Campi Flegrei: storia e info sul supervulcano campano

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Campi Flegrei: storia e info sul supervulcano campano, nel post a cura di Napoli Fans

I Campi Flegrei, noti anche come caldera dei Campi Flegrei, sono una vasta area vulcanica situata nella regione Campania, tornata tristemente alle cronache per i numerosi terremoti e movimenti della terra degli ultimi mesi, che preoccupano e non poco la popolazione locale. Questa regione vulcanica è stata al centro di interesse scientifico e culturale per secoli, grazie alla sua storia geologica unica e al suo impatto sulla vita e sulla cultura dell’area circostante. Oggi si discute molto di una possibile nuova eruzione di quella che viene definita in gergo scientifico “una caldera”.

In questo nuovo post a cura di Napoli Fans vediamo insieme cosa sono i Campi Flegrei e perchè fanno discutere gli esperti. Bentornati sul nostro portale!

Storia geologica dei Campi Flegrei

I Campi Flegrei sono il risultato dell’attività vulcanica, che ha avuto luogo qui per migliaia di anni.

Nello specifico, i geologi e i vulcanologi sono concordi sul dividere le attività dei Campi Flegrei in 3 distinte fasi geologiche:

  • Primo Periodo Flegreo, che risale a circa 42.000–35.000 anni fa. I vulcanologi sono d’accordo sul fatto che la principale attività eruttiva in questo periodo sia legata al vulcano Archiflegreo, la cui attività vulcanica esplosiva raggiunse l’apice con un’esplosione che disseminò in buona parte della regione Campania l’ignimbrite campana e che portò allo sprofondamento della caldera circa 39.000 anni fa, e la quale vide anche un terremoto di magnitudo 7.8, che devastò Campania e l’intero Sud Italia, ma il cui fenomeno fu di portata globale, negli effetti.
  • Secondo Periodo Flegreo, databile fra i 35.000–10.500 anni fa, il cui principale evento eruttivo è databile proprio intorno ai 35.000 anni fa, che ricoprì di tufo circa 10.000 km quadrati;
  • Terzo Periodo Flegreo, datato invece dagli 8.000 ai 500 anni fa, del quale fa parte anche la nascita del famoso Monte Nuovo, un cono vulcanico creato da un’eruzione improvvisa nel 1538. Quest’ultima eruzione ha catturato l’attenzione di scienziati e naturalisti dell’epoca, tra cui lo scienziato italiano Giambattista della Porta, che ha studiato l’eruzione e ha contribuito alla nascita della moderna vulcanologia.

Di seguito segnaliamo un elenco delle principali eruzioni, dei crateri spenti, dei vulcani e delle zone ancora attive, oltre che dei picchi più facilmente riconoscibili nella morfologia dei luoghi, elencati in ordine cronologico di formazione.

Datazione dai 35.000 ai 10.500 anni fa:

  1. Posillipo – Collina dei Camaldoli – Monti San Severino – Monte di Cuma – Monte di Procida
  2. Capo Miseno (Bacoli)
  3. Bacoli e Punta Pennata (Bacoli)
  4. Monte Gauro (Pozzuoli)
  5. Quarto

Datazione dai 10.500 agli 8.000 anni fa:

  • Isola di Nisida (Napoli)
  • Montagna Spaccata (Quarto Flegreo)
  • Fondi di Baia e Golfo di Baia (Bacoli)

Datazione dagli 8.000 ai 500 anni fa:

  • La Starza (Pozzuoli)
  • Monte Cigliano (Pozzuoli)
  • Agnano (Napoli)
  • Monte Olibano (Pozzuoli)
  • Monte Spina (Napoli)
  • Solfatara (Pozzuoli)
  • Lago d’Averno (Pozzuoli)
  • Cratere degli Astroni (Napoli)
  • Cratere Senga
  • Monte Nuovo (Pozzuoli)

Isole:

  • Monte Epomeo (Isola d’Ischia)
  • Isolotto di San Martino (Monte di Procida)
  • Nisida
  • Procida
  • Isola di Vivara
  • Golfo di Genito

