Cagliari Napoli 0-5: valanga di gol ai malcapitati sardi
Il Napoli batte anche il Cagliari in trasferta e si porta a +4 sui rivali della Juventus che hanno una partita in meno non avendo giocato il pomeriggio precedente contro l’Atalanta in casa causa neve.
Il Napoli è stato superiore in tutte le zone del campo, dal primo all’ultimo minuto, riuscendo ad infilzare Cragno cinque volte grazie ai gol di Callejon, Mertens, Hamsik, Insigne e una punizione straordinaria di Mario Rui.
Cagliari Napoli si era aperta anche con le proteste degli azzurri che richiedevano un rigore per trattenuta su Mertens, non vista dall’arbitro e non sanzionata (non si capisce perchè) dal Var.
Nel prossimo match il Napoli se la vedrà contro la Roma al San Paolo il prossimo tre marzo, mentre invece la Juventus affronterà l’altra squadra della capitale, ossia la Lazio all’Olimpico sabato tre marzo.
Sarri ai microfoni di Mediaset Premium ha dichiarato:
“Sofferenza da parte nostra ne ho vista poco. Il Cagliari è stato in partita fino al gol perché in fisicità erano superiore a noi. Ma il Napoli ha fatto anche la fase difensiva molto bene e dopo il 2-0 non c’è stata più gara.
Quando la Juve giocava prima di noi tutti hanno detto che non era uno svantaggio per noi. Io dicevo che siccome la Juve vince sempre, ci avrebbe messo pressione giocare sempre dopo di loro. Mi è sembrato strano ma poi stop: si gioca quando si deve giocare senza alcuna polemica. La Juventus è una grande squadra e ha qualità infinite sotto ogni punto di vista.
Quando andiamo a rivedere le gare, situazioni da migliorare le troviamo sempre e la troveremo anche in questa. Oggi c’è stato qualche movimento difensivo non fatto bene, anche qualche errore in attacco. Qualcosa da migliorare sicuramente c’è.
Quando una squadra fa bene per 2-3 anni consecutivi i meriti non sono di una persona sola ma vanno suddivisi. Ma i meriti maggiori vanno ai giocatori e anche lo staff tecnico è fondamentale così come il rapporto con il direttore sportivo. Milik sta bene, è un po’ incerto sul rendersi disponibile subito per la prossima gara, ma l’ho visto bene anche su un terreno pesante in allenamento.
100 punti? Magari. Dio volesse… Èun territorio per noi sconosciuto, non l’abbiamo mai fatto, non sappiamo se possiamo arrivare a quella quota. Quota scudetto? Difficile dirlo. Ai ragazzi dico sempre che sono rimaste 12 gare, dobbiamo vincerne 11 e pareggiarne una“.