Ancelotti alla ricerca del goal

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È arrivato il momento della verità per la SSC Napoli. Dopo la pausa per le nazionali, tra le amichevoli internazionali e le qualificazioni al prossimo Europeo 2020, si riparte al centro di allenamento di Castelvolturno nella preparazione per i prossimi impegni di campionato e di Champions League. Il brutto periodo prima della sosta nel quale si sono susseguiti il pareggio contro il Genk e quello contro il Torino deve essere per forza di cose lasciato alle spalle. Gli obiettivi annuali, infatti, sono quelli di passare il turno in Champions e di lottare durante tutta la stagione per restare in cima alla classifica. In molti si erano illusi, forse troppo, in seguito alla strepitosa vittoria contro il Liverpool nella quale gli azzurri avevano schiantato i campioni d’Europa in carica con una prestazione super, segnando tra l’altro due goal negli ultimi 15 minuti. In quell’occasione il Napoli si era rivelato essere una macchina perfetta, con una difesa granitica e quasi infallibile (errore di Manolas a parte) e un attacco solvente e decisivo nei momenti cruciali.

Poi, il blocco. Nonostante la facile vittoria fuori casa contro il Lecce con 4 reti all’attivo, gli azzurri iniziavano a palesare difetti di una squadra che non aveva ancora trovato la quadra. Ancelotti, abile gestore dello spogliatoio ma non un ossessionato dal punto di vista tattico, ha forse cambiato troppi moduli e posizionato vari calciatori fuori ruolo, con l’incognita chiamata Lorenzo Insigne come la principale di questo inizio di campionato. Il capitano azzurro non è a suo agio nel 4-4-2, nel quale deve eseguire anche alcuni compiti difensivi, e non intende giocare in punta. Il presunto ritorno al 4-3-3 contro il Torino è stato una prova per vederlo brillare nuovamente, ma il numero 24 azzurro è apparso nuovamente appannato e lo 0 a 0 finale è sintomo della grande crisi sotto porta degli azzurri, che non sono tra le prime opzioni degli esperti delle scommesse di Champions League di quest’anno. In questo momento, quindi, oltre al dubbio sulla posizione di Insigne, Ancelotti deve risolvere i problemi offensivi di un Napoli che si è dimostrato anche capace di sopperire all’assenza di Kalidou Koulibaly in difesa, ma che non è più in grado di essere incisivo sotto porta, come dimostrano le tre partite senza goal con Cagliari, Genk e Torino, tutti avversari abbondantemente alla portata degli azzurri. 

Il tecnico di Reggiolo dovrà puntare soprattutto sulla voglia di rivalsa di Arek Milik, il quale dopo il suo goal con la nazionale polacca, già qualificata agli europei dell’anno prossimo, si è lamentato per la mancanza di minuti in azzurro. Possibile, dunque, che Ancelotti faccia leva sulla sua smania di rivincita per poter cercare l’apporto giusto di reti nei pressi della porta dei rivali. Vicino a lui il più sicuro del posto è quel Dries Mertens che insegue da tempo il record di reti in azzurro di Diego Armando Maradona e punta dritto quello del suo ex compagno e capitano Marek Hamsik. Del resto, per tornare a vincere bisogna segnare prima di ogni altra cosa.