Cantiere navale di Castellammare di Stabia: storia e info

cantieri navali castellammare di stabia
Fonte: liberoricercatore.it

Cantiere navale di Castellammare di Stabia: storia e info utili nel post di Napoli Fans

Bentrovati su Napoli Fans, il sito dedicato alla cultura e alla storia della nostra splendida città. Per il post di oggi vi portiamo alla scoperta del Cantiere navale di Castellammare di Stabia, un luogo storico non solo per noi napoletani, ma per tutti gli italiani. E’ il cantiere navale più antico d’Italia, se lo consideriamo in senso moderno. Infatti, questa fabbrica di navi, è stata inaugurata dai Borbone il 20 giugno del 1783. Qui sono state costruite alcune delle navi più famose d’Italia e del mondo, come ad esempio l’Amerigo Vespucci, vanto della nostra Marina.

Vediamo, nelle righe che seguono, la storia e alcune curiosità legate a questo luogo così importante: buona lettura da Napoli Fans!

Cantiere navale di Castellammare di Stabia: vanto del nostro paese

Il Cantiere navale di Castellammare di Stabia ha una storia antica: è stato infatti fondato dai Borbone nel lontano 1783 con il nome di “Regio Arsenale”. Questa fabbrica fu costruita dai regnanti spagnoli in provincia di Napoli, per far fronte all’aumentata necessità di navi da guerra, che il regno non riuscirà a soddisfare.

Venne così fondato il Regio arsenale (o Real arsenale) dall’allora primo ministro del re Ferdinando IV, Giovanni Edoardo Acton il 20 giugno del 1783, abolendo il convento dei Carmelitani che sorgeva nello stesso luogo. Lo stesso Acton qui proponeva di costruire dodici vascelli, altrettante fregate e cento mezzi di trasporto marittimo minori. A dirigere le costruzioni fu ingaggiato l’ingegnere Antonio Imbert.

Il primo vascello dei nuovi cantieri napoletani sarà il Partenope, inaugurato nel 1786. Da Giocchino Murat la decisione di ingrandire i cantieri, poiché lo spazio a disposizione non era sufficiente per la costruzione di così tante imbarcazioni.

Negli anni furono varati diversi mezzi da diporto, tra cui i più importanti sono la Capri, la Gioacchino e la Vesuvio. Con l’invenzione delle navi a vapore, l’attività dei cantieri navali di Castellammare di Stabia crebbe ancor di più, tanto da varare diversi modelli di pirocorvette. Ma con la fine del Regno dei Borbone e l’Unità d’Italia (1860), il governo italiano si appropria dei cantieri navali, che diventano parte integrante del neonato stato italiano, che nel 1886 unisce il cantiere alla Napoli-Torre Annunziata con un binario che portava i materiali ferrosi e utili alla costruzione delle imbarcazioni direttamente in sede.

Il cantiere navale sotto il Regno d’Italia e della Repubblica Italiana

Nonostante l’Unità d’Italia, il cantiere rimase in piedi poiché perfettamente funzionante e a pieno regime. Qui vengono costruite negli anni tantissime imbarcazioni, sia militari che civili. Una delle più famose è sicuramente l’Amerigo Vespucci, la cui costruzione venne iniziata nel 1925 e varata nel 1931. Ancora oggi è uno dei vanti dei cantieri e rappresenta un’imbarcazione utile all’addestramento navale.

nave amerigo vespucci foto d'epoca

Qui fu costruita anche la famosa corazzata Duilio, progettata da Benedetto Brin, la quale rappresentò una vera e propria rivoluzione nel settore, presentandosi come un’imbarcazione grande ed evoluta, capace di abbattere l’intera flotta americana, a detta dello stesso ambasciatore USA in visita a Castellammare.

I cantieri vennero distrutti quasi completamente durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruiti nel dopo-guerra, tornando così perfettamente funzionanti.

I cantieri lavorarono a pieno regime tra gli anni ’50 e ’70, ma entrarono pericolosamente in crisi negli anni ’80, quando vi furono numerosi licenziamenti. Ma nonostante questo il cantiere continuò la sua opera, soprattutto di costruzione di navi traghetto.

Oggi appartiene al gruppo Fincantieri, azienda pubblica italiana.

I numeri del cantiere navale di Castellammare di Stabia

Nel solo periodo del Regno delle Due Sicilie, dal 1783 al 1860, furono costruite circa 136 imbarcazioni, tra cui numerosi vascelli, fregate, corvette, sciabecchi, pirofregate, avvisi a ruote e ad elica. A queste vanno aggiunte anche 300 unità minori, come cannonieri, bombardieri, e altri mezzi.