Chiesa di Santa Luciella ai Librai: storia e curiosità

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Chiesa di Santa Luciella ai Librai: storia e curiosità della chiesa famosa per il teschio con le orecchie, nel post a cura di Napoli Fans

Come sappiamo, Napoli è una città ricca di chiese. Infatti, il capoluogo della regione della Campania ne conta centinaia, alcune delle quali molto antiche. Una di queste è la famosa Chiesa di Santa Luciella ai Librai. Questa piccola chiesa, situata nel cuore del centro storico di Napoli, è famosa per una caratteristica davvero straordinaria: al suo interno, o meglio scendendo nel suo sotterraneo, è possibile ritrovare un teschio con le orecchie, in passato oggetto di pellegrinaggio da parte di coloro che credono al culto delle anime pezzentelle.

In questo post a cura di Napoli Fans, vediamo insieme la storia e alcune curiosità legate alla chiesa di Santa Luciella e sul suo teschio con le orecchie. Bentornati sul nostro portale!

Una storia di fede e leggenda

La chiesa di Santa Luciella è stata fondata nel lontano 1327 da Bartolomeo di Capua, uomo molto vicino a Carlo II e Roberto d’Angiò.

Venne in seguito presa in custodia dai pipernieri, ossia coloro che lavoravano il piperno, venendo denominata chiesa dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, San Gioacchino e San Carlo Borromeo dei Pipernieri.

Venne, da questi, dedicata a Santa Lucia perchè la lavorazione di queste pietra lavica comportava un grave rischio per la salute degli occhi, di cui la santa è protettrice.

Questa chiesa, dedita negli anni anche alla sepoltura, nei suoi sotterranei, dei corpi con il metodo della scolatura, che ne lasciava bianchi i resti ossei, veniva utilizzata per il rito delle anime pezzentelle: gli abitanti del quartiere adottavano un teschio, prendendosi cura dello stesso in cambio di favori, come una vincita al Lotto oppure la guarigione da una malattia o ancora un matrimonio felice per sé o per i propri famigliari.

In seguito al famoso terremoto del 1980, la chiesa venne chiusa e attraversò un lungo periodo di degrado. Fortunatamente venne poi riscoperta grazie all’opera dall’Associazione Culturale “Respiriamo Arte”, che se ne prese cura, riaprendola al pubblico nel 2019, al termine di alcuni lavori di restauro.

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Un luogo dedito al culto e alla tradizione delle cosiddette “anime pezzentelle”

La Chiesa di Santa Luciella è un piccolo gioiello nascosto nel cuore di Napoli. Non solo è un luogo di culto ma è anche una destinazione interessante per i visitatori curiosi e i turisti in visita in città. La presenza del teschio con le orecchie aggiunge un elemento di mistero e meraviglia a questa chiesa. Questa si presenta all’esterno con un finestrone con un disegno in stile gotico, un portale in piperno con due stemmi della famiglia di Capua, sormontato da una lunetta fatta con lo stesso materiale e un grande stemma, probabilmente appartenuto agli stessi pipernieri. Abbiamo poi un piccolo campanile.

All’interno della chiesa troviamo, invece, una navata rettangolare, un altare maggiore e due altari più piccoli. Il pavimento è maiolicato.

All’interno della struttura sono presenti anche dei manichini che indossano delle uniformi bianche col cappuccio, appartenuti alla stessa arciconfraternita e risalenti al tardo ‘700. Il cappuccio simboleggiava la vergogna per i peccati commessi.

Una volta scesi nel sottosuolo, si ritrovano i resti di un cimitero sotterraneo, dove riposavano i confratelli trapassati. Questi, una volta passati a miglior vita, venivano sepolti con il metodo della scolatura, in voga a partire dal ‘600. I corpi venivano, difatti, bucherellati in alcune parti del corpo (ad esempio collo e ascelle), al fine di far fuoriuscire i liquidi in esso presenti e venivano seppelliti senza bara, direttamente nel terreno. Una volta divenuti solo ossa, i resti venivano riposti in un ossario e il teschio esposto sul cornicione della parete.

Uno su tutti ha colto l’attenzione dei curiosi: si tratta di un teschio con le orecchie. Questo, negli anni addietro, veniva venerato e considerato magico, proprio per la sua capacità di ascoltare meglio le suppliche della popolazione, essendo dotato per l’appunto di apparato uditivo. Ovviamente non si tratta di orecchie ma di un distaccamento della calotta cranica, che simmetricamente si è posto ad entrambi i lati del teschio, dando l’impressione di essere delle vere e proprie orecchie.

Anche se la storia di Santa Luciella è avvolta nel mistero e nella leggenda, continua ad appassionare in tanti. Una volta riaperta, questa è divenuta così meta di pellegrinaggio di turisti e curiosi, tra cui addirittura Alberto Angela, il quale ha dedicato ad essa parte del suo programma.

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Chiesa di Santa Luciella: contatti e informazioni

Vediamo adesso alcune info utili dedicate alla chiesa di Santa Luciella.

Conclusioni

In conclusione, la Chiesa di Santa Luciella a San Biagio dei Librai è un luogo unico, che unisce fede religiosa, tradizioni secolari, mistero e curiosità storica. La presenza del teschio con le orecchie è un ulteriore elemento distintivo di questa chiesa, che attira visitatori da tutto il mondo.

La storia di Santa Luciella continua a ispirare e affascinare coloro che visitano questo luogo così speciale di Napoli. Una visita qui è altamente consigliata!