Stadio Collana, Vomero

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Stadio Collana, Vomero: l’impianto dei napoletani e dei cittadini del quartiere nel post a cura di Napoli Fans

Bentrovati nuovamente su Napoli Fans, il portale dedicato alla città partenopea, che offre ogni settimana tantissime news su svariati argomenti, come cultura, sport, food e tanto altro ancora. Oggi vogliamo tornare a parlarvi di impianti sportivi napoletani, nello specifico di stadi a Napoli, e lo facciamo illustrandovi la storia dello stadio Collana al Vomero, che ha cambiato molte volte veste e ospitato moltissimi sport diversi, anche il calcio Napoli, negli anni che vanno dal secondo dopo-guerra alla fine degli anni ’50, quando fu sostituito dal più moderno e capiente Stadio San Paolo.

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Stadio Collana a Napoli: inizialmente intitolato Stadio XXVIII Ottobre

La storia dello Stadio Collana inizia con la sua inaugurazione nel 1929 e intitolato inizialmente stadio XXVIII Ottobre, poi Littorio.

Lo stadio viene costruito su progetto di Amedeo D’Albora sulla base anche di una raccolta fondi utile per la costruzione dell’impianto, che sorge nella zona alta del quartiere Vomero.

La struttura è da circa 15.000 spettatori e viene addirittura selezionato come stadio ufficiale del Napoli nella stagione 1933-34, per permettere i lavori di ristrutturazione dello stadio Ascarelli/Partenopeo, che sorge in zona Ferrovia e che deve ospitare le gare del mondiale italiano di calcio (vinto dagli azzurri) del 1934.

stadio collana inaugurazione
Inaugurazione Stadio Collana

Arriva la Seconda Guerra Mondiale: le Quattro giornate di Napoli

Da lì a poco lo stadio Collana e tutta la città di Napoli viene investita dalla Seconda Guerra Mondiale, che mette a repentaglio la vita di milioni di persone in tutto il Mondo.

La città di Napoli, e in questo caso lo stadio Collana al Vomero, subisce un grave fatto accaduto in quegli anni. Infatti lo stadio viene requisito dalla Wehrmacht e utilizzato dalle SS come campo di concentramento temporaneo nel quale rinchiudere i napoletani da inviare poi in Germania.

Inoltre è tristemente noto perchè nella zona dove ora sorge il manto erboso, proprio sotto la curva nord, vengono sepolti temporaneamente i partigiani uccisi dai nazisti durante le “Quattro giornate di Napoli”. Infatti il quartiere napoletano e quella frazione che oggi prende il nome di Piazza 4 Giornate, è teatro di sanguinosi scontri tra partigiani e tedeschi.

Successivamente lo stadio viene utilizzato anche dagli americani come deposito mezzi.

quattro giornate di napoli

Al termine della guerra finalmente lo stadio torna alla vita sportiva.

Dal 1946 al 1959 il Napoli gioca al Collana

La voglia di sport e di calcio da parte dei napoletani è viva anche dopo la guerra e lo stadio Collana è uno dei pochi a offrire l’agibilità per le gare degli azzurri (lo stadio Partenopeo è raso al suolo dai bombardamenti e non è stato mai recuperato).

Ma i problemi strutturali dello stadio del Vomero non sono pochi: nel 1946 durante Napoli-Bari l’albanese Lushta segna il primo gol con la maglia azzurra e nell’esultanza dello stadio crolla la tribuna, provocando 114 feriti ma per fortuna nessun morto.

Lo stadio Collana diventa così lo stadio ufficiale del calcio Napoli per quasi un quindicennio, accompagnando gli azzurri nelle gare interne.

In quegli anni la società viene prelevata da Achille Lauro che non bada a spese per mettere a disposizione dei tifosi una squadra competitiva: vengono infatti acquistati il portiere Bugatti, Vinicio, Pesaola, Amadei, Jeppson, Vitali.

In quegli anni lo stadio vomerese diventa protagonista di momenti esaltanti della storia della squadra, come la storica gara Napoli-Juventus terminata 4-3 per gli azzurri con la platea partenopea che per la gioia invade il campo festante.

