Nomi napoletani: i più diffusi e loro etimologia su Napoli Fans
Secondo un recente rapporto dell’Istat sui bambini appena nati, in Campania Francesco è il nome più usato per i maschietti, Aurora per le femminucce. Nomi che fanno pensare ad un cambiamento di rotta rispetto a quelli più comuni e più utilizzati storicamente a Napoli e provincia.
Insomma i vari Antonio, Gennaro, Ciro etc resistono ma accanto ad essi fanno sentire sempre più la loro presenza nomi più “moderni” come Alessandro, Leonardo, Riccardo, per fare qualche esempio.
Ma quali sono i nomi tipici napoletani?
Premesso che, secondo la stessa Istat, in tutta Italia ci sono ben 30mila nomi maschili e 30mila nomi femminili, la classifica di quelli più diffusi tra Napoli e la provincia è ben assortita per ragioni storiche, etimologiche e campanilistiche.
Vediamo insieme quali sono i 5 nomi maschili napoletani e i 5 nomi femminili napoletani più utilizzati e le loro etimologie.
Indice dei contenuti
GENNARO
Partiamo dal Santo Patrono della città di Napoli, martire cristiano, venerato dai fedeli sin dal ‘300, noto e considerato dalla pietà popolare anche per il fenomeno della liquefazione del suo sangue.
Gennaro è un nome sempre molto diffuso nel napoletano. Deriva dal latino Ianuarius, che significa gennaio, mese che a sua volta trae il suo nome dal dio Giano. Il significato viene quindi interpretato talvolta con “nato a gennaio”, “di gennaio”, altre volte con “dedicato a Giano”. Il nome era in genere attribuito appunto ai bambini nati in tale mese, l’undicesimo mese dell’anno, secondo il calendario romano. Si festeggia il 19 settembre, in onore di San Gennaro, vescovo e martire sotto Diocleziano.
CIRO
La sua etimologia è ignota ma sono stati ipotizzati diversi significati, fra i quali “lungimirante”, “giovane”, “pastore”, “eroe”, “del trono”.
Il nome venne portato da numerosi sovrani della Persia tra cui “Ciro il Grande” conquistatore di Babilonia e liberatore del popolo ebraico, citato anche nell’Antico Testamento, la cui fama ha probabilmente aiutato la diffusione del nome. In Italia il suo utilizzo è sostenuto dal culto di vari santi, ed è attestato principalmente al sud, in particolare in Campania.
Si festeggia prevalentemente il 31 gennaio, in onore di San Ciro di Alessandria, medico ed eremita, martire a Canopo.
ANTONIO
Deriva dal gentilizio romano Antonius, portato dalla gens Antonia, grazie alla fama della quale avvenne la sua prima diffusione come nome proprio; il gentilizio era tratto probabilmente da un nome etrusco dall’etimologia sconosciuta. Il nome conobbe una stabile diffusione negli ambienti cristiani già dal IV secolo grazie alla devozione verso Sant’Antonio Abate e il suo uso venne ulteriormente consolidato nel Medioevo, con il culto di Sant’Antonio di Padova.
Si festeggia prevalentemente il 13 giugno, proprio in onore di Sant’Antonio da Padova.
GIUSEPPE
Deriva dall’ebraico e ha diversi significati: accrescere, aumentare, raggiungere, inteso come augurio per la nascita di altri figli. La forma italiana “Giuseppe” deriva da Ioseppus, un altro adattamento latino popolare.
Si tratta di un nome biblico, presente già nell’Antico Testamento, con la figura di Giuseppe, figlio di Giacobbe venduto dai suoi fratelli, sia nel Nuovo, nella persona di Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù. È stato il nome proprio maschile più diffuso in Italia nel XX secolo, ma sta subendo numerosi cali da un paio di anni a questa parte.
Si festeggia prevalentemente il 19 marzo.
VINCENZO
Deriva dal nome latino Vincentius, che significa letteralmente “che vince”, “che conquista”, “vincente”. Di chiaro valore augurale, fu popolare fra i primi cristiani, in tali ambienti, e più generalmente in ambito religioso, il nome può essere interpretato come “vincente sul male, sul peccato”.
In Italia è uno dei nomi di più vasta popolarità, soprattutto al sud e nelle isole maggiori, grazie alla diffusione del culto di numerosissimi santi.
Si calcola che durante il XX secolo fosse all’ottavo posto per frequenza.
MARIA
Sono numerose le ipotesi riguardanti la sua etimologia e il suo significato. La teoria più accreditata propone un’origine egizia, basata su mry o mr (rispettivamente “amata” e “amore”), supportata anche dal fatto che l’unico personaggio che porta questo nome, nell’Antico Testamento è la sorella di Mosè, Miriam, nata proprio in Egitto.
La sua straordinaria diffusione è dovuta al fatto di essere stato portato da Maria, madre di Gesù, sebbene si siano verificati casi, in determinati tempi e culture, dove il nome veniva considerato troppo sacro per poter entrare nell’uso comune.
In Italia è registrato come il nome femminile più diffuso nel XX secolo e si stima che, comprendendo anche le sue varianti, durante questo periodo denominasse circa il 12% della popolazione.
ANNA
Deriva dall’ebraico e vuol dire favore, grazia, è un nome biblico presente sia nell’Antico Testamento, dove è portato da Anna, madre del profeta Samuele, e anche nel Nuovo Testamento, dove Anna è l’anziana profeta di Gerusalemme, che con Simeone, riconosce in Gesù, il Messia.
Generalmente esso è festeggiato il 26 luglio.
ROSA
La sua origine è latina e si riferisce al fiore della rosa, la tradizione di attribuire alle persone nomi di fiori, quali Margherita, Viola, etc è antichissima e molto diffusa e si lega al simbolismo ad essi attribuito. La rosa, oltre ad essere considerato il fiore per eccellenza è simbolo di bellezza, regalità, giovinezza e amore.
Si festeggia prevalentemente il 23 luglio, in onore di santa Rosa da Lima, patrona del Perù.
CARMELA
Si tratta di un nome devozionale in onore della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, l’apparizione mariana del 1251 in Palestina. Il nome deriva dall’ebraico e significa giardino, orto di Dio. La variante Carmen è una forma spagnola medioevale, influenzata dal latino carmen, ovvero canzone.
Si festeggia prevalentemente il 16 luglio, in memoria della beata Vergine del Carmelo.
RAFFAELLA
E’ la forma femminile di Raffaele, che significa Dio ha guarito, Dio risana. Si può festeggiare il 29 settembre, il giorno dedicato alla celebrazione dei tre arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele, ma molti lo festeggiano il 24 ottobre, in quanto Papa Benedetto XV spostò la festa liturgica in onore dell’arcangelo Raffaele al 24 ottobre ed estese il culto del Santo del giorno in tutta la Chiesa cattolica.
Il nostro post dedicato ai nomi napoletani più famosi termina qui. Alla prossima da Napoli Fans!