Mille&UnBabà2023: vince Alessia Rosellino con il suo “Sinfonia di Babà” il concorso dedicato al dolce tipico napoletano
Si conclude con la vittoria di Alessia Rosellino con la sua Sinfonia di Babà l’edizione 2023 di Mille&UnBabà, il concorso culinario svoltosi a Napoli presso il Roof Garden Angiò del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo. Il suo dolce è un cubo ripieno di fragole poché, croccante alle mandorle e cremoso alla vaniglia, sormontato da una mousse di mandarino di Ciaculli. Questa realizzazione ha convinto la giuria d’eccezione, che all’unanimità l’ha proclamata campionessa.
Chi è Alessia Rosellino
Alessia Rosellino è una pasticcera 28enne, formatasi alla CAST ALIMETI di Brescia per poi, dal 2021, unirsi alla Pasticceria Gabbiano Dulcis in Pompei.
La ragazza è stata premiata per la sua capacità di innovare il famoso dolce tradizionale napoletano, rispettando al tempo stesso le sue principali caratteristiche.
In generale la giuria ha inoltre valutato positivamente tutte le altre proposte arrivate in finale.

Le altre proposte giunte in finale
Vediamo adesso tutte le proposte giunte in finale:
- Beatrice Busatta, titolare della Pasticceria BaBu dolce e salato di Vicenza, ha presentato un babà semi dolce a forma di fiore, farcito con crema al cioccolato bianco e piselli e decorato con germogli di pisello e fiori eduli disidratati;
- Maria Varone, Pastry Chef dell’Hilton Sorrento Palace, ha ideato invece un Babà dalle consistenze e gli aromi del Biondo sorrentino, arancia tipica di Sorrento;
- Luca Borgioli, della Pasticceria Gabardina di Montemurlo, in provincia di Prato, ha presentato il babà 12 21, a cui principale caratteristica è il cioccolato, cercando di avvicinare il babà alla sacher viennese (il nome 12 21 sono in realtà i 1221 km che separano le due città di Napoli e Vienna). Il suo babà viene realizzato al cacao con gelée all’albicocca, ricoperto con glassa sacher e rifinito con cremoso fondente e caviale di albicocca, con il lievitato racchiuso in una sorta di scrigno di cioccolato;
- Guglielmo Cavezza, titolare della Pasticceria Mommy Cafè di Cicciano, ha optato, invece per un babà dalla classica forma del savarin. Il suo BABALA’ ha visto in abbinamento una mousse al cioccolato con la crema di ricotta di bufala campana, sormontata dai lamponi e con una inzuppatura di liquore piemontese di lampone.
- Jean Christiansen, unico straniero in gara, della boulangerie artigianale e food market Le Carré Français di Roma, ha proposto un Savarin con cremoso alla vaniglia, agrumi canditi e frutta essiccata, fiammeggiato con il Grand Marnier, l’iconica miscela parigina di cognac e liquore all’arancia amara;
- Giuseppe Cristofaro, della Pasticceria La Dolce Voglia di Frattaminore, ha presentato invece ‘A vita mia, un babà dalle fattezze che ricordano il Vesuvio, con ripieno di mousse alla vaniglia e pralinatura di nocciole all’ancienne;
- Roberto Maturo, impiegato stabilmente nella pasticceria di famiglia La Dolce Sosta di Cusano Mutri, presenta Bababirra di Bosco, babà realizzato sostituendo il rum con la birra alle ciliegie del Sannio, e arricchito da fragoline e sablé di torrone;
- Fabio Scozzafava, maestro pizzaiolo in forza presso il Ristorante Felice di Lucca, ha messo a punto infine un Babà Tiramisù, realizzato con Fioreglut dolci, crema al mascarpone senza lattosio, caviale di caffè, bagna al rhum e caffè e finitura con cacao amaro in polvere.
Molto soddisfatto Antimo Caputo, che ha sottolineato come la competizione abbia fatto emergere:
“La capacità di innovare e il coraggio che, supportati da una solida competenza tecnica, hanno consentito abbinamenti inediti di aromi e profumi e una interessante ricerca sul tema della leggerezza”