Le partite degli Slam attirano grande visibilità per i giocatori e attenzione dai sostenitori di tutto il mondo: ma quanto può durare un incontro di uno dei quattro tornei principali del tennis? È risaputo come questi match siano degni di nota in questo sport, visto il loro prestigio e la loro attrattività. La durata di una partita di tennis negli Slam può variare notevolmente ed è influenzata da diversi fattori. Tra questi citiamo il livello agonistico degli interpreti, il loro stile di gioco, ma anche elementi quali le condizioni atmosferiche e la tipologia di superficie. In genere una partita dello Slam può spaziare dalle poche ore sino addirittura a protrarsi lungo interi giorni. Scopriamo nel dettaglio alcune curiosità, come quella relativa al match di Tennis più lungo, ma anche a quelli inaspettatamente brevi.
Quanto può durare una partita di tennis dello Slam: ecco i match più lunghi
Tra le partite più lunghe della storia degli Slam c’è la finale maschile degli Australian Open 2012. A fronteggiarsi per ben 5 ore e 53 minuti c’erano due campioni ancora in erba come Novak Djokovic e Rafael Nadal. Per quanto riguarda gli Us Open, si può citare la finale maschile del 2012 tra Andy Murray e Djokovic, durata 4 ore e 54 minuti. Ma a divenire davvero indimenticabile fu la sfida tra John Isner e Nicolas Mahut a Wimbledon nel 2010: un’incredibile prova di resistenza e perseveranza da parte dei due atleti. Una contesa da ben 11 ore e 5 minuti di gioco, terminata con la vittoria di Isner: la partita è rimasta nella storia per aver frantumato svariati record. Siamo certi che abbia infranto anche la maggior parte delle previsioni e pronostici legati alle scommesse del tennis.
Per quanto riguarda la gara femminile più lunga di sempre in uno Slam, come dimenticare il sorprendente primo turno di Wimbledon nel 2019. Avversarie erano la statunitense Lauren Davis e la russa Anastasia Pavlyuchenkova: le due atlete si scambiarono colpi per una durata totale di 3 ore e 45 minuti. Nel 2011 l’italiana Francesca Schiavone sfondò il muro delle 4 ore e 44 minuti nei quarti di finale agli Australian Open contro Svetlana Kuznetsova.
Dai più lunghi ai più brevi: poco consueti ma memorabili
Così come alcuni incontri possono prolungarsi molto a lungo, tra set lunghi e una competizione particolarmente equilibrata, altri match, al contrario, si concludono in modo sorprendentemente rapido. Meno di due ore, e in certi casi anche meno di un’ora. Solitamente si tratta di casi in cui si evidenzia una manifesta superiorità da parte di un giocatore rispetto ad un altro, oppure si verifica un ritiro inaspettato. Va comunque sottolineato come, in generale, le partite brevi siano meno frequenti negli Slam rispetto a incontri più lunghi e competitivi. Tra le gare più brevi spicca quella della prima fase di Wimbledon 2010 tra Roger Federer e Alejandro Falla. Federer la spuntò in tre set con il punteggio di 5-7, 4-6, 6-4, 7-6(1), 6-0. Dopo un inizio difficile, l’ex campione svizzero riacquistò presto le redini dell’incontro, vincendo agevolmente l’ultimo set in soli 18 minuti. A Us Open, nel 2015, Serena Williams archiviò la pratica Vitalia Diatchenko durante la prima fase in tempi brevissimi. The Queen vinse in due set con un doppio 6-0, archiviando il match in soli 30 minuti e concedendo pochissimi punti alla sua avversaria.
I punteggi tennistici del Napoli in campionato negli ultimi anni
Dopo aver dato una infarinatura su Wimbledon, è tempo di sottolineare le partite più tennistiche del Napoli registrate tra il 2017 ad oggi. Dobbiamo partire con il clamoroso 1-7 dei partenopei a Bologna, grazie alle triplette di Marek Hamsik e Dries Mertens. Quindi ricordiamo Napoli-Genoa 6-0 il 27 settembre 2020 sempre con Mertens a segno, quindi doppio Lozano, Zielinski, Elmas e Politano. Finiamo con un nuovo 6-0, stavolta nei confronti della Fiorentina, nel 2021: in quel caso Insigne registrò una doppietta. Poi, sempre Zielinski, Politano e Lozano invitati al party.