Edoardo Bennato, bio del cantante napoletano nel post a cura di Napoli Fans
Alla fine non sono state solo canzonette. Edoardo Bennato, cantante napoletano classe 1946, è entrato nella storia della musica italiana, con un originale mix tra rock, blues e tradizione musicale napoletana. E nel 2021 ha avuto la soddisfazione di vedere come la sua canzone “Notti magiche”, composta insieme a Gianna Nannini, ripresentata dai mondiali del 1990 per l’Europeo di calcio del 2020, abbia portato fortuna alla Nazionale di Mancini, laureatasi campione d’Europa dopo 53 anni dall’unico trionfo.
Vediamo in questo post a cura di Napoli Fans, la storia e la vita di Edoardo Bennato, per il nostro approfondimento dedicato alla Musica. Bentornati su Napoli Fans!
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Edoardo Bennato, pane e musica fin da giovane
Edoardo Bennato nasce a Napoli il 23 luglio del 1946, figlio di Carlo Bennato, impiegato all’Italsider, e di Adele Zito, casalinga. Eduardo è anche fratello maggiore di Eugenio e di Giorgio.
Fin da giovane Edoardo è incoraggiato dalla madre a prendere lezioni di musica, esattamente come i fratelli Eugenio (entrato nella Nuova Compagnia di Canto Popolare) e Giorgio. Con i fratelli forma nel 1958 il Trio Bennato, in cui Edoardo canta e suona la chitarra, Eugenio la fisarmonica mentre Giorgio invece le percussioni e si esibisce per i locali della zona napoletana. Successivamente debuttano in tv in una trasmissione televisiva. Dopo segue un tour in nave da crociere insieme ai fratelli in giro per il Sud America.
Nel 1965 Bennato si diploma presso il liceo artistico di Napoli e partecipa al Festival di Castrocaro 1965 senza però qualificarsi per la finale.
Bennato, dopo aver girato per un po’, approda a Milano, dove studia architettura. Qui maturano le influenze musicali straniere, in particolare il blues, che lo portano lontano dalle scelte del fratello Eugenio e del resto della famiglia, tanto da definirsi, fin dal primo album, un “Rinnegato”. Altre influenze musicali giungono a lui da altri cantanti napoletani, come Renato Carosone, Aurelio Fierro e Peppino di Capri.
Gli anni ‘70 di Edoardo Bennato
Edoardo Bennato si contraddistingue sulla scena musicale per il coraggioso mix di stili diversi, condito da una grande ironia e da una critica alla società moderna; ma in maniera leggera e scanzonata, molto diversa da altri autori impegnati dello stesso periodo.
Il successo gli arride fin dal secondo album “I buoni e i cattivi”, contenente la dissacrante “In fila per tre” e il classico “Un giorno credi”. Ma il vero boom è con l’uscita di due album che rivisitano le favole di Pinocchio e di Peter Pan, “Burattino senza fili” e “Sono solo canzonette”. Canzonette che lo fanno conoscere in tutta Italia ed entrano nel patrimonio musicale del nostro Paese.
Gli anni ‘80 e ‘90
Il cantautore napoletano, tuttavia, si lancia in progetti alternativi, come l’acerbo punk rock italiano di “Uffa, Uffa!”. A partire dagli anni ’80, la sua produzione alterna grandi successi ad album che non hanno avuto invece molta fortuna.
Singoli come “Ok Italia”, “W la mamma” o l’inno dei mondiali del ’90 “Notti magiche”, cantato insieme a Gianna Nannini, tuttavia, scalano le hit e rimangono per mesi in cima alle classifiche di vendita. Nello specifico questo singolo può essere considerato l’ultimo grande singolo ad avere un successo di vendite come 45 giri prima del ritiro dal commercio.
A seguito di due gravi lutti che lo interessano da vicino (la sua compagna in un incidente stradale e poco dopo la madre), nel 1995 Edoardo scrive i brani dell’album “Le ragazze fanno grandi sogni”, diverso da tutta la sua produzione e dedicato all’universo femminile.
Gli anni ‘2000
Arrivato il nuovo millennio, Bennato non rinuncia comunque alla sperimentazione. Con lo pseudonimo di Joe Sarnataro incide un disco di rhythm’n’blues in napoletano, cui fa seguito un album di musica classica, “Quartetto d’archi”, nel quale rivisita i suoi successi, accompagnato dal Solis String Quartet.
Gli anni 2000 sono quelli delle raccolte e dell’album “Il principe e il pirata”, colonna sonora dell’omonimo film di Leonardo Pieraccioni.
Nel 2005 esce un nuovo disco, “La fantastica storia del pifferaio magico”. E’ un concept album come lo furono a suo tempo “Burattino senza fili” e “Sono solo canzonette”, che vede la partecipazione anche di una ventina di artisti del panorama musicale italiano, tra i quali citiamo ad esempio Velvet, Morgan, Max Pezzali, Irene Grandi, Jovanotti, Sugarfree e Piero Pelù. Nel 2010 pubblica “Le vie del rock sono infinite”, ma bisogna pazientare 5 anni per attendere l’album “Pronti a salpare”.
Nel 2020, infine, arriva “Non c’è”, un album doppio composto da venti brani, otto dei quali sono inediti e dodici ripresi dal vecchio repertorio, reincisi con nuovi arrangiamenti.
Album e discografia Edoardo Bennato
Vi lasciamo alla discografia ufficiale di Edoardo Bennato. Alla prossima con gli approfondimenti a cura di Napoli Fans!
- 1973 – Non farti cadere le braccia
- 1974 – I buoni e i cattivi
- 1975 – Io che non sono l’imperatore
- 1976 – La torre di Babele
- 1977 – Burattino senza fili (rivisitato nel 2017)
- 1980 – Uffà! Uffà!
- 1980 – Sono solo canzonette
- 1983 – È arrivato un bastimento
- 1985 – Kaiwanna
- 1987 – OK Italia
- 1989 – Abbi dubbi
- 1992 – È asciuto pazzo ‘o padrone (come Joe Sarnataro e i Blue Stuff)
- 1992 – Il paese dei balocchi
- 1994 – Se son rose fioriranno
- 1995 – Le ragazze fanno grandi sogni
- 1998 – Sbandato
- 2003 – L’uomo occidentale
- 2010 – Le vie del rock sono infinite
- 2015 – Pronti a salpare
- 2020 – Non c’è