Un viaggio a Napoli può offrire l’occasione per scoprire le location turistiche più segrete della città partenopea, magari ignote agli stessi residenti. Un esempio è quello che proviene da Villa Doria d’Angri, dove ha sede un distaccamento dell’Università di Napoli Parthenope. Situata sulle colline di Posillipo, la dimora venne edificata nel 1833 su progetto di Andrea Palladio, e ancora adesso mette in evidenza uno stile neoclassico, ma anche decorazioni basate su affreschi orientali e pompeiani. La villa ebbe modo di ospitare, tra gli altri, il celebre compositore Richard Wagner, che proprio qui portò a termine il Parsifal. Al musicista tedesco è dedicata una placca che puoi osservare in un corridoio al primo piano.
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La Chiesa dei Santi Marcellino e Festo
Un altro degli edifici di pregio all’ombra del Vesuvio che di solito non sono noti ai turisti è la Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, che un tempo era parte di un grande complesso religioso femminile, mentre attualmente rientra nelle strutture dell’Università Federico II, e in particolare della facoltà di Scienze Naturali. Tieni presente che, se vuoi visitare questa chiesa, lo puoi fare unicamente su prenotazione o comunque in occasione di eventi speciali: quando avrai l’opportunità, sfruttala per ammirare e scrutare con attenzione gli affreschi grandiosi che impreziosiscono gli interni, ma anche i loro legni intarsiati e gli stucchi dorati. Volgendo lo sguardo verso l’alto, poi, noterai la volta con le rappresentazioni di episodi della vita di San Benedetto raffigurate da Belisario Corenzio.
Cosa vedere se sei un appassionato di architettura
Qualora tu sia uno studioso di architettura, un addetto ai lavori o semplicemente un appassionato di questo ambito, non lasciarti sfuggire la chance di esplorare lo Studio Keller, ospitato in un palazzo del XVIII secolo nel cuore della città. Si tratta, per essere più precisi, di una casa studio che è stata rivisitata dal giovane architetto locale Antonio Martiniello. Elementi di art design contemporaneo si alternano con sculture lignee ottocentesche e pavimenti in maiolica, per un dialogo continuo tra moderno e antico. Oltre a visitare lo Studio Keller, è possibile anche prenotare una cena.
Cosa vedere a Napoli se il tempo è bello
Spostarsi a Napoli è più bello se lo si fa a piedi, ma per non lasciarsi sorprendere dal cattivo tempo vale sempre la pena di dare un’occhiata alle previsioni. Dove? Sul sito meteogiuliacci.it, per esempio, che fa della chiarezza e della semplicità di utilizzo i suoi punti di forza. Non c’è niente di meglio di una giornata di sole, d’altro canto, per visitare l’ex complesso monasteriale di Santa Maria degli Angeli alle Croci, che viene considerato in modo unanime il chiostro cittadino meglio conservato. Sede attuale della facoltà di Veterinaria, esso fu realizzato negli anni ’80 del XVI secolo, e un secolo più tardi venne ampliato da Cosimo Falzago. Sulle volte degli archi è possibile osservare affreschi che propongono scene bibliche. Dopo che Napoleone assunse la decisione di sopprimere i monasteri francescani, si scelse di sfruttare il complesso per accogliere la scuola di veterinaria: una tradizione che si mantiene ancora oggi.
Perché recarsi al Palazzo torre Palasciano
Un altro dei tesori turistici segreti di Napoli è il Palazzo torre Palasciano, sorto su progetto di Antonio Cipolla, che ideò l’edificio per Ferdinando Palasciano. La costruzione, che fu portata a termine nel 1868, risulta ispirata in modo evidente a Palazzo Vecchio di Firenze. Ci troviamo a pochi passi dal Palazzo Reale di Capodimonte, e ogni dettaglio è fonte di incanto e stupore, a cominciare dal giardino. La torre è aperta al pubblico, ed è stata ristrutturata da poco. Secondo la leggenda, dalla terrazza panoramica che si trova in cima alla torre la moglie di Palasciano, Olga di Wavilow, riusciva a vedere la tomba del defunto marito ospitata dal cimitero di Poggioreale. Che si tratti di verità o fantasia, certo è che si tratta di una storia romantica che rende il contesto ancora più poetico.