I piatti napoletani (e campani) più famosi nel mondo

gnocchi alla sorrentina

Napoli è famosa in tutto il mondo per il suo fascino folcloristico e non solo. Non è un caso che una delle frasi più note riferite alla città declami: “Vedi Napoli e poi muori”. La sua è una bellezza senza tempo e i suoi luoghi da visitare almeno una volta nella vita sono tantissimi. Tra le vie più famose c’è Spaccanapoli, tra le piazze più celebri Piazza Plebiscito e tra le strade da visitare Via dei Tribunali, che accoglie un susseguirsi di chiese. Da visitare assolutamente durante il periodo natalizio è anche via San Gregorio Armeno, la patria del presepe napoletano e delle botteghe storiche della città. Alla lunga lista di posti da vedere si aggiungono il Golfo ed il Vesuvio. Insomma, Napoli è una città meravigliosa e, in questo articolo, si vuole parlare di una delle numerose cose che hanno consacrato il successo nel mondo di questa città italiana, ovvero la sua tradizione culinaria.
A Napoli sono celebri sia piatti a base di pesce che di carne, grazie alla sorprendente disponibilità di materie prime di altissima qualità. Un altro aspetto da considerare quando si parla di piatti napoletani è l’influenza che le varie dominazioni hanno avuto sullo sviluppo dell’arte culinaria partenopea. In realtà l’intera Regione Campania è famosa per la bontà di alcune sue pietanze, con piatti noti in tutta Italia e non solo, ad esempio sono famose le ricette online su come fare gli gnocchi alla sorrentina a casa senza commettere errori. 

Ecco una breve selezione dei piatti napoletani più famosi al mondo

Frittata di pasta

Tra i piatti celebri all’estero di origine napoletana è doveroso citare la frittata di pasta. È una pietanza facile e veloce da preparare e dal sapore inconfondibile. Si tratta, oltre che di una prelibatezza da provare assolutamente in un ristorantino napoletano, di una soluzione per reimpiegare la pasta avanzata il giorno precedente e quindi per non gettarla. La frittata di pasta è un antidoto allo spreco alimentare. Nei locali è meglio nota come frittata e maccarune, dato che un tempo il termine “maccheroni” si utilizzava per indicare qualsiasi tipo di formato di pasta. La ricetta originaria prevede l’uso di pasta lunga, ma oggi la ricetta è mutata e la si prepara anche con la pasta corta e l’aggiunta di affettati e formaggi vari. Come già detto realizzarla è semplicissimo: bisogna unire alla pasta avanzata le uova e il formaggio e lasciare cuocere tutto in padella. 

Gattò di patate

Il gattò di patate è un piatto francese approdato a Napoli e modificato. Infatti, la storia racconta che al termine del 1700 Maria Carolina, consorte di Ferdinando I di Borbone, amasse particolarmente la cucina francese tanto da assumere cuochi originari della Francia. Il gateau di patate raggiunse Napoli e si adattò ai gusti degli abitanti e alla disponibilità dei loro ingredienti: il formaggio groviera venne sostituito con il fiordilatte e i salumi con il prosciutto cotto. La ricetta che oggi si prepara in città e che si è diffusa fuori dai confini italiani prevede un impasto a base di patate lesse schiacciate unite a uova, latte, formaggio, prosciutto cotto e provola affumicata. Prima della cottura lo sformato rustico viene ricoperto con una spolverata di pangrattato e burro. Un mix di sapori leggeri equilibrati dal gusto intenso della provola. Un pasto morbido e filante a cui è difficile resistere. 

Spaghetti alla vongole veraci

Come anticipato, la tradizione culinaria partenopea include anche il pesce e gli spaghetti alle vongole veraci napoletani sono una vera e propria istituzione. La buona riuscita di questo piatto dipende da una sola cosa, la scelta corretta degli ingredienti e il loro livello di qualità. Le vongole devono essere veraci, poiché di dimensioni maggiori e di sapore superiore; gli spaghetti devono accogliere il sughetto delle vongole quindi meglio se trafilati al bronzo e, infine, il vino bianco, necessario per sfumare, deve presentare una punta di acidità.