Il gioco per il napoletano: una questione di cabala e buona sorte

gioco napoletano

Il napoletano e il gioco: un binomio molto forte. Da sempre infatti il popolo partenopeo è protagonista indiscusso del gioco a cui è affidata la fortuna, o al contrario la sfortuna della singola persona, in questo caso quando quest’ultima è poco avvezza a vincere.

In questo post a cura di Napoli Fans, vedremo insieme cosa significa per il napoletano e per il campano in generale giocare e tentare la sorte con i giochi tipici della tradizione napoletana.

Lotto: tra interpretazione dei sogni e cabala

Uno dei giochi in assoluto preferiti dai napoletani è il gioco del Lotto, chiamato “‘O bancolotto”, ripreso poi in America con il nome di Bingo.

Soprattutto le persone più mature ancora oggi tentano la sorte giocandosi numeri fortunati, a volte legati ad un evento accaduto oppure solo sognato. Quante volte abbiamo sentito dire al bar “Me lo sono giocato”, con riferimento ad un fatto particolare accaduto a sé stesso oppure visto in giro, o ancora sentito dire da un amico o da un parente. Ancora di più poi si assiste a persone giocarsi al lotto numeri legati ad un sogno fatto, che porta poi ad interpretazioni e a discussioni anche su quali numeri rappresentino meglio ciò che si è sognato. Perchè, che si tratti di un sogno o di un fatto realmente accaduto, ciò lascia adito alla scelta dei numeri da giocare. Meglio questo o quel numero, a seconda del significato che si vuole dare o che rappresenta per noi quell’accadimento.

Rappresentativo di questo che vi sto raccontando è una scena del film famosissimo di De Crescenzo “Così parlo Bellavista” in cui il gioco del lotto diventa protagonista quando due anziane vanno a giocare al lotto e raccontano il sogno al tabacchino, che ha l’arduo compito di interpretarlo per estrarre i numeri vincenti da giocare:

Se vogliamo stilare una classifica dei numeri preferiti dai napoletani, quelli cioè giocati più spesso, questi sono:

8 “’A Madonna”;
13 “Sant’Antonio”;
33 “L’anne e’ Cristo”;
48 “O muorto che parla”;
57 “O’ scartellato”;
75 “Pulcinella”,
85 “L’anema d’ò Priatorio”;
90 “A paura”;
37 “O munaciell”.

Carte napoletane: tanti giochi tradizionali napoletani

Se poi parliamo di gioco delle carte, qui abbiamo l’imbarazzo della scelta.

Infatti, soprattutto nelle associazioni, a casa durante le feste, nei giardinetti pubblici, o anche perfino al bar, in tanti ogni giorno si incontrano per giocare a carte.

Il gioco napoletano per eccellenza giocato con le carte napoletane è la scopa, che in quattro (giocando in coppia) diventa scopone. L’obiettivo è accumulare punti e vincere così contro il proprio avversario. La scopa è un evento che accade nello specifico quando una delle carte in nostro possesso è uguale alla somma delle carte poste sul tavolo. Qui si esclama festante “Scopa” quando riusciamo nell’intento appena esposto, e questo vale 1 punto che va sommato agli altri, come il settebello, le carte a lungo (quando abbiamo totalizzato più carte del nostro avversario), e così via. A questo gioco vince chi totalizza il maggior numero di punti.

Altro gioco napoletano è la briscola, seguita dal tresette, il sette e mezzo, il ruba-mazzo e potremmo continuare davvero ancora per molto tempo.

La tombola: il gioco amato a Natale

Se poi siamo in famiglia o con gli amici e festeggiamo con loro le feste natalizie, allora quale miglior modo di trascorrere il tempo se non giocando a tombola? Questo gioco napoletano è molto amato dai partenopei, che riprende in parte quello del lotto.

Infatti i numeri sono sempre 90, disposti ad uno ad uno nel cosiddetto “panaro”, che viene “avotato” al fine di mescolare al meglio i numeri all’interno dello stesso. Questi sono chiamati ad uno ad uno dalla persona incaricata, il banditore, e la persona che per prima riesce a completare la “cartella”, ossia porre tutti i numeri chiamati su un riquadro di forma rettangolare di solito in cartone, vince facendo tombola.

Premi intermedi sono la cinquina, la quaterna, il terno, l’ambo.

Conclusioni

Il gioco piace al napoletano, che ama sfidare la sorte in ogni modo possibile, anche registrandosi ad un casinò online. Ad ogni modo, se il napoletano vince “tiene a ciort” se perde “ha avuto a ciort”, in questo caso nel senso di sfortuna. Infatti questo particolare termine “ciorta”, anche cantata una volta da Pino Daniele in una famosa canzone, può significare a seconda delle circostanze, sia la buona che la cattiva sorte.