Da El Pocho Lavezzi passando per K2 Montagna Invalicabile Koulibaly
Anche volendo estremizzare, Il bello del calcio non è riassumibile in alcun modo in un pallone che rotola, sospinto in rete da professionisti che sanno come addomesticarlo con tutta la dolcezza del caso. No, è qualcosa di più: è una sorta di “universo gioioso” che abbraccia sì il pallone ma che lo supera abbondantemente. Confusi? Proviamo allora a dirlo in un altro modo: il calcio per noi è un epico racconto che non ha a che fare solamente con le partite disputate, ma, tra le altre cose, anche con le casacche colorate delle squadre che scendono in campo e, infine, con i soprannomi dei giocatori. Sì esattamente: i soprannomi dei giocatori che fanno parte di una qualsiasi formazione non sono per noi semplici nomignoli quanto micro-storie degne di essere narrate. Stando così le cose, è nostra intenzione elencarvi quelli più belli dei professionisti che militano o hanno militato nel Napoli. Potremmo ad esempio focalizzarci in questo articolo su quello di Diego Armando Maradona, ovverosia El Pibe de Oro, tanto ne avremmo da dire di cose su questo campione immortale, tuttavia preferiamo offrirvi una panoramica la più ampia possibile. L’obiettivo finale è infatti quello di lasciarvi dopo questa lettura con un’”infarinatura” relativa ai soprannomi degli Azzurri che potrete in secondo momento meglio approfondire. Pronti dunque per una carrellata assolutamente da non perdere?
Non solo Lorenzo il Magnifico
Riflettendoci un po’ su, ne sono passati di calciatori da Napoli! Da El Pocho Lavezzi, al Pipita Higuain passando per El Matador Cavani: la classe non è mai mancata sotto il Vesuvio. Se oggi c’è Ciro Mertens e Diego Van Demme a fare la differenza sul terreno di gioco, ieri c’erano invece il Signore dell’Apocalisse Pandev e Mangiafuoco Albiol, non proprio due atleti qualsiasi. Come non qualsiasi erano professionisti del calibro di Marechiaro Marek Hamšík – uno che il feeling con il goal lo ha sempre avuto – a Inler Napoleone – uno che il centrocampo non solo sapeva come presidiarlo ma anche come dominarlo a suon di prestazioni sontuose. Se finora stiamo forse parlando un po’ troppo di passato, meglio tornare al presente e ricordarvi che con la maglia azzurra addosso milita ancora oggi un certo Lorenzo Insigne detto Lorenzo il Magnifico, soprannome evocativo quasi quanto quello della Pulce Atomica Messi, ormai sempre più un ex del Napoli, considerando che a fine stagione lascerà la squadra partenopea per andare a giocare in Canada. Una tristezza infinita per tutta la tifoseria partenopea che avrebbe voluto vedere ancora il suo capitano con la maglia che ama; recarsi a Toronto già a 30 anni, nel pieno della maturità calcistica, per “svernare” e guadagnare tantissimi soldi, ci sembra un po’ prematuro. Ma questa è pur sempre una considerazione che nulla a che fare con i nomignoli dei calciatori del Ciuccio.
Come ci manca Jorginho (e non solo lui)
Ecco, ci stiamo ricascando: anche non volendo, siamo costretti a fare un tuffo nel passato, ricordando Joga Bonito Jorginho, centrocampista di sostanza che oggi è un campione affermato. Non è colpa nostra se alcuni nostri idoli hanno lasciato talmente tanto il segno da non poter non ricordarli. E tra questi c’è sicuramente l’indimenticato Maggio Superbike, che correva a perdifiato sulla fascia come se nulla fosse. Lui non avrà proprio lasciato il segno, però è giusto menzionarlo: stiamo parlando di El Tanque Denis, talmente forte fisicamente da rassomigliare a un carrarmato. Come spostava gli avversari lui non li spostava nessuno! Se, lo confessiamo, Jorginho ci manca davvero tanto, ci manca un po’ anche Uragano Gargano, un mediano che come si suole dire “faceva legna”; non era certo un fenomeno con il pallone tra i piedi ma sapeva come mordere le caviglie. Magari stiamo esagerando, ma oggi al Napoli farebbe ancora comodo, per dare un po’ di spessore a un centrocampo spesso in difficoltà perché falcidiato dai tantissimi infortuni. Infortuni che hanno interessato anche un totem come K2 Montagna Invalicabile Koulibaly.