Amerigo Vespucci: storia del veliero “made in Naples”, nel post a cura di Napoli Fans
L’Amerigo Vespucci è uno dei simboli del made in Italy nel mondo. Questa nave scuola, dove oggi vengono preparati gli allievi ufficiali per l’Accademia Navale, viene creata più di 80 anni fa (nello specifico nel 1931 fu varata per la prima volta) in sostituzione di un’altra nave scuola: la Flavio Gioia, che venne dismessa e divenne un asilo permanente per gli orfani dei marinai.
L’Amerigo Vespucci è ritenuta la nave più bella del mondo e ha segnato stupende imprese, arrivando addirittura, nel 2018, al Circolo Polare Artico.
In questo nuovo post a cura di Napoli Fans, vediamo insieme la storia e alcune curiosità legate al veliero Amerigo Vespucci, per il nostro consueto appuntamento con la Cultura. Benvenuti sul nostro portale!
La storia dell’Amerigo Vespucci
Questa nave-veliero fu progettata insieme alla nave gemella Cristoforo Colombo, ma quest’ultima venne poi ceduta all’Unione Sovietica come risarcimento per i danni di guerra provocati dal Secondo Conflitto Bellico, e divenne la nave – scuola “Dunay”, che nel 1963 andò però distrutta in un incendio.
E’ stata costruita dai cantieri navali di Castellammare di Stabia.
Questa nave fu realizzata in onore dell’esploratore Amerigo Vespucci e a prora, per celebrarne gli onori, è stata collocata la polena in bronzo dorato che riproduce le sue fattezze. Il suo primo viaggio fu il 2 luglio del 1931 alla volta di Genova dove, il 15 ottobre dello stesso anno, ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito.
Negli anni questa nave è diventata un mito e icona dell’Italia. La nave ha compiuto inoltre imprese storiche, come quando l’Ammiraglio Agostino Straulino riuscì a risalire tutto il fiume londinese del Tamigi a vele spiegate nel 1956. Questo era noto come un navigatore esperto, in grado di “annusare” il tempo, senza l’ausilio dei mezzi tecnologici odierni.
Il motto della nave, dal 1978, è una frase di Leonardo Da Vinci, che recita:
Non chi comincia ma quel che persevera
Nel 2007 l’Amerigo Vespucci è diventata inoltre “Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia”, affinché trasmetta un messaggio di pace, rispetto, fratellanza, con la formazione dei giovani, e sostenga le iniziative dell’UNICEF. Nel 2016 la nomina è stata riconfermata.
L’Amerigo Vespucci viene visitata ogni anno da milioni di visitatori. Infatti, ogni volta che attracca in un porto, è permesso agli esterni di entrare e visitare l’imbarcazione per tutto il periodo della sua permanenza. Eccezion fatta ovviamente per il 2020, in cui la nave è rimasta ormeggiata a Livorno, causa covid senza possibilità di essere visitata.
Le caratteristiche dell’Amerigo Vespucci
Francesco Rotundi, l’ingegnere che realizzò il progetto della nave, si ispirò a quella chiamata “Il Monarca”, che fu il simbolo del Regno delle Due Sicilie. La nave dal colore bianco e nero si compone di tre alberi verticali e raggiunge un’andatura massima di 10 nodi a motore e 16 a vela. Le sue dimensioni odierne sono: 101 metri di lunghezza per 1.202,57 tonnellate di peso. L’Amerigo Vespucci consta inoltre di 26 vele in fibra naturale, 5 motori, di cui 2 diesel, e uno elettrico oltre che 36 km di corde.
L’equipaggio di solito è composto da 270 militari, ma nel periodo estivo si arriva fino a 470 circa, perché si integrano anche gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno e altri militari di supporto. Ogni comando viene dato a suon di fischietto da parte del Nostromo, chiamato appunto “fischietto del nostromo”, e questa caratteristica attira i turisti che osservano l’arrivo o la partenza della nave, poiché capiscono i suoi movimenti grazie appunto al suono emesso dal fischietto. A bordo della nave si trova una targa con tutti i nomi dei nostromi che si sono succeduti nel tempo dall’epoca del primo varo: sono ad oggi 18.
Quando le altre imbarcazioni incontrano l’Amerigo Vespucci hanno l’obbligo di dover lasciare la precedenza perché rientra in due categorie prioritarie: navi a vela e con difficoltà di manovra.

Il nostro post dedicato al mitico veliero napoletano Amerigo Vespucci, divenuto un’icona del nostro paese, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti a cura di Napoli Fans!