Lo stadio è protagonista anche di episodi incresciosi, come l’invasione di campo dei tifosi in un Napoli-Bologna del 1955, i quali inferociti si scagliano contro l’arbitro per aver concesso un rigore a favore dei felsinei. Gli scontri provocano 160 feriti e contusi, di cui otto in gravi condizioni.

E’ arrivato il momento di cambiare stadio e Achille Lauro fa costruire lo Stadio San Paolo, inizialmente denominato Stadio del Sole.

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L’Internapoli e il Campania al Collana

Lo stadio è ristrutturato negli anni ’70 con l’abbattimento delle curve e il rifacimento della pista d’atletica, con i posti a sedere che diventano 12.000 circa.

In quegli anni allo stadio napoletano Collana, in serie C, gioca la gloriosa Internapoli.

Quella squadra sfiorerà la B in più occasioni raccogliendo fino a 6.000 abbonati e avendo in rosa calciatori del calibro di Chinaglia e Wilson, che successivamente vinceranno uno scudetto nella Lazio. Ancora questo impianto vedrà allenatori del calibro di Luis Vinicio e Gianni Di Marzio.

Negli anni ’80 al Vomero giocherà anche il Campania, altra entità calcistica partenopea che sfiora la serie B, e sempre qui inizia la sua carriera di allenatore Claudio Ranieri.

Negli anni però lo stadio napoletano non è stato più toccato da lavori di ristrutturazione, che ne hanno fatto cadere in fatiscenza l’intera struttura, lentamente caduta in disuso.

internapoli al collana

Lo stadio riapre alla gente

Successivamente altri sport si sono tenuti qui al Collana: dal calcio femminile, al rugby e anche il football americano. Ancora, qui si sono tenute gare di atletica, pattinaggio, e la struttura al suo interno possiede una piscina al coperto e campi da tennis, una palestra, uno spazio per la ginnastica artistica e la pole dance, il ballo e un campo da volley. Insomma uno stadio che diventa polivalente, adatto alla pratica sportiva dei giovani e meno giovani, che vogliono praticare sport in città oltre che attività ricreative.

Purtroppo però lo stadio è stato chiuso per inagibilità nel 2017 e interdetto alla cittadinanza. Dopo alcuni anni di disuso e abbandono, la fondazione Cannavaro-Ferrara è riuscita finalmente a operare quei lavori di ristrutturazione necessari per la riapertura al pubblico, avvenuta poi dopo tanti slittamenti, agli inizi del 2020.

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Denominazioni Stadio Collana

Nella sua storia lo stadio ha spesso cambiato nome. Ecco a voi le diverse denominazioni dello stadio Collana:

  • 1925-1929: Stadio del Vomero
  • 1929-1936: Stadio XXVIII Ottobre
  • 1936-1943: Stadio del Littorio
  • 1943-1945: Stadio del Vomero
  • 1945-1963: Stadio della Liberazione
  • 1963: Stadio Arturo Collana

Perchè Stadio Collana?

Arturo Collana (26 novembre 1894 – 22 maggio 1959), per chi non lo sapesse, è stato un giornalista sportivo tra i soci fondatori, nel 1946, del Gruppo Napoletano Giornalisti Sportivi, successivamente confluito nell’Associazione Stampa Sportiva Italiana.

Per cui nel 1963 si decide di intitolare lo stadio del Vomero a una delle più illustri penne dello sport napoletano di sempre.

Info Stadio Collana

Eccovi di seguito alcune informazioni sullo Stadio Collana di Napoli.

  • Indirizzo: Via Giuseppe Ribera 80128 Napoli;
  • Pista d’atletica: 8 corsie;
  • Dimensioni del terreno: 101 x 64 m;
  • Spettatori: 12.000;

 

Il nostro post dedicato allo stadio Collana al Vomero, termina qui. Alla prossima con i contenuti dedicati alla storia e ai luoghi simbolo della città di Napoli.