Piane indifferenziate:

quartiere fuorigrotta
Gianfranco Vitolo / CC BY (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)

Campi Flegrei: una zona fondamentale per le sue testimonianze storiche

I Campi Flegrei hanno avuto un impatto significativo sulla cultura della regione campana. L’area è ricca di siti archeologici di grande importanza, tra cui l’antica città romana di Pozzuoli e il Tempio di Serapide. Questi luoghi sono testimonianze importanti e magnifiche dell’antica storia della regione e delle sue connessioni con l’Impero Romano, di cui era una delle zone più importanti per fini commerciali.

tempio di serapide macellum

Supervulcano potenziale

Uno degli aspetti più pericolosi, però, dei Campi Flegrei, è il loro potenziale come supervulcano.

Cos’è un supervulcano?

Un supervulcano è un vulcano in grado di eruttare con una forza devastante, causando addirittura impatti globali sul clima del pianeta Terra. Sebbene i Campi Flegrei siano attualmente inattivi, ci sono stati periodi nella loro storia in cui l’attività vulcanica è stata intensa, provocando conseguenze sul clima terrestre.

Questo ha portato gli scienziati a studiare attentamente l’area per comprendere meglio il suo comportamento e il potenziale rischio vulcanico. Un potenziale eruttivo che supera anche quello del Vesuvio, vulcano temuto da tutti i napoletani.

solfatara di pozzuoli

Il fenomeno del Bradisismo

Un aspetto rilevante dei Campi Flegrei è il fenomeno del bradisismo. Il bradisismo è un movimento lento e graduale del suolo, che può portare a variazioni nell’elevazione della terra sopra una vasta area. Questo fenomeno è strettamente legato all’attività vulcanica sotterranea e può avere un impatto significativo sull’ambiente circostante.

Durante il bradisismo, il suolo può sollevarsi o abbassarsi nel corso di anni o addirittura decenni. Queste variazioni nell’elevazione del terreno possono avere effetti su edifici, strade e infrastrutture.

In passato, il bradisismo ha causato danni a edifici storici, come sul già citato Tempio di Serapide a Pozzuoli, che è stato parzialmente sommerso a causa dell’abbassamento del suolo.

Il fenomeno del bradisismo è una delle principali ragioni per cui gli scienziati monitorano attentamente l’area dei Campi Flegrei. Il monitoraggio costante è essenziale per prevedere e mitigare i potenziali rischi, derivanti da movimenti del suolo improvvisi e significativi.

tempio di serapide macellum foto

Monitoraggio e studio per prevenire il disastro

Gli scienziati oggi monitorano costantemente l’area dei Campi Flegrei, per rilevare eventuali segnali di attività vulcanica. Questo monitoraggio è essenziale per la sicurezza della popolazione locale. Questo perchè, se si verificasse un’eruzione significativa, questa potrebbe avere conseguenze gravi per la vita della popolazione della zona e non solo. Intere città e zone sono a rischio.

Turismo

Oggi, i Campi Flegrei sono anche una meta turistica popolare. I visitatori possono esplorare i siti archeologici, godersi le sorgenti termali naturali e ammirare i paesaggi vulcanici unici. La bellezza e la storia dell’area attirano turisti da tutto il mondo.

Da Pozzuoli a Bacoli, da Baia fino a Miseno e il lago d’Averno, sono tantissime le zone che possiedono un patrimonio storico e architettonico, oltre che naturalistico, unico nel suo genere.

pozzuoli campania

Conclusioni

I Campi Flegrei rappresentano un connubio di storia, geologia e cultura. Questa regione vulcanica unica offre un’opportunità unica per studiare l’attività vulcanica passata e potenziale, nonché per esplorare luoghi di grande valore storico e archeologico.

Gli sforzi di monitoraggio e ricerca in corso sono essenziali per comprendere meglio l’area e mitigare il potenziale rischio vulcanico. Nel frattempo, i Campi Flegrei continuano a incantare e ispirare visitatori di tutto il mondo, con la loro bellezza e storia straordinaria.