Tutti gli almanacchi (o quasi) del calcio italiano lo indicano come il primo successo a carattere europeo, anche se a ben guardare…
Stando alle lavagne dei principali bookmaker, clicca qui, il Napoli è fra i favoriti alla vittoria finale dell’Europa League edizione 2018/2019.
Ad aprile andrà in scena il doppio confronto contro gli inglesi dell’Arsenal.
Quindi, in caso di passaggio del turno, le semifinali metteranno di fronte all’undici azzurro una fra Valencia e Villareal.
Dall’altra parte del tabellone (perché in questa stagione europea la novità sta proprio qua: sia la Champions League che l’Europa League hanno preso in prestito dai quarti di finale in poi il meccanismo impiegato nei tornei di tennis) ci sono invece il Benfica e l’Eintracht, lo Slavia Praga e il Chelsea.
Già, proprio i blues allenati dall’ex mister partenopeo Sarri che, come in uno scherzo del destino, potrebbero essere gli avversari nella finale allo stadio Olimpico di Baku, in Azerbaijan, il prossimo 29 maggio 2019.
Tuttavia occorrerà superare ancora due ostacoli per avere la chance di bissare il trionfo della stagione 1988/1989.
Esattamente venti anni fa, difatti, il club campano conquistava per la prima volta la Coppa Uefa.
Per alzare al cielo il trofeo (derivato dall’ex Coppa delle Fiere e oggi trasformatosi in Europa League) fu necessario superare i tedeschi dello Stoccarda nella doppia finale del 3 maggio, a Napoli, e del 17, a Stoccarda del 1989: vittoria per 2-1 fra le mura amiche del San Paolo, pareggio per 3-3 nella trasferta in Germania.
Ma come lasciato intendere qualche riga sopra, in realtà quello non fu il primo successo del Napoli in ambito internazionale. Lo ricorda la bacheca dei trofei presente anche sul sito ufficiale della società azzurra.
Al termine della stagione 1965/1966 ci fu, infatti, la conquista della Coppa delle Alpi.
Un trofeo cui partecipavano compagini italiane e svizzere, che arrivò grazie a un en plein di successi (quattro in altrettanti match, tutti in esterna) e che affiancato al terzo in posto in campionato alle spalle di Inter (campione d’Italia) e Bologna (distante un solo punto) certificava la competitività di quel Napoli metà anni Sessanta.
Un paio di lustri più tardi, nel 1976, sarebbe poi arrivato un altro trofeo: la Coppa di Lega Italo-Inglese. Si trattava di una manifestazione riservata alle vincitrici della Coppa di Lega e della Coppa Italia. Avversario in quell’occasione fu il Southampton che dopo aver vinto per 1-0 il match d’andata in casa, al ritorno in Campania fu battuto per 4-0.
Così il Napoli aggiungeva il proprio nome nella lista dei vincitori del trofeo, di fianco a quelli delle altre italiane Bologna e Fiorentina.
Adesso non resta che attendere le prime puntate sui prossimi impegni degli azzurri per comprendere lo stato d’animo dei tantissimi supporter. E chissà che proprio il cammino delle italiane oltre i confini non faccia sì che il 2019 si riveli l’anno delle scommesse sportive, superando anche i record fatti registrare qualche mese fa, quando i mondiali di calcio in Russia hanno fatto da traino all’intero comparto.