Castello di Lettere: info e storia

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Titoabbagnale1969, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Castello di Lettere: info e storia della fortezza napoletana, nel post a cura di Napoli Fans

Imponente e dal fascino senza tempo, il Castello di Lettere è una struttura storica situata sulla collina di Nicola del Vaglia, in una posizione strategica dalla quale sovrasta la sottostante città di Lettere, località che si trova in provincia di Napoli. Questa location è davvero meravigliosa e merita una visita, solo per il panorama mozzafiato che dà sul Vesuvio e il suo interland, oltre che sul golfo più bello del mondo.

In questo post a cura di Napoli Fans vediamo insieme la storia e alcune info utili legate al Castello di Lettere, per il consueto appuntamento con la Cultura. Bentornati sul nostro portale!

Castello di Lettere: struttura e caratteristiche architettoniche

Il Castello di Lettere presenta una forma trapezoidale, in cui spiccano quattro torri, una delle quali è visibilmente più bassa rispetto alle altre e viene definita ancora oggi “Torre del grano”, dal momento che veniva utilizzata in qualità di stia per il deposito dei cereali.

Le porte di accesso al Castello sono due: una è a saracinesca e conduce verso un immenso cortile interno, mentre l’altra, sul versante orientale, è andata distrutta.

Per quanto riguarda gli interni, si possono notare sale decorate con arredi d’epoca, affiancati a sculture in stile classico. Sono inoltre presenti dei bassi muretti e stanze con coperture a volta, che probabilmente erano adibite a cisterne.

Castello di Lettere: un po’ di storia

Le origini del Castello di Lettere sono molto antiche: queste risalgono, infatti, al X secolo sotto indicazioni del Mansone I di Amalfi dopo la conquista del borgo di Castrum Licterensis da parte degli Amalfitani. Il motivo della sua costruzione era quello di difendere il ducato di Amalfi da eventuali attacchi provenienti dal golfo di Napoli.

Il Castello appariva inizialmente come un vero e proprio villaggio, in quanto ospitava, tra le proprie mura, alcune case, botteghe e anche una cappella.

Successivamente, venne ampliato dall’arrivo dei Normanni: in questo periodo, furono aggiunte delle mura e una porta con il ponte levatoio, mentre durante la fase Sveva venne dotato di una torre e di un mastio, costruiti sotto ordine di Riccardo Filangieri.

Il periodo di massima espansione del Castello di Lettere avvenne però in seguito all’arrivo degli Angioini che, in occasione della guerra del Vespro, ne ampliarono la cinta di mura e fecero costruire nuove torri, torrette e anche dei corridoi pensili.

Nel corso del XVI secolo il Castello perse la propria funzione difensiva e, sotto il dominio degli Aragonesi, venne trasformato in un’immensa residenza privata, passando, da quel momento in poi, di mano in mano tra differenti famiglie nobili, che tuttavia pian piano lo lasciarono in uno stato di abbandono. Ad esempio, nel 1529, fu venduto ad Isabella de Caprona, che lo descriveva in questo modo:

«La città ha un castello molto bello e forte con torri e una grande torre principale, ha tre porte con ponti levatoi ed è nella parte alta della città, in un luogo gentile».

In occasione della Seconda Guerra Mondiale, la struttura, già rovinata a causa della trascuratezza e dei terremoti, fu ulteriormente danneggiata dai bombardamenti. Il castello divenne così un rudere, in stato di abbandono.

Il Castello di Lettere oggi

Tra la fine del XX secolo e l’inizio del successivo furono essere messi in atto numerosi lavori di restauro e di scavi archeologici che, nel 2007, permisero di rinvenire una casatorre connessa al Castello e alcuni edifici calcarei.

Oggi la struttura è stata, in parte, riportata al suo antico splendore e rappresenta uno dei siti storici più importanti dell’intera regione Campania, grazie anche alla sua posizione situata a 400 metri sul livello del mare, che permette di godere di una vista mozzafiato della sottostante città di Lettere e dei monti attorno, del Vesuvio e del suo immenso interland, oltre che del golfo di Napoli.

Il Castello ha inoltre riaperto al pubblico e risulta attualmente visitabile previo l’acquisto di un biglietto di ingresso. Al suo interno sono inoltre ospitati eventi culturali e artistici, quali mostre, spettacoli e concerti.