Monti Picentini, info sulla catena montuosa campana, nel post a cura di Napoli Fans
I Monti Picentini sono il gruppo montuoso più importante dell’Appennino campano. Situati verso l’area tirrenica, i Picentini sorgono, infatti, tra i monti del Partenio, i monti Lattari, l’altopiano Irpino e l’incantevole valle del fiume Sele, uno dei fiumi più importanti della Campania.
In questo post a cura di Napoli Fans vediamo insieme alcune informazioni utili sui Monti Picentini: bentornati sul nostro portale!
Monti Picentini: un po’ di storia
Il nome odierno del gruppo montuoso è conosciuto fin dal 1500, grazie ad una carta geografica dell’epoca e ancora presente nei Musei Vaticani. Questa catena montuosa deve il suo nome al fatto che i Romani chiamavano così gli abitanti della zona. La colonia Picentia, infatti, fu fondata proprio dai Romani nel lontano 278 a.C. con conseguente deportazione dei piceni.
In epoca medievale, i Picentini segnavano il confine tra il ducato di Benevento e il ducato di Salerno. Risalgono a quell’epoca la costruzione di alcuni fortini costruiti a scopo strategico per il controllo di borghi e valichi circostanti. Merita di essere menzionato, in particolare, il valico delle Croci di Acerno. Dal XIII secolo questi monti divennero linea di demarcazione tra il Principato Citra e il Principato Ultra, per volere di re Carlo I d’Angiò.
Questi luoghi sono stati scenario di scontri in più epoche storiche e anche durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ proprio qui che i tedeschi si stanziarono, sfruttando gli antichi fortini dei Longobardi, in parte ancora oggi presenti.
Monti Picentini: caratteristiche geologiche e idrografiche
Il gruppo montuoso campano è caratterizzato dalla presenza di rocce dolomitiche e calcaree, che lo differenziano dalle zone circostanti, ricche di terreni argillosi. Le rocce calcaree sono presenti per la maggiore ed è questo che genera il fenomeno del carsismo, grazie al quale si formano numerosi bacini e sorgenti. Questi sono alimentati anche grazie alle precipitazioni nevose e piovose, che si verificano in questi luoghi. Per questo motivo, i Monti Picentini sono conosciuti anche per essere la riserva d’acqua più importante del Sud Italia, nonché la terza in Europa.
Per quanto riguarda la vegetazione, invece, si sottolinea la presenza di bosco ceduo e castagneti. Sono presenti anche faggeti ed erbe spontanee, tipiche delle macchia mediterranea.
Le vette più elevate dei Monti Picentini sono quelle del monte Cervialto, del monte Terminio e del monte Polveracchio, quest’ultimo situato nella parte orientale.
Parco Regionale dei Monti Picentini: cosa sapere
Il Parco Regionale e il suo complesso naturalistico sono regolati dall’Ente Parco Regionale dei Monti Picentini.
Dal 1995 è sede di due oasi WWF e dal 2003 è stata delimitata tutta l’area del Parco regionale. All’interno del sito sono presenti alcuni itinerari che possono soddisfare gli interessi di tutti. Escursioni e percorsi gastronomici si snodano in tutta la zona. Tra le mete più apprezzate c’è il castello medioevale di Ferrari, situato proprio sulla collina e da cui è possibile vedere tutta la valle e i suoi casali. Chiese e grotte legate ad alcune leggende locali sono la meta perfetta per tutti i turisti in visita.
Grazie alle numerose sorgenti presenti, la zona si presta anche come area di allevamento che arricchisce i prodotti tipici locali. Capre, vacche podoliche, animali da cortile allevati allo stato brado e maiali sono solo alcuni dei capi allevati in zona per la produzione di formaggi e salumi di ogni tipo. A questi prodotti tipici si aggiungono anche nocciole, castagne, funghi e tartufi.