Il Cimitero di Poggioreale di Napoli: storia e informazioni utili

cimitero poggioreale napoli
Peppe Guida, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Il Cimitero di Poggioreale di Napoli: storia e informazioni utili, nel post a cura di Napoli Fans

Il Cimitero di Poggioreale è uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia della città di Napoli. Fondato nel XIX secolo dai Borbone, questo cimitero ha una storia affascinante e un’importanza culturale notevole per la città di Napoli, soprattutto in questo periodo dell’anno. Questo è considerato da molti come uno dei più importanti cimiteri d’Europa.

In questo post a cura di Napoli Fans vediamo insieme la storia del Cimitero di Poggioreale e alcune info utili sulla sua ubicazione e sulle sue particolarità. Bentornati sul nostro portale!

Informazioni sul Cimitero di Poggioreale

Il Cimitero di Poggioreale è situato nella parte occidentale di Napoli, nell’omonimo quartiere. La sua posizione panoramica offre una vista spettacolare sulla città e sul Vesuvio. Il cimitero è suddiviso in diverse sezioni, ciascuna delle quali riflette un periodo storico o uno stile architettonico differente.

All’interno del cimitero è possibile ammirare mausolei e monumenti funerari di notevole bellezza artistica. Queste opere d’arte commemorano le vite di molte personalità napoletane di spicco: da artisti e scrittori a politici, sportivi, militari e personaggi storici. Gli intrecci di storie personali e opere d’arte rendono il Cimitero di Poggioreale un luogo unico e affascinante, anche se ultimamente in stato di incuria.

Una zona da tenere in considerazione è il Quadrilatero degli uomini illustri, dove oggi sono sepolte le personalità più eminenti di ogni epoca, a partire dalla sua inaugurazione. Si tratta di una vasta area che comprende 157 monumenti, suddivisi in sette isole. Qui potrete trovare le tombe, ad esempio, di Benedetto Croce, Ernesto Murolo, Enrico De Nicola, Salvatore Di Giacomo, Vincenzo Gemito, Matilde Serao e Raffaele Viviani.

La storia del Cimitero di Poggioreale

La storia del Cimitero di Poggioreale di Napoli è molto antica e comincia alcuni secoli fa. La strada per arrivare al cimitero napoletano inizia nel tratto di via Casanova e ponte di Casanova, in ricordo di una casa nuova che Carlo II d’Angiò fa erigere sul finire del XIII secolo e nella quale muore poi il 5 maggio del 1309, e continua lungo Strada nuova di Poggioreale, per arrivare alla villa rinascimentale realizzata da Giuliano da Maiano per Alfonso II di Napoli, all’epoca duca di Calabria. La strada, che nei tratti successivi diventa Stadera a Poggioreale e infine, Strada delle Puglie, è anche oggetto di abbellimenti notevoli fra il ‘600 e il ‘700.

Oggi poco è rimasto di quelle realizzazioni: non esiste più la villa ducale, abbandonata già nel tardo Seicento, e tutti i suoi abbellimenti successivi, che hanno privato i cittadini di uno degli aspetti più festosi legati alla zona, mentre la presenza del cimitero e dell’omonimo carcere, associano ora il quartiere di Poggioreale a sensazioni meno positive.

Le diverse epidemie (soprattutto peste e colera) nel frattempo logorano la città di Napoli e si utilizzano delle fosse comuni per sotterrare i resti di coloro che ne sono colpiti oppure li si interra nelle cave, come quella delle Fontanelle, dove oggi ritroviamo il famoso cimitero.

Il primo cimitero napoletano costruito per la città è quello delle 366 fosse, iniziato nel 1762 e concluso l’anno successivo, ad opera di Ferdinando Fuga.

Nel corso degli anni cresce però il dibattito della politica e della popolazione sulla costruzione di un nuovo cimitero più grande, che potesse accogliere tutti i defunti della città. L’idea di istituire un’area adibita a cimitero lontano dal centro cittadino inizia già nel ‘700.

I lavori iniziano nel 1812 ad opera di Maresca, che presenta il suo progetto, il quale viene approvato da Gioacchino Murat. Maresca costruisce la struttura complessiva, i due chiostri minori e il tracciato del viale d’ingresso. I lavori nel frattempo si interrompono e riprendono nel 1821.

Il Cimitero di Poggioreale viene così consacrato solo nel 1837, durante il regno di Ferdinando II di Borbone. Questo cimitero è creato come risposta alle crescenti esigenze funerarie di Napoli. In quel periodo, i cimiteri esistenti erano, come detto, sovraffollati, e la necessità di uno spazio di sepoltura più ampio diviene così evidente.

L’architetto Gaetano Genovese è incaricato di completare il cimitero nel 1853. La sua idea è di creare un luogo che riflettesse la grandiosità dell’epoca, con ampi viali, mausolei ornamentali e opere d’arte funeraria. Genovese porta a compimento le opere del complesso e quelle della chiesa Madre.

Il Cimitero di Poggioreale diviene così rapidamente uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa. Progetto anche criticato dal resto d’Italia per la maestosità dell’opera, più vicina a fasti pagani che all’austerità propria del culto cattolico. I pendii della collina di Poggioreale, ricchi di piante e boschetti, vengono così popolati da tombe gentilizie e da templi, alcuni in stile dorico, altri addirittura in stile egizio.

Nucleo principale del cimitero è un vasto quadriportico, ossia il “chiostro grande”, conosciuto dai napoletani come “il quadrato”, preceduto da due chiostri più piccoli, impostati secondo il criterio del precedente cimitero delle 366 fosse.

Ferdinando II decide poi di erigere, all’interno del cimitero, anche un piccolo monastero per i padri Cappuccini che, in seguito, è sostituito dai Diocesani. La struttura è progettata da Leonardo Laghezza.

Successivamente a questo, vengono costruiti il Cimitero della Pietà (1889) dedicato ai meno abbienti, e il Cimitero Nuovissimo (1936).

Informazioni Cimitero Poggioreale

  • Indirizzo: Via S. Maria del Pianto, 80143 Napoli
  • Orari: lunedì-domenica 07:30–13

Conclusioni

Il Cimitero di Poggioreale di Napoli è molto più di un luogo di sepoltura: è una testimonianza di storia, cultura e arte. Le sue vie fiancheggiate da mausolei decorati e monumenti funerari raccontano storie di vita e morte, di persone che hanno contribuito alla storia di Napoli e dell’Italia intera.

Visitare questo cimitero anche solo per una volta è un’esperienza che consente di immergersi appieno nella storia della città e di apprezzarne il patrimonio culturale.