Oggi vi parliamo di PAN: Palazzo delle Arti di Napoli, qui su Napoli Fans
L’arte e la cultura rimandano ad un concetto di bellezza che serve a fornire all’uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile.
E’ ciò che afferma il grande maestro del cinema Giuseppe Tornatore riguardo al concetto d’arte. Un’espressione che facciamo nostra, perché d’altronde si sa, l’uomo ha sempre sentito l’esigenza di esternare il proprio mondo interiore attraverso le arti figurative. Uno strumento, dunque, in grado di liberare da tensioni sopite e favorire una migliore convivenza con il prossimo. Una tesi che si avvalora se consideriamo che, già 40.000 anni fa, l’homo sapiens incideva su pietra scene di vita quotidiana per proprio piacere.
L’arte, dunque, permette all’uomo di dare libero sfogo a passioni dell’animo umano.
Ecco perché, per la rubrica dedicata all’arte, Napoli Fans scende in campo per un nuovo viaggio culturale in uno dei musei napoletani dedicati all’arte contemporanea: il PAN!
Palazzo delle Arti di Napoli: La storia
Una delle sede partenopee che ospita opere d’arte contemporanea è il Palazzo delle Arti di Napoli. Lo storico edificio, conosciuto anche come Palazzo Carafa di Roccella, è ubicato in Via dei Mille numero 60. Sede di numerose mostre ed eventi artistici, il polo museale si estende su una superficie di 6.000 metri cubi divisi in tre piani. Al suo interno possiamo trovare: terrazze, caffetterie, spazi dedicati ad attività artistiche, mediateca e due piani dedicati alle aree espositive.
Costruito nel 1667, per volere del principe di San Severo Francesco Di Sangro, il palazzo era destinato a diventare una villa-masseria posta fuori le mura cittadine. In seguito il principe Di Sangro donò il palazzo al cognato Giuseppe Carafa. Come in Francia, anche a Napoli sorsero i salotti letterari. Questo fenomeno interessò anche il palazzo che, grazie alla moglie di Vincenzo Maria III Carafa, Ippolita Cantelmo Stuart , divenne uno dei salotti letterari più famosi in città. Fu solo nel 1717 che la famiglia Carafa, principi di Roccella e marchesi di Casteltevere, acquistò il palazzo. L’edificio, affinché diventasse residenza nobiliare urbana, fu oggetto di una lunga restaurazione affidata all’architetto Luca Vecchione.
Solo nel 1842 i lavori furono ultimati. Il nuovo palazzo contava oltre quarantacinque stanze decorate con dipinti di pregio, un terzo piano tutto nuovo e la facciata in stile neoclassico.
La cura e l’attenzione iniziale fu sostituita da un lungo stato d’abbandono di cui il palazzo fu protagonista. Nel 1964 l’imprenditore Mario Ottieri tentò di demolire l’edificio per sostituirlo ad un tutto nuovo. L’opposizione di residenti e Comune ne impedì il progetto ma ciò non impedì numerosi danni alla facciata.
Nel 1984 il Comune di Napoli decise di acquistare il palazzo. Nel 1998 l’edificio divenne Centro di documentazione per le arti contemporanee ma, successivamente, si decise di avviare l’attività espositiva.
Soggetto ad una lunga restaurazione, il palazzo fu ufficialmente inaugurato sotto il nome di PAN il 26 marzo del 2005.
Pittura, Scultura, Fotografia, Grafica, Fumetti, Videoarte, Cinema: queste sono le diverse declinazione d’arte contemporanea che è possibile trovare al PAN.
Info utili Pan Napoli
- Chi: PAN Napoli – Palazzo delle Arti di Napoli
- Dove: Via dei Mille 60
- Ingresso: Gratuito
- Giorni e Orari di Apertura: Dal Lunedì al Sabato dalle 9.30 alle 19.30/ Domenica dalle 9.30 alle 14.30
- Chiuso il Martedì
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