La querelle Juve-Napoli e la possibile ricusazione per Sandulli

juventus stadium

Nel corso degli ultimi giorni, senza il calcio giocato, si continua a parlare della partita che non è stata giocata tra Juve e Napoli e delle conseguenze dal punto di vista della giustizia sportiva. Una questione particolarmente delicata, che ha visto una sua prima fase proprio poche ore fa, con la decisione del giudice sportivo di assegnare la sconfitta a tavolino al Napoli, comminando alla squadra partenopea anche un punto di penalizzazione. 

Anche gli amanti delle scommesse calcio non avevano preso di certo molto bene quanto è successo, anche in virtù del fatto che le quote legate a questo match erano particolarmente invitanti e si prospettava una gara veramente equilibrata e con possibili sorprese. La Juve, con Andrea Pirlo in panchina, è una delle squadre che sono uscite più rivoluzionate nel corso dell’ultima sessione di calciomercato, analizzata perfettamente in un interessante bilancio che è stato pubblicato su L’insider.

La posizione di Sandulli

Come è stato spiegato nel corso delle ultime ore da varie testate giornalistiche, rischia di arricchirsi di un altro capitolo questa situazione che non fa di certo bene al calcio italiano, in un momento in cui, invece, la compattezza dovrebbe regnare sovrana.

De Laurentiis, infatti, ha tutte le intenzioni di proseguire la battaglia legale e di non arrendersi di fronte alla sentenza del giudice sportivo in primo grado. I prossimi passi, quindi, saranno quelli che portano a presentare ricorso di fronte alla Corte Sportiva d’Appello della Federazione Italiana Gioco Calcio. La querelle arriverebbe, così, di fronte al tavolo del presidente Piero Sandulli.

C’è un problema, però, dal momento che lo stesso Sandulli, lunedì 5 ottobre, intervenendo nel corso di un programma sportivo a Radio Punto Nuovo, aveva parlato proprio della vicenda tra Juve e Napoli, dimostrandosi prima di tutto prudente, mettendo in evidenza come, in caso di ricorso del Napoli, molto facilmente la decisione sarebbe passata nelle mani della Corte Sportiva.

Eppure, proprio in quell’occasione, Sandulli si era lasciato sfuggire una frase che adesso potrebbe provocare altre polemiche a non finire e non solo. Infatti, si era lasciato sfuggire come la speranza sia “quella di trovare una soluzione, con il protocollo e tutto il resto, perché non si può lasciare che la classifica venga scritta dal Coronavirus”.

La Juve potrebbe ricusare Sandulli?

Piero Sandulli si occupa di giustizia sportiva addirittura dal lontano 1996. Uno dei processi a cui ha preso parte e in cui ha svolto un ruolo di spicco è stato, ad esempio, quello relativo a Calciopoli, dal momento che fu proprio Sandulli a mettere la sentenza d’appello.

Le sue parole, però, è chiaro che hanno messo in agitazione i tifosi juventini. In effetti, per chi non conoscesse l’integrità e lo spessore di Sandulli, oltre che la sua carriera, potrebbero apparire come un vero e proprio presagio della volontà, ormai conclamata, di far rigiocare il match, in maniera tale che sia solo il campo a decidere lo scudetto e non la pandemia.

Tra l’altro, sulla questione si è espresso nel corso delle ultime ore anche l’ex dg della FIGC, ovvero Antonello Valentini, mettendo in evidenza come ci sia effettivamente il rischio di ricusazione per Sandulli. Proprio per via del fatto che si tratta di un procedimento che è ancora aperto e che chiaramente avrebbe dovuto finire sul suo tavolo, ecco che il comportamento di Sandulli non è stato certamente positivo, andando a violare il protocollo di riservatezza. Una situazione che è già stata segnalata al collegio di garanzia della FIGC. Secondo Valentini, Piero Sandulli potrebbe seriamente pensare di astenersi, altrimenti c’è il rischio che la mossa di ricusazione arrivi dai due club.