Cappella Sansevero a Napoli, un luogo tutto da scoprire

cristo velato napoli
Fonte: museosansevero.it

Cappella Sansevero a Napoli, un luogo tutto da scoprire, nel post a cura di Napoli Fans

La città di Napoli è un’inesauribile fonte di scoperte per turisti italiani e stranieri, che giungono in Italia per scoprire la meraviglia dell’arte e del vivere bene, all’insegna della convivialità e dei buoni prodotti tipici. Napoli, e tutto il territorio circostante al capoluogo campano, si conferma ogni anno un enorme museo a cielo aperto, per la ricchezza di opere d’arte e beni culturali da visitare e apprezzare, almeno una volta nella vita. Fra questi tesori di inestimabile valore non si può non menzionare la Cappella Sansevero, il cui nome suggerisce l’appartenenza al principe della cittadina in provincia di Foggia, nonché membro della nobile famiglia dei Di Sangro.

Il museo ha mantenuto inalterato nel tempo tutta la sua magnificente bellezza, nonché la sua magia e l’atmosfera esoterica, di cui è impregnato. 

In questo post a cura di Napoli Fans, vediamo insieme la storia e alcune curiosità legate alla Cappella Sansevero, per il nostro consueto appuntamento con la cultura. Bentornati sul nostro portale!

Storia, segreti e curiosità su Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero è considerata una tappa d’obbligo per chiunque si rechi a Napoli per ammirare l’inconfondibile bellezza da cartolina del capoluogo campano, nonché i profumi delle specialità tipiche che si diffondono per i vicoli e per tanti altri ragionevoli motivi. Il museo è situato nelle vicinanze della famosa piazza San Domenico Maggiore ed è un concentrato di arte, nonché di simboli magici e rimandi alla passione per l’esoterismo del principe Raimondo di Sangro, il nobile che commissionò nel Settecento l’arricchimento della cappella con elementi artistici di grande pregio. La costruzione della cappella (oggi sconsacrata), del cui impianto originario è rimasto ben poco, risale al 1593. 

Si narra che un cittadino napoletano, arrestato ingiustamente, era di passaggio nelle vicinanze del palazzo dei Di Sangro: a un certo punto l’uomo notò il crollo di alcune pietre, che svelarono il dipinto della Madonna della Pietà. Il prigioniero giurò che avrebbe illuminato quel quadro con una lampada di argento se fosse stato riconosciuto innocente, e così fu. Da quel momento in poi, l’icona mariana divenne un punto di riferimento per molti pellegrini, nonché luogo per invocare la guarigione miracolosa da diverse malattie. Visti i prodigiosi eventi che accadevano in questo angolo di Napoli, Alessandro di Sangro, nonché patriarca di Alessandria, decise di costruire, in quell’esatto punto, un monumento: fu così che nacque il capolavoro della cappella Sansevero, che oggi tutti possono apprezzare e ammirare.

Il capolavoro del Cristo Velato

La Cappella Sansevero è raggiunta ogni anno da un cospicuo numero di turisti, soprattutto per il capolavoro del Cristo Velato, scultura risalente al Settecento ad opera dello scultore Giuseppe Sanmartino. 

L’opera d’arte marmorea riproduce fedelmente le fattezze del Cristo, adagiato su dei morbidi cuscini e coperto da un velo. Proprio così. La scultura mette il risalto la leggerezza e la trasparenza del velo, una stoffa impalpabile che sembra accarezzare il viso e il corpo del figlio di Dio. La scultura desta emozione e stupore in chiunque si addentri nella Cappella Sansevero per ammirarne la drammaticità, nonché il realismo di questo capolavoro, considerato unico al mondo. 

La leggenda narra che il principe Raimondo di Sangro utilizzò una speciale formula per pietrificare un velo di stoffa, posto sulla scultura del Sanmartino. Ma fonti più autorevoli attestano che il merito dell’effetto scenico sia dovuto unicamente alla straordinaria maestria dell’artista a cui fu commissionata l’opera. 

Altre opere d’arte presenti nella Cappella Sansevero

Ma il Cristo Velato è solo una delle tante opere d’arte presenti nella Cappella Sansevero di Napoli. Qui è possibile ammirare tanto altro ancora: infatti, qui sono presenti anche due statue, la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo. La prima opera d’arte è dedicata alla madre di Raimondo di Sangro ed è chiamata anche Pudicizia Velata, proprio perchè la statua è ricoperta, come il Cristo Velato, da un velo; la seconda, invece, è dedicata al padre di Raimondo di Sangro e la rete dalla quale l’uomo si libera rappresenta il peccato da cui era oppresso e dal quale si pente, conducendo poi una vita al servizio sacerdotale.

La cappella di Sansevero è famosa anche per le macchine anatomiche, due scheletri (appartenuti ad un uomo e una donna), attraverso i quali è possibile ammirarne l’intero sistema circolatorio. Queste due opere furono commissionate dallo stesso Raimondo di Sangro a tale Giuseppe Salerno, intorno al 1763.

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Contatti Cappella Sansevero

Vi lasciamo ai principali contatti della Cappella Sansevero e alcune info utili. Alla prossima da Napoli Fans!

  • Indirizzo: Via Francesco de Sanctis, 19/21, 80134 Napoli;
  • Orari: lunedì-domenica 09:00-18:30, chiuso il martedì;
  • Telefono: 081 552 4936;
  • Tariffe: Biglietto ordinario € 10,00- Soci FAI € 8,00- Biglietto ridotto (ragazzi da 10 a 25 anni) € 7,00- Disabile + accompagnatore (valido per due persone) € 7,00.