Calcio, scaramanzia e i numeri della Smorfia Napoletana

bandiera ssc napoli

La scaramanzia, a Napoli, va a comprendere un po’ tutti gli aspetti della quotidianità. I napoletani sono un popolo che fa un ampio uso, nella cultura che si è tramandata di generazione in generazione, dei numeri e del significato che portano con sé. Per questo motivo, non c’è migliore occasione che darne un’interpretazione un po’ più leggera e colorita, con un chiaro riferimento calcistico, con Carlo Alvino, famoso giornalista partenopeo.

Sul blog sportivo L’insider, infatti, è stata proposta una bella chiacchierata che vede Alvino come protagonista, in cui analizza i numeri che hanno maggiormente a cuore i tifosi del Napoli, ma anche tanti appassionati di scommesse serie A che non vedono l’ora di ricevere qualche segnale, anche dall’alto, per orientare le proprie puntate, nella speranze che possano concludersi con un esito fortunato.

La mitologia legata a Diego Armando Maradona

Impossibile e anche troppo semplice partire dal 10: questo numero, però, nella Smorfia Napoletana, fin dal 1987, ha un significato ben preciso e rappresenta Diego Armando Maradona. Come ben specifica Carlo Alvino, il fantasista argentina rappresenta, per Napoli e i napoletani, un mito, un’icona, una sorta di entità extraterrestre.

Un altro numero particolarmente ricorrente nei pensieri dei pensieri del Napoli è il 7. Il motivo? Ha tinte biancoblu, ovvero i colori della Nazionale uruguaiana e, nello specifico, di un bomber estremamente prolifico come Edinson Cavani, che è rimasto nel cuore di un po’ tutti gli appassionati della società azzurra.

Il numero 8 e un calcio romantico che non esiste più

Un altro numero su cui c’è discordanza tra la Smorfia Napoletana e i tifosi azzurri è l’8. Per la cabala è il numero che si riferisce alla Madonna, mentre per i sostenitori partenopei è molto più vicino, in chiave calcistica ovviamente, alla maglia di un grande capitano, ovvero Antonio Juliano. Si tratta del primo calciatore di origini napoletane che è riuscito a vestire la maglia della Nazionale italiana: un giocatore d’altri tempi, che fa parte di un calcio tipicamente romantico.

Anche il numero 22 è particolarmente interessante: nella Smorfia corrisponde alla figura del pazzo e chi meglio del “Pocho” Lavezzi, secondo Carlo Alvino, a garantire questa interpretazione. Una sorta di “cavallo pazzo”, un argentino che ha infiammato il San Paolo per un gran numero di anni e che è rimasto ben saldo nel cuore di tanti supporters del Napoli.

E c’è un giocatore che è stato in grado addirittura di ribaltare il significato di un numero secondo la Smorfia Napoletana. Stiamo parlando del numero 17, che abitualmente viene considerato in maniera negativa da un punto di vista scaramantico, dato che corrisponde a una disgrazia. Eppure, i tifosi azzurri lo riconducono ormai da diversi anni a Marek Hamsik, la cui maglia numero 17 ha conquistato un po’ tutti, portando la gente a pensare in maniera un po’ meno negativa di questo numero.

I numeri del capitano Giuseppe Bruscolotti

Insieme a Carlo Alvino, anche un altro grande protagonista del calcio napoletano, ovvero Giuseppe Bruscolotti, ha voluto dare la sua personalissima interpretazione di alcuni numeri della Smorfia Napoletana, con cui ha avuto un legame del tutto particolare nel corso degli anni. Il primo numero è l’1, che corrisponde ai grandi amori dell’ex capitano del Napoli, ovvero la figura materna e la moglie, compagna di vita, che sono ai primi posti nella vita di Bruscolotti. Il numero 2, invece, è quello che ha portato sulle spalle per tanti anni nella sua carriera: infatti, da quando era solamente un ragazzo, il buon Bruscolotti è rimasto sempre fedelissimo al 2, un numero che lo ha accompagnato tutte le volte in cui è sceso in campo.