Nel 1947 sposa Ada Alese, dalla quale ebbe un figlio, Roberto.

Giacomo Rondinella, una voce nuova a Radio Napoli

La carriera di Giacomo Rondinella comincia a decollare dopo la vittoria al concorso radiofonico per Voci Nuove, promosso da Radio Napoli. Da allora la sua carriera inizia un percorso verso il successo, che lo vede interpretare non solo il ruolo di cantante ma anche di attore, sia alla radio che nel teatro di rivista.

Diviene così in poco tempo l’assoluto protagonista, in collaborazione con altri artisti di vero talento, negli anni del secondo dopoguerra. Dotato anche di bell’aspetto oltre che di carisma e simpatia, il cantante Rondinella diviene ben presto un divo del grande schermo, trasformandosi in uno degli interpreti più amati, soprattutto, dalle donne.

Interpreta negli anni alcune delle canzoni napoletane più belle e iconiche di sempre, come ad esempio la canzone “Munasterio ‘e Santa Chiara”, destinata a diventare un vero successo mondiale.

Protagonista come cantante – attore della commedia sentimentale

I produttori cinematografici vedono nella figura di Giacomo Rondinella il tipico attore su cui improntare le sceneggiature di genere sentimentale. Praticamente ogni personaggio è costruito sul duplice ruolo che il cantante avrebbe dovuto interpretate, ovvero quello di cantante e attore. Appartengono a questo genere cinematografico pellicole come “Ultimo Amore”, che segna il suo esordio. Ma ci sono nello stesso anno, siamo nel 1954, anche film più impegnativi con registi di grande livello come Roberto Rossellini: parliamo del film “Dov’è la libertà?” E nello stesso anno recita anche per Leonardo Cortese nella pellicola “Violenza sul lago”. Il regista nello specifico gli affida un ruolo decisamente lontano da quelli fino ad allora interpretati, difatti il suo personaggio era cinico e prepotente. Ma allo stesso tempo partecipa anche a molti concorsi dedicati alla musica e alla canzone, napoletana e italiana in generale.

Giacomo Rondinella, una vita di canzoni napoletane

Gran parte del successo musicale del cantante Giacomo Rondinella è da attribuire a Totò e ai suoi film, in particolare alla sua performance di Malafemmena, portata al successo nel 1951, insieme ad altri brani come Ischia Mia, Sulo, Casa mia e altri numerosi successi.

Nel corso degli anni Sessanta, porta al Festival della Canzone di Roma canzoni come “E credo in te” e “Non dirmi di no”, lavorando con Jula De Palma.  In abbinamento, invece, con Giorgio Consolini propone la canzone “Stella trasteverina”.

Di Rondinella c’è anche una partecipazione sanremese, nell’edizione del 1962, insieme a Gesy Sebena presenta al pubblico italiano il brano “Il nostro amore”.

Nella prima edizione del Cantagiro, siamo nel 1963, Rondinella propone all’esordio il brano dalle sfumature romantiche “Canto all’amore”. 

Il suo ultimo singolo è datato 1971 (Guagliò, chella te ‘mbroglia/Surriento). Più lunga è la sua carriera cinematografica, che continua fino al 1983, con la pellicola “Zampognaro innamorato”, che vede alla regia Ciro Ippolito. Termina di fatto qui la sua presenza in pianta stabile nel mondo dello spettacolo.

Gli ultimi anni e la morte nel 2015

Rondinella esce quindi definitivamente dalla scena musicale e cinematografica negli anni Novanta, quando lascia anche l’Italia: si trasferisce, infatti, in Canada e nella città Toronto, dove prende in gestione un teatro. Rimane quindi sempre legato al mondo dello spettacolo.

La sua ultima partecipazione canora è stata dedicata a un altro grande della canzone italiana: si esibisce, infatti, al festival organizzato a memoria di Enrico Caruso.

Muore il 26 febbraio 2015, all’età di 91 anni, nell’ospedale Sant’Andrea di Roma e sepolto presso il cimitero di Palestrina, in provincia di Roma.