Il Museo Nazionale della Ceramica Duca Di Martina al Vomero: la sua storia oggi su Napoli Fans!
Il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina si trova nel quartiere Vomero, in via Aniello Falcone 171. La zona dove si trova il museo ospita anche la Villa Floridiana. Anche questa è visitabile in base agli orari che si trovano sul sito ufficiale del museo.
Il museo è una delle tappe preferite dai turisti perché ospita collezioni che risalgono anche a molti secoli fa. In questo viaggio nella Storia e Cultura, su Napoli Fans, vedremo quali sono le opere che si possono ammirare qui e come raggiungere il museo.
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Indice dei contenuti
Museo Nazionale della Ceramica Duca Di Martina: storia
Il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina nasce per volontà del duca, nato nel 1829 a Napoli, secondogenito di Riccardo e Maria Argentina Caracciolo.
Quando ci fu l’Unità d’Italia nel 1860, il duca si trasferì a Parigi, dove iniziò a collezionare oggetti d’arte di diverse epoche storiche. Suo figlio era morto nel 1881. Quindi, la sua eredità (e opere annesse) passò al nipote, conte di Marsi.
Il conte donò nel 1911 tutta la collezione delle opere ereditate e un palazzo (che diventerà poi il museo) che si trovava all’interno dell’immensa villa Floridiana.
Queste strutture andarono poi in eredità, per volontà del conte, alla città di Napoli.
La struttura del museo
Il Museo ha tre piani, ognuno con un’esposizione diversa. Qual è la disposizione?
- Piano terra. Oggetti comuni e gioielli appartenenti al Medioevo e al Rinascimento. Ci sono anche maioliche, vetri e cristalli, risalenti dal XV al XVII secolo. Tra gli oggetti di uso comune, si trovano anche mobili e oggetti d’arredo;
- Primo piano. Qui si trovano una serie di porcellane europee risalenti al XVIII secolo. Le firme sono inconfondibili e vengono da: Meissen, Doccia, Napoli e Capodimonte. Oltre a quelle partenopee, si possono scoprire porcellane francesi, tedesche e inglesi;
- Seminterrato. Qui si trova la sezione di oggetti d’arte orientale, con le porcellane cinesi di epoca Ming (1368-1644), Qing (1644-1911) e giapponesi Kakiemon ed Imari.
Seminterrato
La sezione orientale si trova nel seminterrato del Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina. La sezione è stata aperta da poco ai visitatori. In tutto, la collezione mette a disposizione del pubblico circa 2.000 pezzi, di epoche e tradizioni diverse.
Quindi, questo centro di Napoli è uno dei più importanti in Italia, in Europa e nel mondo. La collezione è composta soprattutto da ceramiche e porcellane. In più, ci sono gli smalti cloisonné, giada, pietre dure, lacche e bronzi.
Il Duca di Martina acquistò questi pezzi tra Parigi, Londra e Napoli, sfruttando gli arrivi della Compagnia delle Indie Orientali. L’amore per la ceramica occidentale, quindi, lo porta ad approfondire anche come si lavora la ceramica dall’altra parte del mondo.

Piano Terra
Le maioliche che si trovano in questo museo sono al piano terra. Alcune ceramiche sono europee e li si riconosce dai dettagli. Infatti, le decorazioni sono ispaniche e con motivi arabi, almeno per quanto riguarda la manifattura di Manises.
Altre località di provenienza di questi oggetti del periodo rinascimentale sono:
- Deruta;
- Gubbio;
- Faenza;
- Palermo;
La collezione ospita anche delle maioliche del Seicento, provenienti da Castelli di Abruzzo.
Il piano terra espone poi vetri di Murano, cristalli di Boemia, smalti di Limoges, oggetti in avorio di diverse epoche e diversi oggetti. Alcuni esempi sono: cofanetti, chiavi, posate ed ambre baltiche.

Primo piano
Il primo piano del Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina di Napoli, è infine dedicato alla manifattura europea.
Qui è rappresentata l’arte che proviene da:
- Meissen;
- Capodimonte;
- Napoli;
- Doccia;
- Chantilly;
- Rouen;
- Saint Claude;
- Mennency;
- Sèvres.
Oltre alle collezioni partenopee e francesi, qui ci sono pezzi che si riferiscono alla manifattura tedesca e austriaca (soprattutto viennese).
I lavori di riallestimento del primo piano sono stati terminati solo nel 2016. Quindi, si sono scoperti due nuovi ambienti. Qui hanno trovato posto, ad esempio, i mobili e le galanterie in porcellana. Infine, qui troverete anche le porcellane realizzate con i gusci di tartaruga, di cui gran parte proviene dalla raccolta Sbriziolo – De Felice.

La villa Floridiana
La villa Floridiana ospita il museo dal 1927. La villa fu realizzata nel 1815 da Ferdinando IV di Borbone per la moglie Lucia Migliaccio, che era duchessa di Floridia. Da qui, il nome della villa.
Il re acquistò dei terreni vicini e così la villa ottenne anche l’accesso vicino a Chiaia (dove ora sorge l’odierna funicolare). La villa fu commissionata all’architetto Antonio Niccolini. L’architetto si basò, per la ristrutturazione del complesso, sulla moda neoclassica dell’epoca e ridisegnò le aree esterne, con sentieri ricchi di 150 specie diverse di piante.
Il parco passò poi allo Stato nel 1919, tramite donazione.

Come raggiungere il museo
Il museo della Ceramica si può raggiungere in diversi modi:
- in auto;
- con la funicolare di Chiaia, alla fermata Cimarosa;
- con la funicolare Montesanto, alla fermata Morghen;
- con la funicolare centrale, alla fermata di Piazza Fuga;
- in metropolitana, linea 1, fermata Vanvitelli;
- con il bus ANM con la linea V1. Si scende alla fermata Cimarosa;
Conclusioni
Il Museo Nazionale della Ceramica è un viaggio nella cultura napoletana, che sa anche dare uno sguardo all’estero e diventare un simbolo delle culture di tutto il mondo.
Il museo è una delle realtà più importanti per la storia delle ceramiche e si può visitare negli orari indicati sul sito ufficiale.
Il viaggio alla scoperta del Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina di Napoli e della Villa Floridiana, termina qui. Al prossimo appuntamento su Napoli Fans alla scoperta dei musei di Napoli!